Diario dei sogni lucidi di malibu
- malibu736
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Ciao viaggiatori,
dopo molto tempo, finalmente torno a prendere lucidità in un sogno che mi accingo ad illustrare qui di seguito.
Mi trovo su una stradina sterrata, alla mia destra, più in alto rispetto al livello della strada, c'è un bosco. Da lontano vedo arrivare una specie di barella, spinta da un cane, sulla barella c'è un cane ferito e so che è ferito a causa mia, così mi avvicino dispiaciuta e vedo che ha una ferita aperta sul muso, proprio vicino al naso, niente di grave penso, ma lui è comunque molto dolorante, quindi lo accarezzo mentre piange per il dolore, cercando di calmarlo.
Subito dopo mi trovo su una grande terrazza, si vede il mare e la ringhiera è in ferro bianco. Proprio sotto la terrazza, c'è una festa, sapevo che era la festa della piscina, dove lavora mia sorella, ma non riconosco nessuno dei suoi colleghi. Incuriosita mi affaccio alla ringhiera per ascoltare quello che dicono e per guardare meglio le persone, dicendomi che qualcosa non torna. Dopo poco chiamano al microfono il nome di mia sorella e la persona che si fa avanti chiaramente non è mia sorella, quindi mi ritrovo a pensare:
"Allora è un sogno!" e mi guardo le mani.
Capisco prima di subito che è un sogno e mi ricordo di fare le tecniche di mantenimento, osservando e toccando un'immagine sul muro di fronte a me, la vista era iperdettagliata, ma mentre lo faccio una ragazzina curiosa cerca di distrarmi, così l'ho scansata dicendole che avevo da fare.
Mi sono guardata le mani una seconda volta, perché volevo vederle cambiare, era troppo divertente.
Subito dopo mi trovo a camminare su un marciapiede, sulla mia sinistra ci sono i portoni delle abitazioni, il genere ricorda tanto le classiche strade londinesi che si vedono nei film, con tanti portoni affilati, ognuno in cima a dei gradini. Una volta osservato l'ambiente che mi circonda chiamo Gwen, il mio cane che è nell'oltre. Arriva da dietro tutta festosa, la accarezzo un po', lei continua a farmi le feste e noto che ha un collare rosa, penso che forse ha trovato una nuova famiglia adesso e la cosa mi intristisce un po', mentre penso questo lei va via.
Continuo a camminare sul marciapiede pensando al prossimo obiettivo e mi ritrovo in un parco, vedo che c'è un ragazzo alto con una maglietta rossa che mi segue, mi guarda con un sorriso amorevole, sentivo che era lì per me e mi trasmetteva tranquillità.
Continuando a guardare il ragazzo, ho iniziato a chiamare una persona (ancora in vita) a cui volevo porre delle domande e mentre cammino, mi sento afferrare la mano da dietro, delicatamente, la voce era la sua, ma quando mi giro non era lui, ma un mio ex, anche se un po' diverso, più invecchiato e trasandato.
Gli chiedo cosa facesse lì e se poteva rispondere lui alle domande, ma lui dice chiaramente di no.
Quindi entriamo in un negozio e alcune persone anziane iniziano a parlare con noi, io non voglio perdere lucidità quindi dico al mio ex di seguirmi nella mia stanza per parlare, ma perdo lucidità.
Chi poteva essere secondo voi, il ragazzo con la maglia rossa?
Io ho pensato ad una guida
Perchè non si è manifestata la persona che cercavo, ma il mio ex?
Domanda più profonda: quando poniamo delle domande a qualcuno nei sogni lucidi, la risposta che otterremo, sarà influenzata dal nostro subconscio secondo voi?
Grazie a tutti per l'attenzione
dopo molto tempo, finalmente torno a prendere lucidità in un sogno che mi accingo ad illustrare qui di seguito.
Mi trovo su una stradina sterrata, alla mia destra, più in alto rispetto al livello della strada, c'è un bosco. Da lontano vedo arrivare una specie di barella, spinta da un cane, sulla barella c'è un cane ferito e so che è ferito a causa mia, così mi avvicino dispiaciuta e vedo che ha una ferita aperta sul muso, proprio vicino al naso, niente di grave penso, ma lui è comunque molto dolorante, quindi lo accarezzo mentre piange per il dolore, cercando di calmarlo.
Subito dopo mi trovo su una grande terrazza, si vede il mare e la ringhiera è in ferro bianco. Proprio sotto la terrazza, c'è una festa, sapevo che era la festa della piscina, dove lavora mia sorella, ma non riconosco nessuno dei suoi colleghi. Incuriosita mi affaccio alla ringhiera per ascoltare quello che dicono e per guardare meglio le persone, dicendomi che qualcosa non torna. Dopo poco chiamano al microfono il nome di mia sorella e la persona che si fa avanti chiaramente non è mia sorella, quindi mi ritrovo a pensare:
"Allora è un sogno!" e mi guardo le mani.
Capisco prima di subito che è un sogno e mi ricordo di fare le tecniche di mantenimento, osservando e toccando un'immagine sul muro di fronte a me, la vista era iperdettagliata, ma mentre lo faccio una ragazzina curiosa cerca di distrarmi, così l'ho scansata dicendole che avevo da fare.
Mi sono guardata le mani una seconda volta, perché volevo vederle cambiare, era troppo divertente.
Subito dopo mi trovo a camminare su un marciapiede, sulla mia sinistra ci sono i portoni delle abitazioni, il genere ricorda tanto le classiche strade londinesi che si vedono nei film, con tanti portoni affilati, ognuno in cima a dei gradini. Una volta osservato l'ambiente che mi circonda chiamo Gwen, il mio cane che è nell'oltre. Arriva da dietro tutta festosa, la accarezzo un po', lei continua a farmi le feste e noto che ha un collare rosa, penso che forse ha trovato una nuova famiglia adesso e la cosa mi intristisce un po', mentre penso questo lei va via.
Continuo a camminare sul marciapiede pensando al prossimo obiettivo e mi ritrovo in un parco, vedo che c'è un ragazzo alto con una maglietta rossa che mi segue, mi guarda con un sorriso amorevole, sentivo che era lì per me e mi trasmetteva tranquillità.
Continuando a guardare il ragazzo, ho iniziato a chiamare una persona (ancora in vita) a cui volevo porre delle domande e mentre cammino, mi sento afferrare la mano da dietro, delicatamente, la voce era la sua, ma quando mi giro non era lui, ma un mio ex, anche se un po' diverso, più invecchiato e trasandato.
Gli chiedo cosa facesse lì e se poteva rispondere lui alle domande, ma lui dice chiaramente di no.
Quindi entriamo in un negozio e alcune persone anziane iniziano a parlare con noi, io non voglio perdere lucidità quindi dico al mio ex di seguirmi nella mia stanza per parlare, ma perdo lucidità.
Chi poteva essere secondo voi, il ragazzo con la maglia rossa?
Io ho pensato ad una guida
Perchè non si è manifestata la persona che cercavo, ma il mio ex?
Domanda più profonda: quando poniamo delle domande a qualcuno nei sogni lucidi, la risposta che otterremo, sarà influenzata dal nostro subconscio secondo voi?
Grazie a tutti per l'attenzione
Le cose sono o non sono.
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
Ciò che tu chiami magia, è solo non lasciare che il mondo sia altro, da ciò che vuoi che sia
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
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- Arwen
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Mi piace pensare di sì... come ti ha fatta sentire?Chi poteva essere secondo voi, il ragazzo con la maglia rossa?
Io ho pensato ad una guida
Capita anche a me, e purtroppo non ne capisco ancora la causa... per caso ti capita di pensare a quell'ex, per svariati motivi? Quando hai chiamato quella persona in che modo lo hai fatto? hai pensato al suo volto o l'hai solo chiamata?Perchè non si è manifestata la persona che cercavo, ma il mio ex?
Anche questa è una cosa difficile da dire purtroppo... tu che sensazioni hai avuto fino ad ora?Domanda più profonda: quando poniamo delle domande a qualcuno nei sogni lucidi, la risposta che otterremo, sarà influenzata dal nostro subconscio secondo voi?
Complimenti per la stabilità comunque
Season of mists and mellow fruitfulness,
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...
(John Keats)
- malibu736
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GrazieArwen ha scritto:Mi ha fatta sentire protetta e serena, come se fosse lì per dirmi:Mi piace pensare di sì... come ti ha fatta sentire?
"Sono qui, ti sto osservando e stai andando bene!"
Ci ho pensato qualche giorno fa, perché ho saputo della morte di sua nonna ed ero combattuta se mandargli un messaggio o meno, per fargli le condoglianze. Non l'ho fatto!Capita anche a me, e purtroppo non ne capisco ancora la causa... per caso ti capita di pensare a quell'ex, per svariati motivi? Quando hai chiamato quella persona in che modo lo hai fatto? hai pensato al suo volto o l'hai solo chiamata?
La persona che cercavo, l'ho chiamata per nome più volte, immaginando di chiamarla come se fosse nella stanza accanto o per lo meno, a portata d'orecchio; allo stesso modo in cui faccio di solito durante le OOBE e come ho fatto poco prima con il mio cane. In effetti la voce era la sua e con la vista periferica mi è parso proprio lui, ma una volta giratomi ho visto che non lo era.
Ho parlato solo con mia zia defunta in una OOBE per il momento e la sensazione che ho avuto è stata di avere risposte autentiche, ma dovrei approfondire e fare altre esperienze per capireAnche questa è una cosa difficile da dire purtroppo... tu che sensazioni hai avuto fino ad ora?
Complimenti per la stabilità comunque
Le cose sono o non sono.
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
Ciò che tu chiami magia, è solo non lasciare che il mondo sia altro, da ciò che vuoi che sia
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
Ciò che tu chiami magia, è solo non lasciare che il mondo sia altro, da ciò che vuoi che sia