Passare ad uno stadio avanzato di SL - Consapevolezza
Meditare e fermarsi un attimo per osservare o autosservarsi è una cosa molto potente in un sogno lucido, e anch'io la consiglierei a tutti.
Anni fa feci esperimenti di questo tipo, imparavo esercizi di consapevolezza e meditazione (in particolare quelli di quarta via ma anche altri) nella veglia e li riproponevo nei sogni lucidi, fu bellissimo! Il risultato era una iper-meditazione o una iperconsapevolezza che dava sensazioni che non riuscivo ad avere nel mondo fisico.
A parte il creare stabilità, questa pratica era utile per 'andare in alto', cioè elevare il sogno su piani più realistici.
Dopo molti tentativi arrivò un punto in cui mi veniva naturale meditare stendendomi per terra o creando un letto o un giaciglio e lì il mio corpo entrava in paralisi automaticamente. Mi ritrovavo così in obe invece di rimanere nello scenario del sogno lucido, e questo funzionava bene per i miei obiettivi.
Quindi il fatto di 'elevare il sogno' coincideva per me con lo stato di paralisi ed uscita.
Un altro fattore estremamente interessante era che quando mi ritrovavo circondato da entità negative o ostili, per uscire dalla situazione senza cambiare scenario, la pratica del 'ricordo di se'' funzionava benissimo e le entità si allontanavano e sparivano.
Il ricordo di sé non era altro che questo: rendersi consapevoli di sé e di quello che c'è intorno...
Anni fa feci esperimenti di questo tipo, imparavo esercizi di consapevolezza e meditazione (in particolare quelli di quarta via ma anche altri) nella veglia e li riproponevo nei sogni lucidi, fu bellissimo! Il risultato era una iper-meditazione o una iperconsapevolezza che dava sensazioni che non riuscivo ad avere nel mondo fisico.
A parte il creare stabilità, questa pratica era utile per 'andare in alto', cioè elevare il sogno su piani più realistici.
Dopo molti tentativi arrivò un punto in cui mi veniva naturale meditare stendendomi per terra o creando un letto o un giaciglio e lì il mio corpo entrava in paralisi automaticamente. Mi ritrovavo così in obe invece di rimanere nello scenario del sogno lucido, e questo funzionava bene per i miei obiettivi.
Quindi il fatto di 'elevare il sogno' coincideva per me con lo stato di paralisi ed uscita.
Un altro fattore estremamente interessante era che quando mi ritrovavo circondato da entità negative o ostili, per uscire dalla situazione senza cambiare scenario, la pratica del 'ricordo di se'' funzionava benissimo e le entità si allontanavano e sparivano.
Il ricordo di sé non era altro che questo: rendersi consapevoli di sé e di quello che c'è intorno...
- LuKe94
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Ho letto con grande interesse la tua esperienza Neuro.
Ultra-consapevolezza/realtà sono temi davvero affascinanti da affrontare in prima persona.
Mi limito a dire che prima o poi devo seguire il tuo consiglio di fermarmi a riflettere in sogno.
Mi ero anche ricordato del tuo post nel sogno di sta notte...
Quindi per alcuni istanti mi ero fermato a sentire come stavo, ma la voglia di fare cose, e la paura di non avere abbastanza tempo di farle prevale.
Per me i lucidi non sono molto frequenti quindi ho l'abitudine di pensare solo a fare.
Ultra-consapevolezza/realtà sono temi davvero affascinanti da affrontare in prima persona.
Mi limito a dire che prima o poi devo seguire il tuo consiglio di fermarmi a riflettere in sogno.
Mi ero anche ricordato del tuo post nel sogno di sta notte...
Quindi per alcuni istanti mi ero fermato a sentire come stavo, ma la voglia di fare cose, e la paura di non avere abbastanza tempo di farle prevale.
Per me i lucidi non sono molto frequenti quindi ho l'abitudine di pensare solo a fare.
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Però non capisco...dalla descrizione sembrerebbe più un sogno molto vivido quello...NeuroEngineer ha scritto:ANNOTAZIONE AGGIUNTIVA: Questa notte, tralasciando tutta la trama, ho fatto un sogno lucido dove ad un certo punto mi sono trovato (in seguito a specifici accadimenti) sospeso a centinaia e centinaia di metri di altezza e aggrappato con le mani a delle maniglie su una piattaforma orizzontale.
Ero sopra una città molto simile a New York, guardando in basso avevo un pò di vertigini (così ma molto più in alto https://travelourplanet.com/wp-content/ ... -Knapp.jpg). La mia posizione era una cosa del genere: https://i.ytimg.com/vi/iIVg_KK_Uzs/mqdefault.jpg, solo che le maniglie erano molto molto più piccole e sotto di me non c'era certo il pavimento. Inoltre, le maniglie erano molto distanti l'una dall'altra (e non posizionate in linea, una a destra, una a sinistra, una nel mezzo, ecc.).
Praticamente ero appeso a delle vere e proprie sbarrette metalliche (grandi quanto una mano o poco più) incastrate in un soffitto (sotto di me non c'era altro, solo il vuoto che mi separava dalla città), posizionate randomicamente sulla superfice.
Ho dovuto, oscillandomi>saltando a mezz'aria>riaggrappandomi con le mani, passare da una maniglia all'altra fino ad uscire da quella situazione (alcune volte, ho dovuto tenermi aggrappato con solo una mano considerando la larghezza della sbarra).
Attraverso questo movimento, procedendo nel percorso simile ad un allenamento estremo, non solo ho sentito la tensione e la forza nelle braccia, ma anche la paura di cadere. Sapevo di essere in un sogno, ma era una situazione talmente realistica da essere paralizzante.
Tuttavia, maniglia dopo maniglia, salto dopo salto, è aumentata mano mano anche la consapevolezza. Per il timore di cadere, per l'impossibilità di usare il volo (era una situazione dove, secondo la logica del sogno, mi avevano privato di questo potere), per la felicità di essere riuscito ad aggrapparmi alla maniglia successiva e per lo sforzo fisico che ho dovuto sopportare, per la grande altezza a cui mi trovavo, la coscienza si è attivata in risposta ad una situazione di estremo pericolo e di necessaria attenzione/precisione nei movimenti.
Forse avrete capito dove voglio andare a parare: un altro metodo, oltre a quelli citati precedentemente, sarebbe quello di creare delle situazioni del genere dove poter "risvegliare" l'attenzione della mente e portarla più che mai alla situazione presente. Serve fatica, concentrazione e ambientazione giusta: la coscienza si attiverà e passerà al grado successivo.
Come si concilia il timore di cadere con la consapevolezza di stare sognando?...
Capisco, evidentemente sono modalità per me inusuali di sogno lucido, nel senso che nei mei lucidi quando prendo il controllo tutto si blocca e non c'è più nessuna continuità rispetto alla trama precedente: l'ambiente, i personaggi e lo stesso scenario subiscono una specie di 'congelamento' e tutto cade sotto il mio controllo, come se ogni elemento aspettasse un mio 'pensiero' per reagire. Diversamente invece nelle obe in cui ho la percezione chiara che ci sia 'altro da me' che non posso controllare ne' modificare direttamente, e questo rende quelle esperienze più realistiche e complesse...NeuroEngineer ha scritto:No no, è stato proprio un sogno lucido. Come detto in precedenza, secondo la "trama" del sogno, ero stato privato dei poteri da onironauta che fino a quel momento avevo utilizzato.
Molto probabilmente, volendolo avrei potuto usarli comunque, ma mi sono detto: "Tanto vale mettersi in gioco! Facciamo un test...".
All'inizio non avevo paura di cadere, ma man mano che sono avanzato (saltando di maniglia in maniglia), il grado di realismo/percezione sensoriale/consapevolezza è aumentato vertiginosamente, tanto che guardando in basso mi sono sentito come se fossi davvero sospeso. Ero perfettamente cosciente che fossi in un sogno e che non mi sarei fatto nulla cadendo, ma soffrendo realmente un pò di vertigini quella prospettiva talmente realistica e consapevole mi scaturiva un pò di timore. Non era paura, quanto leggero "istinto di sopravvivenza inconscio".
- Arwen
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Consiglio prezioso, così come tutto ciò che hai detto nel primo post (straordinario! il fatto che la durata percepita superi le tre ore e che i tuoi personaggi onirici si comportino come se ci fosse un continuo di trama è una cosa che mi affascina e mi emoziona tantissimo!)NeuroEngineer ha scritto: Quindi, appena vi svegliate per qualche motivo durante la notte, vi consiglio di attuare subito questo processo approfittando dello stato mentale che ancora è simile a quello REM per indurre un sogno lucido WILD molto molto facilmente: immaginate di vedere/sentire/odorare/gustare/toccare qualcosa e di trovarvi in un ambiente differente.
Stamattina mi è successa proprio una cosa simile: stavo immaginando di parlare (credo, non ne sono sicura al 100%) con un tizio del sogno prima e dopo qualche attimo mi sono ritrovata quest'ultimo proprio davanti ai miei occhi. E' stato incredibile e credo che questa tecnica abbia un potenziale infinito. Sicuramente la sfrutterò tutti i giorni d'ora in poi accompagnandola alla meditazione nei lucidi!
Season of mists and mellow fruitfulness,
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...
(John Keats)
Esperienza molto interesante sotto tantissimi aspetti, mi ha fatto sorgere tante domande, mi piacerebbe approfondire diversi punti... provo a raggrupare le idee per creare dei post altrimenti non ne vengo fuori ehehehNeuroEngineer ha scritto:Questa notte ho fatto un ulteriore test all'interno del mondo dei sogni lucidi: dopo qualche ora di avventura onirica, nella "trama" del sogno lucido c'è stato una sorta di intervallo dove, per proseguire nella "storia", dovevo aspettare 10 minuti. Concretamente parlando, un personaggio onirico che mi stava guidando all'interno dell'ambiente circostante, ad un certo punto mi dice: "Ci siamo quasi. Abbiamo fatto tanta strada fino ad ora, concediamoci dieci minuti di pausa prima di ripartire".
Io, contento di avere un pò di tempo per fare esperimenti, accetto (ormai riesco inconsciamente a ricavarmi degli spazi all'interno dell'avventura onirica di turno per fare test a scopi di ricerca e questo ne è un esempio, considerando che i PO sono il frutto del mio inconscio).
Inizio a pensare cosa provare durante quel lasso di tempo mentale e, alla fine, decido di portare in avanti un progetto iniziato qualche settimana fa: fermarmi a "meditare", passando ad uno stadio di consapevolezza più avanzato.
Come scrissi su qualche post passato, basta farci caso: nel sogno lucido, qualunque sia il nostro grado di lucidità e coscienza, siamo sempre in movimento. Ci spostiamo in modi diversi da una parte all'altra, siamo in una perpetua esplorazione dell'ambiente che ci circonda o ci troviamo a seguire delle storie meravigliose che si vanno a creare, senza però fermarci a pensare per un secondo.
Ci muoviamo talmente velocemente che il mezzo di movimento preferito dagli onironauti è il volo: non si cammina con calma, ci si muove ad una velocità avanzata.
In 3 nottate precedenti a questa, provai a fermarmi per un secondo a ragionare: ho rallentato il passo, mi sono letteralmente seduto su un oggetto là vicino e ho iniziato a fare caso alle sensazioni corporali e percettive che mi arrivavano. Con il passare dei secondi, si acquista lucidità, il corpo diventa uguale a quello che si ha nella realtà e guardandolo allo specchio è identico, le percezioni sono le stesse del mondo reale (i 5 sensi attivi), la memoria è ottimizzata (ci si ricorda di tutto ciò che è avvenuto in precedenza nel mondo reale) e ci si rende DAVVERO conto di essere in un sogno, a tutti gli effetti.
La voce emessa quando si prova a parlare diventa uguale a quella reale, i suoni, la temperatura, i colori, il tatto, la vista, il gusto e addirittura l'olfatto diventano più dettagliati.
Di solito, nel sogno lucido il campo visivo è a 180 gradi circa senza limitazioni: non si vede, come nella realtà, il contorno degli occhi e parte del naso. Fateci caso: fate ruotare adesso gli occhi e guardate la pelle che circonda il vostro campo visivo.
Quando invece ci si ferma a pensare, questi bordi compaiono: la sensazione è che realtà e sogno lucido si stiano fondendo.
Vi faccio un esempio di questa nottata: dopo che il PO mi ha dato il via attraverso la pausa, ho camminato con calma guardandomi i piedi, girandomi per notare ogni dettaglio e la profondità dell'ambiente che mi circondava, ho preso in mano una foglia e la ho toccata/guardata/percepita. La ho divisa a metà e si sono viste le fibre come sarebbe accaduto nel mondo reale.
Ho messo la mano sul cuore e ho sentito il battito, mi sono guardato le mani, ho parlato ad alta voce e mi sono seduto.
Ho chiuso gli occhi e ho iniziato a sbattere le palpebre (cosa molto rara nei SL). Ho iniziato a meditare mettendomi a gambe incrociate: ho ragionato ad occhi aperti su dove mi trovavo, sul dove fosse il mio corpo nella realtà, sull'illusorietà di ciò che mi circondava nonostante sembrasse COSI' tangibile e reale...mano mano, la lucidità è divenuta sempre più elevata.
Tanto che, quando ho iniziato a ragionare sui pattern che il mio cervello stava ricreando nel mondo onirico, il mio campo visivo si è allontanato come se fosse un'immagine rimpicciolita.
Praticamente, ciò che vedevo si è "staccato" dagli occhi andando a comporre un rettangolo (contenente ciò che prima vedevo attraverso il mio campo visivo) che si allontanava nel buio sempre di più.
Alla fine, quando quel quadrato era diventato troppo lontano, ciò che vedevo (o meglio, percepivo, perché il mio falso campo visivo era ormai lontano) era tutto nero.
Ho quindi sbattuto gli occhi nella realtà e ho visto il mio soffitto reale (sopra il letto): ma li ho sbattuti in maniera talmente rapida che, nonostante mi fossi svegliato per un secondo, sono rientrato nel sogno lucido più consapevole di prima.
Mi sono sorpreso: non avevo mai sperimentato nulla del genere. Ho fatto altra "meditazione" guardandomi le mani e pensando "io sono qui e ora", ho sentito del vento nelle orecchie e, ad intermittenza, mi sono svegliato sbattendo le palpebre e ritornando nel sogno lucido, svegliandomi e tornando nel sogno lucido: questa alternanza è durata per circa 10 secondi.
Poi, alla fine, mi sono ritrovato sveglio in via definitiva (non riuscivo più a tornare nel sogno dopo letteralmente 2 secondi come prima).
Mi sono sistemato nelle coperte, ho chiuso gli occhi e ho iniziato a meditare "al contrario": non per aumentare la consapevolezza quanto per divenire leggermente inconscio.
Non è una tecnica particolare che ho usato, anche perché non le conosco e non le ho mai usate, mi sono concentrato sul mio "Io" e basta se così si può dire.
Dopo tre minuti, è iniziato un sogno lucido WILD e sono tornato nello stesso punto che avevo lasciato prima: il PO mi ha detto "Ok, sei pronto per continuare?". Gli ho risposto di sì, non volevo fare altri test anche se ero altamente consapevole perché volevo godermi quel sogno che fino ad allora (considerano la parte precedente dell'avventura che non ho narrato per essere breve) era stato meraviglioso.
Il sogno è durato per altre 3 ore percepite, quindi l'aver fatto questo aumento di consapevolezza e ottimizzazione della coscienza non ha reso il sogno più instabile e difficile da controllare ma semplicemente si è passati da uno stadio 8 ad uno stadio 9/10 di consapevolezza (lucidità), con conseguente aumento dei dettagli nella trama e nell'ambiente onirico (e nella varietà di PO, eventi, pattern generati dal cervello, poteri da onironauta).
Quindi per avere (come da titolo sezione) un CONTROLLO AVANZATO del sogno lucido, vi consiglio di fermarvi per un pò a riflettere, tirandovi fuori dal flusso di ciò che accade.
Gli step da seguire per passare al grado di sogno lucido avanzato e più ricco sono quindi: dormire > sonno profondo (non REM) > sonno REM (sogno normale) > sonno REM 2 (sogno che diventa sogno lucido) > meditazione e presa di consapevolezza maggiore "fermandosi" fisicamente a pensare (all'interno del sogno lucido stesso, ovvero all'interno della vostra mente) > continuo del sogno ma in modo più ottimizzato e più consapevoli che mai o, in alternativa, passaggio intermedio di risveglio e re-immissione nel mondo onirico attraverso una qualsiasi tecnica WILD (o, per chi non le usa, una meditazione al contrario).
Il mio prossimo obiettivo è di raggiungere un grado di coscienza ancora più elevato: è indescrivibile quello che si prova in quei momenti, vanno vissuti per essere compresi.
La falsa credenza di molti onironauti è che vi sia solo un tipo di sogno lucido: in realtà, vi sono tante tipologie quanti sono i diversi gradi di coscienza/lucidità/consapevolezza a cui si arriva.
Alcune volte si diventa anche più consapevoli di quando si è in veglia (nella realtà di tutti i giorni).
Spero che questa modalità di controllo avanzato vi possa essere utile: ripeto, concedetevi qualche minuto di pausa, riflessione e attenzionate ciò che vi sta accadendo in maniera più approfondita!
Fate caso al fatto che si corre sempre nei sogni lucidi, avvengono sempre tante cose in consecuzione senza prendersi un attimo per sé.