⛄❈ Calendario dell'Avvento Onirico ❈⛄ [2022]
Inviato: 01/12/2022, 11:00
da LuKe94
Cari sognatori e sognatrici,
per queste festività natalizie abbiamo pensato di proporvi il calendario dell'avvento onirico!
Ogni giorno conterrà una sorpresa, quindi mi raccomando apriteli uno alla volta senza imbrogliare
Sono sorprese anche per noi perchè le abbiamo preparate di nascosto l'uno dall'altro, quindi potrebbero anche esserci sorprese simili!
Se volete potete lasciare un commento sul giorno corrente.
Ringrazio @NeuroEngineer che ci ha dato questa simpatica idea
1 dicembre:
Il Natale e gli addobbi nei sogni
Il Natale nei sogni, che si manifesta ad esempio ogni volta che ti capita di sognare addobbi natalizi, può avere un significato molto profondo, legato ai bisogni più intimi del sognatore. In quanto evento dal grande valore simbolico, il Natele, coi suoi festoni, le sue luci, la neve e le grandi cene, diventa nei sogni un elemento di grande impatto emotivo.
I bisogni profondi del Natale:
Gli elementi più significativi legati al Natale non sono quelli della spiritualità o della fede, nei sogni ad emergere sono i suoi elementi simbolici, i regali, gli addobbi natalizi, l’atmosfera famigliare e rituale, a prevalere sono quindi i sentimenti di nostalgia per una situazione che rimpiangiamo, la rottura dell’armonia e dei legami famigliari o bisogni profondi legati alla necessità di ristabilire legami perduti.
Rimpianti e malinconia:
Il sentimento di qualcosa di perso, la malinconia per il tempo passato, il rimpianto per un legame o un sentimento che non potremo più ristabilire, sono questi solitamente gli elementi simbolici maggiormente legati a un sogno legato al Natale. E’ proprio la condivisione, il desiderio di non sentirsi soli a dominare il sentimento del Natale, un sentimento che si ripropone anche nella sua dimensione onirica, potrebbe quindi anche essere legato alla paura di non avere amici o persone con cui condividere i propri bisogni più profondi.
Gli aspetti esteriori:
Molti aspetti del Natale sono legati all’esteriorità, all’esibizione, questa festa nei sogni può significare quindi il desiderio di uscire dal conformismo o un sentimento inconscio di rifiuto o ansia provocata da un eccessiva omologazione, ma anche il desiderio di andare oltre la superficie per arrivare a sentimenti più profondi e sinceri.
Il bambino/ la bambina che è in noi:
Molti dei simboli più forti e profondi legati al Natale sono quelli che parlano dell’infanzia, la bontà e l’innocenza della fanciullezza, può significare quindi un desiderio di estraniazione dai problemi, dalla quotidianità, per ritrovare la dolcezza, la spensieratezza dell’infanzia.
Dal web
2 Dicembre:
3 Dicembre:
Natale in Australia: birra gelata e frutta fresca
Eh sì, perché l’Australia, trovandosi nell’emisfero sud del mondo, entra nella stagione estiva proprio in concomitanza con le feste natalizie (precisamente a partire dal 1° Dicembre). Ecco perché proprio in questo periodo le principali città si affollano di turisti e di australiani in vacanza, desiderosi di approfittare delle alte temperature e del bel tempo per fare vita da spiaggia.
La giornata di per sé viene vissuta in modo diverso rispetto a come siamo abituati in Italia: qui non è insolito passare tutto il giorno in spiaggia, facendosi gli auguri di Natale sotto una temperatura di 30° e/o con un bel tuffo nell’oceano per rinfrescarsiun pò! Gli australiani di solito si riuniscono con familiari e amici per il tradizionale barbecue sulla spiaggia (a Sydney, per esempio, Bondi Beach viene presa d’assalto il giorno di Natale, ma c’è anche chi preferisce spiagge più isolate per passare il Natale in tranquillità) oppure optano per un pic-nic in uno dei numerosi parchi che si trovano anche nel bel mezzo delle città. Chi sceglie invece di stare a casa dedica la giornata a nuotare in piscina, giocare a cricket o dedicarsi ad altre attività all’aria aperta..
4 Dicembre:
5 Dicembre:
6 Dicembre:
7 Dicembre:
La nascita del pandoro
Come per il panettone, ci sono pareri discordanti circa le sue origini. Secondo alcune fonti le prime tracce risalirebbero al 1500, durante il periodo della Repubblica Veneziana, quando esisteva l’usanza di ricoprire con sottili foglie d’oro alcune pietanze. Proprio tra questi cibi sembra ci fosse un dolce conico, chiamato per l’appunto “pan de oro”.Altri sostengono che il pandoro sia l’evoluzione di altri dolci, derivando dal Nadalin o dal Pane di Vienna.Il primo è un dessert natalizio diffuso nel 1200 sulle tavole venete, a forma di stella, ma meno burroso e meno lievitato del classico pandoro.Il secondo, invece, è un pane dolce tipico della tradizione austriaca, sempre a base di burro.storia pandoroEsiste però una data certa relativa alla nascita commerciale del pandoro: è il 14 ottobre 1884, giorno in cui il pasticcere veronese Domenico Melegatti depositò il brevetto per un dolce lievitato a forma di stella a otto punte al Ministero di Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia.L’invenzione di questo pane dolce è stata ispirata da un altro dolce della tradizione veronese, il Levà. Quest’ultimo è un dolce natalizio che le donne di Verona preparavano la notte della Vigilia di Natale, con pinoli, canditi e una copertura di mandorle e zucchero.Melegatti recuperò questa ricetta e la reinventò togliendo alcuni ingredienti (come i pinoli, i canditi e la copertura di mandorle) e aggiungendone altri (come le uova, il burro e lo zucchero).Ottenne così un dolce molto lievitato, morbidissimo e senza crosta.Creò addirittura un forno apposito per cuocere il pandoro in maniera uniforme e si fece aiutare dal pittore Angelo Dall’Oca Bianca per la creazione del famoso stampo a piramide tronca con otto punte, che da forma al dolce.
8 Dicembre:
per queste festività natalizie abbiamo pensato di proporvi il calendario dell'avvento onirico!
Ogni giorno conterrà una sorpresa, quindi mi raccomando apriteli uno alla volta senza imbrogliare
Sono sorprese anche per noi perchè le abbiamo preparate di nascosto l'uno dall'altro, quindi potrebbero anche esserci sorprese simili!
Se volete potete lasciare un commento sul giorno corrente.
Ringrazio @NeuroEngineer che ci ha dato questa simpatica idea
1 dicembre:
Spoiler:
- christmas tree.jpg (41.63 KiB) Visto 18148 volte
Il Natale nei sogni, che si manifesta ad esempio ogni volta che ti capita di sognare addobbi natalizi, può avere un significato molto profondo, legato ai bisogni più intimi del sognatore. In quanto evento dal grande valore simbolico, il Natele, coi suoi festoni, le sue luci, la neve e le grandi cene, diventa nei sogni un elemento di grande impatto emotivo.
I bisogni profondi del Natale:
Gli elementi più significativi legati al Natale non sono quelli della spiritualità o della fede, nei sogni ad emergere sono i suoi elementi simbolici, i regali, gli addobbi natalizi, l’atmosfera famigliare e rituale, a prevalere sono quindi i sentimenti di nostalgia per una situazione che rimpiangiamo, la rottura dell’armonia e dei legami famigliari o bisogni profondi legati alla necessità di ristabilire legami perduti.
Rimpianti e malinconia:
Il sentimento di qualcosa di perso, la malinconia per il tempo passato, il rimpianto per un legame o un sentimento che non potremo più ristabilire, sono questi solitamente gli elementi simbolici maggiormente legati a un sogno legato al Natale. E’ proprio la condivisione, il desiderio di non sentirsi soli a dominare il sentimento del Natale, un sentimento che si ripropone anche nella sua dimensione onirica, potrebbe quindi anche essere legato alla paura di non avere amici o persone con cui condividere i propri bisogni più profondi.
Gli aspetti esteriori:
Molti aspetti del Natale sono legati all’esteriorità, all’esibizione, questa festa nei sogni può significare quindi il desiderio di uscire dal conformismo o un sentimento inconscio di rifiuto o ansia provocata da un eccessiva omologazione, ma anche il desiderio di andare oltre la superficie per arrivare a sentimenti più profondi e sinceri.
Il bambino/ la bambina che è in noi:
Molti dei simboli più forti e profondi legati al Natale sono quelli che parlano dell’infanzia, la bontà e l’innocenza della fanciullezza, può significare quindi un desiderio di estraniazione dai problemi, dalla quotidianità, per ritrovare la dolcezza, la spensieratezza dell’infanzia.
Dal web
Spoiler:
Dai una sbirciatina a cosa ti porterà Babbo Natale...il primo regalo che aprirai sarà il tuo
Spoiler:
Regalo 1
Un nervegear di ultima generazione
Regalo 2
L'acchiappasogni che converte incubi in lucidi
Regalo 3
Il manuale segreto di LaBerge autografato ''The ultimate course of lucid dreaming!''
Regalo 4
Un registratore per sogni in stile anni '80
Spoiler:
- Natale in Australia.jpg (22.28 KiB) Visto 18148 volte
Eh sì, perché l’Australia, trovandosi nell’emisfero sud del mondo, entra nella stagione estiva proprio in concomitanza con le feste natalizie (precisamente a partire dal 1° Dicembre). Ecco perché proprio in questo periodo le principali città si affollano di turisti e di australiani in vacanza, desiderosi di approfittare delle alte temperature e del bel tempo per fare vita da spiaggia.
La giornata di per sé viene vissuta in modo diverso rispetto a come siamo abituati in Italia: qui non è insolito passare tutto il giorno in spiaggia, facendosi gli auguri di Natale sotto una temperatura di 30° e/o con un bel tuffo nell’oceano per rinfrescarsiun pò! Gli australiani di solito si riuniscono con familiari e amici per il tradizionale barbecue sulla spiaggia (a Sydney, per esempio, Bondi Beach viene presa d’assalto il giorno di Natale, ma c’è anche chi preferisce spiagge più isolate per passare il Natale in tranquillità) oppure optano per un pic-nic in uno dei numerosi parchi che si trovano anche nel bel mezzo delle città. Chi sceglie invece di stare a casa dedica la giornata a nuotare in piscina, giocare a cricket o dedicarsi ad altre attività all’aria aperta..
Spoiler:
Quest'anno se volete fare i regalini di Natale vi lascio una piccola idea sempre gradita (salvo allergici alle nocciole). Niente regali da Amazon, cancellate l'app e create dei deliziosi biscotti da regalare ad amici e parenti. Successo garantito
Ricetta per i Baci di dama:
250 farina nocciole
250 burro
250 zucchero
400 farina da biscotti
Pizzico di sale abbondante
Lavorare il burro ammorbidito a pomata in planetaria insieme allo zucchero e il sale. (Va bene anche a mano)
Aggiungere la farina di mandorle, e in una fase successiva la farina setacciata. Una volta che la farina è stata unita all'impasto lavorarlo il meno possibile.
Formare delle piccole palline con l'impasto. Tenete conto che cresce pochissimo, quasi nulla. Più che altro tenderà a diventare una cupola.
Disponete le palline su una teglia con carta da forno.
Cucinate in forno ventilato preriscaldato a 170 °C per circa 10 minuti. Tenete conto che ogni forno è diverso e il tempo dipende anche dalla grandezza dei biscotti.
Girate le teglie a metà cottura in modo che la cottura sia più omogenea.
Togliete appena prima che comincino a prendere il colore. I baci di dama sono più belli tendenti al bianco.
Una volta raffreddati preparare una crema al cioccolato da riempimento.
Un trucco facile da usare in casa è sciogliere 100 g di cioccolato fondente e unirli insieme a circa 50 g di nocciolata (tipo Rigoni o Nutella). All'inizio potrebbe essere troppo liquida, aspettate e poi mescolate finché non arriva ad una consistenza simile alla crema pasticcera (esempio vago per intenderci).
Con una piccola sacca da pasticceria mettete una goccia di crema al cioccolato su un biscotto e chiudetelo con un altro. Disponeteli in piedi, aspettate che si solidifichi e tenetevi i biscotti tutti per voi, altro che parenti sono troppo buoni!
Consigli:
-Se non trovate la farina di nocciole prendetele intere e tritatele finemente con il frullatore. La farina ottenuta sarà anche migliore.
-Se li fate abbastanza piccoli saranno più belli da vedere e facili da cucinare alla perfezione.
-Una volta chiusi nei pacchettini tenuti lontani dal caldo durano tranquillamente una decina di giorni.
-La carta da forno si trova anche non trattata (che è meglio )
Ricetta per i Baci di dama:
250 farina nocciole
250 burro
250 zucchero
400 farina da biscotti
Pizzico di sale abbondante
Lavorare il burro ammorbidito a pomata in planetaria insieme allo zucchero e il sale. (Va bene anche a mano)
Aggiungere la farina di mandorle, e in una fase successiva la farina setacciata. Una volta che la farina è stata unita all'impasto lavorarlo il meno possibile.
Formare delle piccole palline con l'impasto. Tenete conto che cresce pochissimo, quasi nulla. Più che altro tenderà a diventare una cupola.
Disponete le palline su una teglia con carta da forno.
Cucinate in forno ventilato preriscaldato a 170 °C per circa 10 minuti. Tenete conto che ogni forno è diverso e il tempo dipende anche dalla grandezza dei biscotti.
Girate le teglie a metà cottura in modo che la cottura sia più omogenea.
Togliete appena prima che comincino a prendere il colore. I baci di dama sono più belli tendenti al bianco.
Una volta raffreddati preparare una crema al cioccolato da riempimento.
Un trucco facile da usare in casa è sciogliere 100 g di cioccolato fondente e unirli insieme a circa 50 g di nocciolata (tipo Rigoni o Nutella). All'inizio potrebbe essere troppo liquida, aspettate e poi mescolate finché non arriva ad una consistenza simile alla crema pasticcera (esempio vago per intenderci).
Con una piccola sacca da pasticceria mettete una goccia di crema al cioccolato su un biscotto e chiudetelo con un altro. Disponeteli in piedi, aspettate che si solidifichi e tenetevi i biscotti tutti per voi, altro che parenti sono troppo buoni!
Consigli:
-Se non trovate la farina di nocciole prendetele intere e tritatele finemente con il frullatore. La farina ottenuta sarà anche migliore.
-Se li fate abbastanza piccoli saranno più belli da vedere e facili da cucinare alla perfezione.
-Una volta chiusi nei pacchettini tenuti lontani dal caldo durano tranquillamente una decina di giorni.
-La carta da forno si trova anche non trattata (che è meglio )
Spoiler:
Spoiler:
E con questo verrò bannato a vita
Spoiler:
- pandoro.jpg (48.78 KiB) Visto 18148 volte
Come per il panettone, ci sono pareri discordanti circa le sue origini. Secondo alcune fonti le prime tracce risalirebbero al 1500, durante il periodo della Repubblica Veneziana, quando esisteva l’usanza di ricoprire con sottili foglie d’oro alcune pietanze. Proprio tra questi cibi sembra ci fosse un dolce conico, chiamato per l’appunto “pan de oro”.Altri sostengono che il pandoro sia l’evoluzione di altri dolci, derivando dal Nadalin o dal Pane di Vienna.Il primo è un dessert natalizio diffuso nel 1200 sulle tavole venete, a forma di stella, ma meno burroso e meno lievitato del classico pandoro.Il secondo, invece, è un pane dolce tipico della tradizione austriaca, sempre a base di burro.storia pandoroEsiste però una data certa relativa alla nascita commerciale del pandoro: è il 14 ottobre 1884, giorno in cui il pasticcere veronese Domenico Melegatti depositò il brevetto per un dolce lievitato a forma di stella a otto punte al Ministero di Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia.L’invenzione di questo pane dolce è stata ispirata da un altro dolce della tradizione veronese, il Levà. Quest’ultimo è un dolce natalizio che le donne di Verona preparavano la notte della Vigilia di Natale, con pinoli, canditi e una copertura di mandorle e zucchero.Melegatti recuperò questa ricetta e la reinventò togliendo alcuni ingredienti (come i pinoli, i canditi e la copertura di mandorle) e aggiungendone altri (come le uova, il burro e lo zucchero).Ottenne così un dolce molto lievitato, morbidissimo e senza crosta.Creò addirittura un forno apposito per cuocere il pandoro in maniera uniforme e si fece aiutare dal pittore Angelo Dall’Oca Bianca per la creazione del famoso stampo a piramide tronca con otto punte, che da forma al dolce.
Spoiler:
ORIGINI CELTICHE
Qual è il vero motivo per cui proprio il 25 Dicembre si festeggia il Natale, dato che nessuno ha stabilito il giorno esatto in cui nacque Gesù?
La risposta va cercata in un periodo molto lontano, addirittura prima dell’anno zero. I responsabili del nostro Natale “dicembrino” sono i celtici.
E’ difficile da far conciliare una festa cristiana con i riti magici dei Druidi, ma in realtà erano proprio loro che a fine Dicembre festeggiavano accendendo fuochi, adornando un albero e recitando canti e preghiere.
La loro festa era in onore del dio del Sole, e cadeva il giorno del Solstizio di Inverno, il 21 di Dicembre: è proprio in quella giornata che le ore notturne sono molto di più di quelle diurne, ma dopo quella notte il giorno inizia lentamente ad “allungare”. I Celti festeggiavano affinché il dio Sole, quella notte, tornasse e fecondasse di nuovo la dea Madre Terra per far nascere il dio Sole Bambino. Per incitare il ritorno della luce si accendevano falò e si addobbava un albero, simbolo di vita, con dei frutti (non vi ricorda la nostra usanza di addobbare l’albero di Natale?). Altro simbolo celtico di fertilità, usato per festeggiare il dio Sole, era un arbusto che usiamo tutt’oggi per addobbare le case a Natale: il vischio.
Ora arriviamo al motivo per cui è stato scelto di festeggiare la nascita di Gesù approssimativamente negli stessi giorni della festa dedicata alla Luce: è stata la Chiesa a voler “coprire” la tradizione profana di festeggiare il dio del Sole, decretando come giorno del Natale Cristiano una giornata di fine Dicembre.
Strano, ma bello da credere, ma da più di 3000 anni per il mondo gli ultimi giorni dell’anno, seppur per motivi diversi, sono stati dedicati al bellissimo tema della rinascita e ai festeggiamenti.
Qual è il vero motivo per cui proprio il 25 Dicembre si festeggia il Natale, dato che nessuno ha stabilito il giorno esatto in cui nacque Gesù?
La risposta va cercata in un periodo molto lontano, addirittura prima dell’anno zero. I responsabili del nostro Natale “dicembrino” sono i celtici.
E’ difficile da far conciliare una festa cristiana con i riti magici dei Druidi, ma in realtà erano proprio loro che a fine Dicembre festeggiavano accendendo fuochi, adornando un albero e recitando canti e preghiere.
La loro festa era in onore del dio del Sole, e cadeva il giorno del Solstizio di Inverno, il 21 di Dicembre: è proprio in quella giornata che le ore notturne sono molto di più di quelle diurne, ma dopo quella notte il giorno inizia lentamente ad “allungare”. I Celti festeggiavano affinché il dio Sole, quella notte, tornasse e fecondasse di nuovo la dea Madre Terra per far nascere il dio Sole Bambino. Per incitare il ritorno della luce si accendevano falò e si addobbava un albero, simbolo di vita, con dei frutti (non vi ricorda la nostra usanza di addobbare l’albero di Natale?). Altro simbolo celtico di fertilità, usato per festeggiare il dio Sole, era un arbusto che usiamo tutt’oggi per addobbare le case a Natale: il vischio.
Ora arriviamo al motivo per cui è stato scelto di festeggiare la nascita di Gesù approssimativamente negli stessi giorni della festa dedicata alla Luce: è stata la Chiesa a voler “coprire” la tradizione profana di festeggiare il dio del Sole, decretando come giorno del Natale Cristiano una giornata di fine Dicembre.
Strano, ma bello da credere, ma da più di 3000 anni per il mondo gli ultimi giorni dell’anno, seppur per motivi diversi, sono stati dedicati al bellissimo tema della rinascita e ai festeggiamenti.