le melodie del lucido .. diario di melody :-)
Inviato: 22/08/2013, 2:01
21/08/13. SL (prima parte)
“Cosa posso fare, per stare meglio?” – è la domanda che voglio fare al mio inconscio. Una task! Ci sto pensando da qualche giorno, aspettando una buona occasione (un lucido, ovviamente)
Oggi pomeriggio porto a letto la bambina, mi metto accanto a lei. La bimba si addormenta quasi subito, io invece non riesco a prendere sonno. Mi sembra che passino dei secoli .. Alla fine cedo anche io.
Nel sogno mi trovo nella mia vecchia casa. C’è un sacco di gente in giro; questo mi infastidisce. Esco fuori sul pianerottolo, ma qualcuno mi segue anche là. Che pizza!
Però, è strano, me la sono svignata mentre nessuno mi vedeva .. Non è che, magari ..
Guardo il palmo della mia mano, non riesco a vedere bene, il pianerottolo è buio. Mi giro verso la finestra (la luce è comunque scarsa), guardo bene il palmo .. Eh si, non ci sono dubbi, sono in un sogno!
La finestra del pianerottolo è chiusa e molto sporca dall’esterno. La apro .. Oh, che sorpresa! Fuori c’è un cortile (come nella realtà), ed è tutto innevato, è bellissimo! Mi lancio.
Cade la neve, ma è strana, assomiglia più alle catenelle di pioggia, fa un rumore particolare, un fruscio (mi ricorda qualcosa della mia infanzia, boh) .. La sento sulla pelle, volo qua e la, godendomi quella sensazione. Riempio i polmoni con quell’aria fresca .. Poi scendo, faccio un bel mucchio di neve e lo lancio in aria; quella mi ricade addosso, sembrano piccole scintille, mi sento felice come una ragazzina!
Il sogno comincia a sfumare ..Non devo lasciarmi prendere troppo dalle emozioni, c’è il rischio di perdere lucidità .. Quante volte dovrà accadere prima che impari, cavolo! Sfrego le mani, ancora e ancora.
Il sogno si stabilizza. Basta giocare, voglio eseguire la mia task!
Mi alzo in volo, sempre più in alto. La città innevata è bellissima, illuminata da una luce dolce e serena. La percorro con lo sguardo, in cerca di un “suggerimento”.
In lontananza vedo un grosso arco di pietra, dietro di esso – un vialetto in discesa, in fondo al quale c’è una sorta di chiesa. Quella zona è strana, non è coperta di neve come tutto il resto .. Può essere quello, il posto giusto per fare la mia “domandina” all’inconscio?
Mi avvicino in volo. L’arco è molto grosso, color rosso scurissimo (tipo sangue venoso), decorato con delle incisioni strane .. Appena lo attraverso, sbuca dal nulla un altro arco identico, devo passare anche sotto di quello; così ancora e ancora. Il vialetto diventa a gradoni che portano sempre più giù .. Incomincio ad avere dubbi, l’inquietudine cresce dentro di me; non voglio “scendere”, è una simbologia che non mi piace! Preferirei salire verso l’alto ..
Ma ormai ci sono, mi trovo davanti alla “chiesa”. È un edificio enorme, con un grande portone a due battenti, aperti verso l’interno.
[Ora che scrivo, mi ricordo una cosa .. Anche quella della “chiesa” - è una simbologia! Mi sono già trovata in un posto simile, in un altro lucido. Solo che quella volta non mi sentivo inquieta, anzi! Possibile che quel senso di pericolo me lo sono creata da sola (con il pensiero che “scendere in basso” – è brutto), ed il sogno ha riprodotto puntualmente quella mia paura?]
Attraverso il portone e faccio qualche passo avanti. Il portone incomincia a chiudersi lentamente alle mie spalle .. Mi trovo in un grosso atrio semibuio, più in avanti si intravede uno spazio enorme a forma di anfiteatro. Non vedo nessuno, ma c’è qualcosa di strano nell’aria. Mi sento sempre più in ansia ..
Ad un metro da me c’è una sorta di grosso trono, dalle forme squadrate, è girato verso l’anfiteatro. Vedo solo lo schienale alto, anche quello è decorato con delle incisioni. Riconosco il simbolo di un grosso scarabeo nero, ed altri piccoli dettagli che ora non ricordo .. No, decisamente non è quello il posto che mi occorre per la task!
Mi giro e mi avvio verso l’uscita, la paura mi pervade e mi rimbomba dentro, anche se non ne capisco il motivo .. Prima di arrivare al portone, mi accorgo di una piccola porta socchiusa alla mia destra. Si sente “schh .. schh”, come se qualcuno stesse spazzando il pavimento. Si, mi mancava solo questo rumore! Mi precipito verso l’uscita, ma oramai l’emozione è troppo forte ed il sogno sfuma ..
NOOO! Cerco di calmarmi, sfrego le mani velocemente, concentrandomi sulla sensazione. Dai, non posso perdere questo sogno!!
La vista onirica è svanita completamente, ma ho ancora le sensazioni tattili. Sento le mani che si sfregano una contro l’altra, poi faccio un gesto, come se spingessi verso fuori le ante del portone .. Stranamente, la vista onirica ritorna immediatamente (forse proprio in quel momento lo “sfregamento” ha avuto effetto).
Sono fuori. Uff!! Sento un enorme sollievo, sfrego le mani ancora un paio di volte e volo via da quel postaccio ..
“Cosa posso fare, per stare meglio?” – è la domanda che voglio fare al mio inconscio. Una task! Ci sto pensando da qualche giorno, aspettando una buona occasione (un lucido, ovviamente)
Oggi pomeriggio porto a letto la bambina, mi metto accanto a lei. La bimba si addormenta quasi subito, io invece non riesco a prendere sonno. Mi sembra che passino dei secoli .. Alla fine cedo anche io.
Nel sogno mi trovo nella mia vecchia casa. C’è un sacco di gente in giro; questo mi infastidisce. Esco fuori sul pianerottolo, ma qualcuno mi segue anche là. Che pizza!
Però, è strano, me la sono svignata mentre nessuno mi vedeva .. Non è che, magari ..
Guardo il palmo della mia mano, non riesco a vedere bene, il pianerottolo è buio. Mi giro verso la finestra (la luce è comunque scarsa), guardo bene il palmo .. Eh si, non ci sono dubbi, sono in un sogno!
La finestra del pianerottolo è chiusa e molto sporca dall’esterno. La apro .. Oh, che sorpresa! Fuori c’è un cortile (come nella realtà), ed è tutto innevato, è bellissimo! Mi lancio.
Cade la neve, ma è strana, assomiglia più alle catenelle di pioggia, fa un rumore particolare, un fruscio (mi ricorda qualcosa della mia infanzia, boh) .. La sento sulla pelle, volo qua e la, godendomi quella sensazione. Riempio i polmoni con quell’aria fresca .. Poi scendo, faccio un bel mucchio di neve e lo lancio in aria; quella mi ricade addosso, sembrano piccole scintille, mi sento felice come una ragazzina!
Il sogno comincia a sfumare ..Non devo lasciarmi prendere troppo dalle emozioni, c’è il rischio di perdere lucidità .. Quante volte dovrà accadere prima che impari, cavolo! Sfrego le mani, ancora e ancora.
Il sogno si stabilizza. Basta giocare, voglio eseguire la mia task!
Mi alzo in volo, sempre più in alto. La città innevata è bellissima, illuminata da una luce dolce e serena. La percorro con lo sguardo, in cerca di un “suggerimento”.
In lontananza vedo un grosso arco di pietra, dietro di esso – un vialetto in discesa, in fondo al quale c’è una sorta di chiesa. Quella zona è strana, non è coperta di neve come tutto il resto .. Può essere quello, il posto giusto per fare la mia “domandina” all’inconscio?
Mi avvicino in volo. L’arco è molto grosso, color rosso scurissimo (tipo sangue venoso), decorato con delle incisioni strane .. Appena lo attraverso, sbuca dal nulla un altro arco identico, devo passare anche sotto di quello; così ancora e ancora. Il vialetto diventa a gradoni che portano sempre più giù .. Incomincio ad avere dubbi, l’inquietudine cresce dentro di me; non voglio “scendere”, è una simbologia che non mi piace! Preferirei salire verso l’alto ..
Ma ormai ci sono, mi trovo davanti alla “chiesa”. È un edificio enorme, con un grande portone a due battenti, aperti verso l’interno.
[Ora che scrivo, mi ricordo una cosa .. Anche quella della “chiesa” - è una simbologia! Mi sono già trovata in un posto simile, in un altro lucido. Solo che quella volta non mi sentivo inquieta, anzi! Possibile che quel senso di pericolo me lo sono creata da sola (con il pensiero che “scendere in basso” – è brutto), ed il sogno ha riprodotto puntualmente quella mia paura?]
Attraverso il portone e faccio qualche passo avanti. Il portone incomincia a chiudersi lentamente alle mie spalle .. Mi trovo in un grosso atrio semibuio, più in avanti si intravede uno spazio enorme a forma di anfiteatro. Non vedo nessuno, ma c’è qualcosa di strano nell’aria. Mi sento sempre più in ansia ..
Ad un metro da me c’è una sorta di grosso trono, dalle forme squadrate, è girato verso l’anfiteatro. Vedo solo lo schienale alto, anche quello è decorato con delle incisioni. Riconosco il simbolo di un grosso scarabeo nero, ed altri piccoli dettagli che ora non ricordo .. No, decisamente non è quello il posto che mi occorre per la task!
Mi giro e mi avvio verso l’uscita, la paura mi pervade e mi rimbomba dentro, anche se non ne capisco il motivo .. Prima di arrivare al portone, mi accorgo di una piccola porta socchiusa alla mia destra. Si sente “schh .. schh”, come se qualcuno stesse spazzando il pavimento. Si, mi mancava solo questo rumore! Mi precipito verso l’uscita, ma oramai l’emozione è troppo forte ed il sogno sfuma ..
NOOO! Cerco di calmarmi, sfrego le mani velocemente, concentrandomi sulla sensazione. Dai, non posso perdere questo sogno!!
La vista onirica è svanita completamente, ma ho ancora le sensazioni tattili. Sento le mani che si sfregano una contro l’altra, poi faccio un gesto, come se spingessi verso fuori le ante del portone .. Stranamente, la vista onirica ritorna immediatamente (forse proprio in quel momento lo “sfregamento” ha avuto effetto).
Sono fuori. Uff!! Sento un enorme sollievo, sfrego le mani ancora un paio di volte e volo via da quel postaccio ..