Luce nei sogni

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.
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EternalDreamer94
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E' da un po' che me lo chiedo ma per quale motivo l'illuminazione nei sogni va "per i cavoli suoi"? Nel senso, anche se in sogno mi butto in mare con un sacchetto sulla testa e mi tappo il naso io continuo a respirare perché il mio corpo reale, quello che ha effettivamente bisogno d'aria, si trova nella mia stanza in cui c'è tutta l'aria di cui ha bisogno; cosa impedisce alla luce di funzionare correttamente? : :s :
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dixit
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Mentre nel sogno il tuo respiro corrisponde grosso modo a quello reale, chiaramente per la luce non è così :) Nel sogno i riferimenti dipendono dal subconscio
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LCyberspazio
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Il fatto è che la luce, in se, ha senso in quanto colore ed ombre proiettate.
Quando c'è una luce, lo percepisci dal colore riflesso da un dato oggetto e dall'ombra che questo proietta.

In quest'ottica, potrei pensare (e più che altro penso da ignorante) che se tu hai in mente un'arancia e la proietti nel sogno, questa risponderà in maniera più aderente al tuo archetipo mentale di cosa è una arancia più una serie di ricordi di arance che hai visto. In questo contesto, se tu pensi di vedere un'arancia, questa ti si visualizza anche se la stanza è buia.

Pensa anche alla visualizzazione della tua cameretta. Quando richiami il ricordo della tua cameretta la percepisci come una memoria ricostruita come realtà virtuale. Magari la tua memoria riguarda la cameretta illuminata con una lampadina ad incandescenza e il cervello te la ricostruisce basandosi su quel ricordo: virando tutto su un colore caldo e con le ombre proiettate da una fonte di luce puntiforme in alto.
Ad un certo punto, nel sogno, entri in quella stanza con una candela. Il tuo cervello potrebbe darti l'informazione che in quel sogno è saltata la luce e devi girare con la candela ma quando entri nella stanza la vedi illuminata come nel ricordo anche se sai che tecnicamente deve essere tutto buio. :roll:

Secondo me quando memorizziamo un luogo, lo memorizziamo come una fotografia, con diversi livelli: forme, colori, luci ed ombre. Tutto questo contribuisce a creare una memorizzazione tridimensionale del luogo. Potrebbe accadere che il cervello richiami tutti i parametri nel sogno senza applicare una simulazione diretta.
Un po' come il "pre-rendering" nei videogiochi. Se ti ricordi i vecchi Resident Evil (fino al 3) avrai notato che l'ambiente non era 3D ma era appunto pre-renderizzato. In quell'ambiente non potevi spegnere, accendere e spostare una luce perché questa avrebbe influito solo sul personaggio (che era effettivamente 3D e simulato).
Al contrario, in DooM3, venne introdotto il sistema di luci dinamiche al 100%, quindi anche le ombre dell'ambiente erano calcolate in real-time e potevi accendere e spegnere luci, spostarle, ruotarle e il tutto modificava l'illuminazione dell'ambiente circostante a differenza dello shadow mapping.
Questo parallelismo con i videogiochi mi porta a pensare che il nostro cervello spesso ragioni per "shadow mapping" prerenderizzate in base alle fotografie mentali che abbiamo di un ambiente ed in media, nel sogno, non calcoli l'illuminazione in tempo reale perché sarebbe un processo molto pesante :lol:

Chissà se è così... se è così "il nobel è mio eh!" :lol:
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EternalDreamer94
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LCyberspazio ha scritto:
Spoiler:
Il fatto è che la luce, in se, ha senso in quanto colore ed ombre proiettate.
Quando c'è una luce, lo percepisci dal colore riflesso da un dato oggetto e dall'ombra che questo proietta.

In quest'ottica, potrei pensare (e più che altro penso da ignorante) che se tu hai in mente un'arancia e la proietti nel sogno, questa risponderà in maniera più aderente al tuo archetipo mentale di cosa è una arancia più una serie di ricordi di arance che hai visto. In questo contesto, se tu pensi di vedere un'arancia, questa ti si visualizza anche se la stanza è buia.

Pensa anche alla visualizzazione della tua cameretta. Quando richiami il ricordo della tua cameretta la percepisci come una memoria ricostruita come realtà virtuale. Magari la tua memoria riguarda la cameretta illuminata con una lampadina ad incandescenza e il cervello te la ricostruisce basandosi su quel ricordo: virando tutto su un colore caldo e con le ombre proiettate da una fonte di luce puntiforme in alto.
Ad un certo punto, nel sogno, entri in quella stanza con una candela. Il tuo cervello potrebbe darti l'informazione che in quel sogno è saltata la luce e devi girare con la candela ma quando entri nella stanza la vedi illuminata come nel ricordo anche se sai che tecnicamente deve essere tutto buio. :roll:

Secondo me quando memorizziamo un luogo, lo memorizziamo come una fotografia, con diversi livelli: forme, colori, luci ed ombre. Tutto questo contribuisce a creare una memorizzazione tridimensionale del luogo. Potrebbe accadere che il cervello richiami tutti i parametri nel sogno senza applicare una simulazione diretta.
Un po' come il "pre-rendering" nei videogiochi. Se ti ricordi i vecchi Resident Evil (fino al 3) avrai notato che l'ambiente non era 3D ma era appunto pre-renderizzato. In quell'ambiente non potevi spegnere, accendere e spostare una luce perché questa avrebbe influito solo sul personaggio (che era effettivamente 3D e simulato).
Al contrario, in DooM3, venne introdotto il sistema di luci dinamiche al 100%, quindi anche le ombre dell'ambiente erano calcolate in real-time e potevi accendere e spegnere luci, spostarle, ruotarle e il tutto modificava l'illuminazione dell'ambiente circostante a differenza dello shadow mapping.
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Interessante, chissà se è davvero così, qualcuno mi può confermare?
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teo
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EternalDreamer94 ha scritto:
LCyberspazio ha scritto:
Spoiler:
Il fatto è che la luce, in se, ha senso in quanto colore ed ombre proiettate.
Quando c'è una luce, lo percepisci dal colore riflesso da un dato oggetto e dall'ombra che questo proietta.

In quest'ottica, potrei pensare (e più che altro penso da ignorante) che se tu hai in mente un'arancia e la proietti nel sogno, questa risponderà in maniera più aderente al tuo archetipo mentale di cosa è una arancia più una serie di ricordi di arance che hai visto. In questo contesto, se tu pensi di vedere un'arancia, questa ti si visualizza anche se la stanza è buia.

Pensa anche alla visualizzazione della tua cameretta. Quando richiami il ricordo della tua cameretta la percepisci come una memoria ricostruita come realtà virtuale. Magari la tua memoria riguarda la cameretta illuminata con una lampadina ad incandescenza e il cervello te la ricostruisce basandosi su quel ricordo: virando tutto su un colore caldo e con le ombre proiettate da una fonte di luce puntiforme in alto.
Ad un certo punto, nel sogno, entri in quella stanza con una candela. Il tuo cervello potrebbe darti l'informazione che in quel sogno è saltata la luce e devi girare con la candela ma quando entri nella stanza la vedi illuminata come nel ricordo anche se sai che tecnicamente deve essere tutto buio. :roll:

Secondo me quando memorizziamo un luogo, lo memorizziamo come una fotografia, con diversi livelli: forme, colori, luci ed ombre. Tutto questo contribuisce a creare una memorizzazione tridimensionale del luogo. Potrebbe accadere che il cervello richiami tutti i parametri nel sogno senza applicare una simulazione diretta.
Un po' come il "pre-rendering" nei videogiochi. Se ti ricordi i vecchi Resident Evil (fino al 3) avrai notato che l'ambiente non era 3D ma era appunto pre-renderizzato. In quell'ambiente non potevi spegnere, accendere e spostare una luce perché questa avrebbe influito solo sul personaggio (che era effettivamente 3D e simulato).
Al contrario, in DooM3, venne introdotto il sistema di luci dinamiche al 100%, quindi anche le ombre dell'ambiente erano calcolate in real-time e potevi accendere e spegnere luci, spostarle, ruotarle e il tutto modificava l'illuminazione dell'ambiente circostante a differenza dello shadow mapping.
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Interessante, chissà se è davvero così, qualcuno mi può confermare?
Dubito che qualcuno possa confermarlo
ma di sicuro è un bel tentativo di spiegazione
Mi hanno già conferito il potere che regge il mio destino,
e io nulla stringo, così non avrò nulla da difendere.
Non ho pensieri, così potrò vedere.
Non temo nulla, così ricorderò me stesso.
Distaccato e sereno, sfreccerò oltre l'Aquila, verso la Libertà




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LCyberspazio ha scritto:Il fatto è che la luce, in se, ha senso in quanto colore ed ombre proiettate.
Quando c'è una luce, lo percepisci dal colore riflesso da un dato oggetto e dall'ombra che questo proietta.

In quest'ottica, potrei pensare (e più che altro penso da ignorante) che se tu hai in mente un'arancia e la proietti nel sogno, questa risponderà in maniera più aderente al tuo archetipo mentale di cosa è una arancia più una serie di ricordi di arance che hai visto. In questo contesto, se tu pensi di vedere un'arancia, questa ti si visualizza anche se la stanza è buia.

Pensa anche alla visualizzazione della tua cameretta. Quando richiami il ricordo della tua cameretta la percepisci come una memoria ricostruita come realtà virtuale. Magari la tua memoria riguarda la cameretta illuminata con una lampadina ad incandescenza e il cervello te la ricostruisce basandosi su quel ricordo: virando tutto su un colore caldo e con le ombre proiettate da una fonte di luce puntiforme in alto.
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Chissà se è così... se è così "il nobel è mio eh!" :lol:
è una bella teoria (forse anche valida presso gli studiosi non saprei) però credo debba essere integrata ad altri motivi..ad esempio non sempre gli stessi luoghi nel sogno sono uguali e presentano la stessa luce.Dipende secondo me anche da fattori inconsci,emotivi, fisici (chessò luce che entra dalla tapparella)..chissà se centrano aspetti biologici che avvengono "solo" dentro il nostro organismo
... -mi dica un ultima cosa.E' vero?O sta succedendo dentro la mia testa?-
-Certo sta accadendo dentro la tua testa, Harry.Ma perchè dovrebbe voler dire che non è vero?- (Harry Potter)


Si dice che per soppravivere qui bisogna essere matti come un cappellaio.E per fortuna...io lo sono. (Alice in Wonderland)

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PK2
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dixit ha scritto:Mentre nel sogno il tuo respiro corrisponde grosso modo a quello reale, chiaramente per la luce non è così :) Nel sogno i riferimenti dipendono dal subconscio
A me tutti questi riferimenti al subconscio mi paiono grosso modo come dire "ne sappiamo una mazza di perché accade"
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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La spiegazione del rendering è insufficiente a spiegare la questione luce.
Infatti se siamo in una stanza illuminata e cerchiamo di spegnere la luce, è probabile che non ci riusciamo. Eppure fare il buio non sarebbe molto difficile in una simulazione.
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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PK2 ha scritto:La spiegazione del rendering è insufficiente a spiegare la questione luce.
Ah questo è poco ma sicuro :lol:
PK2 ha scritto:Infatti se siamo in una stanza illuminata e cerchiamo di spegnere la luce, è probabile che non ci riusciamo. Eppure fare il buio non sarebbe molto difficile in una simulazione.
Beh il buio dipende. Se intendi che allo spegnimento della luce si debba simulare il black world questo secondo me porterebbe il sogno ad uno stato "strano", perché anche una stanza buia noi in qualche modo la percepiamo comunque come un insieme di forme poco illuminate.

Prendi questa fotografia
Immagine
Se tu la memorizzi in quanto tale, la memorizzi con tanto di luce e ombra del vaso proiettata dalla finestra. Nel sogno, se la percepisci in questo modo, e poi vai ad ordinare lo "spegnimento" della luce, potresti non avere sufficiente capacità costruttiva da generare a partire da quella foto "il ricordo", la stessa stanza però al buio e magari con il paesaggio notturno fuori dalla finestra. Altrimenti dovresti richiamare un ambiente completamente simile al black world.

In particolare, avete mai notato "transizioni di luce" in una stessa scena dei vostri sogni che non abbia avuto una "interruzione di attenzione"? Del tipo "poi mi sono ritrovato che..."
Avete mai notato transizioni dinamiche della luminosità? Insomma come un tramonto ma non nel senso di
"Era una giornata serena, poi guardo all'orizzonte e c'era un bel tramonto rosso"
ma nel senso di
"Il cielo e tutto l'ambiente comincia a cambiare colore ed assisto al parco che diventa pian piano rosso e più scuro".

Secondo me nella maggior parte dei casi, il cervello ricostruisce un ambiente partendo dalla fotografia che ha nella mente e quando l'ambiente cambia è come se cambiasse diapositiva, un cambiamento istantaneo da un ricordo all'altro se riesce a pescare in memoria queste informazioni.

Poi vattel'a pesca... come si dice :lol: sapere la verità è impossibile. Ipotesi di fantasia finché la sperimentazione non costruisce un modello vero e completo del fenomeno. : Chessygrin :
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Magari la prossima task potrebbe essere quella di variare la luminosità in modo graduale, come agendo su una lampada a intensità variabile di luminosità---
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