la questione "coscienza"
- Cenwyn
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Questo topic nasce dagli OT di quest'altro http://www.sognilucidi.it/forum/viewtop ... =23&t=7861
Io mi limito ad esporre una cosa che ha pubblicato la nostra pagina, in qualità di riflessione sul tema dell'autocoscienza. Se lo ritenete OT ditemelo che lo tolgo XD
https://www.facebook.com/sognilucidi.it ... 4224591259
Io mi limito ad esporre una cosa che ha pubblicato la nostra pagina, in qualità di riflessione sul tema dell'autocoscienza. Se lo ritenete OT ditemelo che lo tolgo XD
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La vita è scoprire quello che accade dopo il presente, un po' per volta
- nagualdreamer
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Certo è molto a proposito...Cenwyn ha scritto:Io mi limito ad esporre una cosa che ha pubblicato la nostra pagina, in qualità di riflessione sul tema dell'autocoscienza. Se lo ritenete OT ditemelo che lo tolgo XD
https://www.facebook.com/sognilucidi.it ... 4224591259
Anche se, spulciando il link che hai dato, trovo molto più a proposito questo
Ci stà davvero a puntino, soprattuto con quanto è stato detto verso la prima metà del topic. Ognuno tragga le sue interpretazioni... ma questa è la tana del bianconiglio.Come le aspettative influenzano non solo il sogno ma anche la vita di ogni giorno!
Credo a quello che vedo o vedo quello che credo?
Empirico qual era, san Tommaso credeva soltanto in ciò che vedeva. Capita però che credenze e opinioni riescano a influenzare le percezioni. È quello che ha dimostrato un’équipe di psicologi britannici. Nell’esperimento, 229 persone sono state testate su un videogioco in cui apparivano delle forme geometriche come quadrati, rettangoli o triangoli di diverso colore. Muovendosi, le forme potevano urtarsi e a seguito dell’urto esplodere: per esempio, quando un quadrato urtava un rettangolo quest’ultimo esplodeva e si trasformava in una stella. Una volta apprese le regole, i giocatori furono invitati a guardare due video.
Nel primo video le regole di causalità erano rispettate: erano sempre le stesse forme (per esempio i quadrati) che resistevano all’urto e sempre le stesse forme (i rettangoli) che esplodevano quando venivano urtate. Nel secondo video le regole erano invertite, ciononostante una parte rilevante dei giocatori non si rese conto che la regola era cambiata. Invitati a raccontare ciò che avevano visto, questi giocatori descrissero ciò che sapevano delle regole e non ciò che si era verificato sotto i loro occhi. Insomma, vedevano ciò che credevano o si aspettavano di vedere…
(da: AOF, «Credo a quello che vedo o vedo quello che credo?», Psicologia contemporanea, 244, 47)
Mentre per quanti riguarda il primo articolo... è un'argomento davvero cruciale... Mi viene da ridere quandi si è parlato di specialisti e non specialisti nello studio della coscienza... la coscienza è una cosa su cui... e attraverso cui chiunque può ricercare. Durante la vita non facciamo altro che sviluppare e saltare tra i vari aspetti della consapevolezza. La coscienza si studia dall'interno o dall'esterno? ecco... forse questo è il bianconiglio.
" If we choose to recondition our interpretation system, reality becomes fluid,
and the scope of what can be real is enhanced without endangering the integrity of reality.
Dreaming, then, indeed opens the door into other aspects of what is Real."
~Carlos Castaneda
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E' piuttosto bello vedere come si evolve questo thread
Le piega che sta prendendo mi invoglia a girarvi un paio di significative facciate dal libro di Julian Jaynes "Il crollo della mente bicamerale e l' origine della coscienza" (Adelphi)
https://drive.google.com/file/d/0Bz2Qhv ... sp=sharing
Questa prospettiva che la coscienza non si trovi nella testa e in definitiva non abbia alcun motivo di trovarsi neanche all' interno del corpo mi sembra più ragionevole rispetto alla spiegazione per cui tutte le OBE hanno origine allucinatoria. Ne sappiamo tutti davvero ancora molto poco per poter emettere sentenze "tranchant" sulla base di casi imbarazzanti, come quello della biondina scema di Desteni che finge di cadere in deliquio e diventa Madre Natura che arringa le folle.
Avremo lacune in alcune branche dello scibile Citrato, ma non siamo COSI' sempliciotti
Le piega che sta prendendo mi invoglia a girarvi un paio di significative facciate dal libro di Julian Jaynes "Il crollo della mente bicamerale e l' origine della coscienza" (Adelphi)
https://drive.google.com/file/d/0Bz2Qhv ... sp=sharing
Questa prospettiva che la coscienza non si trovi nella testa e in definitiva non abbia alcun motivo di trovarsi neanche all' interno del corpo mi sembra più ragionevole rispetto alla spiegazione per cui tutte le OBE hanno origine allucinatoria. Ne sappiamo tutti davvero ancora molto poco per poter emettere sentenze "tranchant" sulla base di casi imbarazzanti, come quello della biondina scema di Desteni che finge di cadere in deliquio e diventa Madre Natura che arringa le folle.
Avremo lacune in alcune branche dello scibile Citrato, ma non siamo COSI' sempliciotti
The rabbit-hole went straight on like a tunnel for some way, and then dipped suddenly down, so suddenly that Alice had not a moment to think about stopping herself before she found herself falling down what seemed to be a very deep well
In realtà non c'è bisogno di evocare epoche passate per trovare esempi di esseri senzienti senza coscienza. Anche oggi girano per le strade uomini che sono a tutti gli effetti degli automi, praticamente senza coscienza, e indistinguibili dagli altri. Questi zombie anzi a volte appaiono simpatici, brillanti e ascendono la scala sociale; spesso sono ai vertici della società.
Un'altra osservazione è che identifichiamo il nostro io con la coscienza, tant'è che se facciamo qualcosa di sbagliato senza accorgercene, ad esempio profondamente distratti, quando qualcuno ce lo fa notare prima neghiamo, poi di fronte alla prova che siamo stati proprio noi, ci sentiamo tuttavia per certi versi innocenti perché in quel frangente incoscienti di quel che facevamo ("scusa, l'ho fatto inavvertitamente, senza accorgemene, sovrapensiero...")
Un'altra osservazione è che identifichiamo il nostro io con la coscienza, tant'è che se facciamo qualcosa di sbagliato senza accorgercene, ad esempio profondamente distratti, quando qualcuno ce lo fa notare prima neghiamo, poi di fronte alla prova che siamo stati proprio noi, ci sentiamo tuttavia per certi versi innocenti perché in quel frangente incoscienti di quel che facevamo ("scusa, l'ho fatto inavvertitamente, senza accorgemene, sovrapensiero...")
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »
Sogni lucidi lucidosi
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- nagualdreamer
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Secondo me l'autore fa osservazioni davvero acute. E' vero che quando si parla di cocienza, e percezione... spesso le persone si agganciano ai luoghi comuni... il problema è così complicato che si sono sviluppati modelli semplificati per convivere con il mistero della consapevolezza durante la vita di tutti i giorni. Spesso anche sappiamo che non è così ci si comporta come se IO sono davvero un puntino dietro agli occhi, ma qusto avviene per via dell'abitudine a confrontarsi co il mondo in gran misura grazie alla vista.
Eppure l'autore ad un certo punto, ingrana la quarta, e inizia a correre, chiedendoci in due secondi di assumere qualcosa che merita invece molta più discussione di una semplice accettazione... per poter continuare a costruire chissà quali tesi nelle parti successive del libro.
Eppure l'autore ad un certo punto, ingrana la quarta, e inizia a correre, chiedendoci in due secondi di assumere qualcosa che merita invece molta più discussione di una semplice accettazione... per poter continuare a costruire chissà quali tesi nelle parti successive del libro.
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~Carlos Castaneda
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Un gran libro e decisamente inconsuetoEppure l'autore ad un certo punto, ingrana la quarta, e inizia a correre, chiedendoci in due secondi di assumere qualcosa che merita invece molta più discussione di una semplice accettazione... per poter continuare a costruire chissà quali tesi nelle parti successive del libro.
Analizza i cicli eroici dell' Iliade e Odissea estendendo il suo esame alla prima parte della Bibbia
Da dove veniva la voce che parlava a Ettore o ad Adamo?
Che relazione hanno queste voci con quelle udite dagli schizofrenici?
Molto bello
Quanto all' accettare il suo assunto -dove risiede la coscienza?- Ti dirò che è estremamente facile
Io credo che sia stata una condizione naturale dell' uomo quella di uscirsene, perché quando lo fai ti ritrovi come quando rimetti gli sci ai piedi dopo tanto tempo. Ovvio che sai sciare
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- nagualdreamer
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No, io mi riferivo all'accettazione dell'ipotesi che sia esistito un tempo dove l'uomo non avevo coscienza.
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- DayDreamer
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Ho letto le pagine condivise da woland. L'autore si contraddice almeno un paio di volte: prima dice che la struttura neurologica è irrilevante, poi riconosce che le lesioni al cervello portano ad alterazioni della coscienza. Nell'ultimo paragrafo all'improvviso dice di aver dimostrato che la coscienza è inutile in una serie di ambiti e abilità in cui invece la sua presenza è essenziale, e anzi sono lo scopo per cui l'abbiamo evoluta. Sembra uno di quei tanti pensatori che considerano la propria opinione personale come verità oggettiva e strumento di conoscenza, semplicemente ignorando quelle scoperte scientifiche che non autoconfermano il loro dialogo interno.
Riguardo alla coscienza, al suo sviluppo e significato, al sentire voci, etc, sono tutti fenomeni ben conosciuti da decenni. Inoltre oggi i migliori psicologi vivono spesso visioni o esperienze uditive dissociate utili nella pratica terapeutica. Consiglio quindi qualche testo moderno per fare luce su questi fenomeni, lasciando da parte chi ancora va a citare la bibbia per darsi credito. Consiglio a tutti "Destare il Sognatore" di Bromberg, uno dei massimi psicologi relazionali moderni, e poi gli altri suoi libri per approfondire distanziandosi dal tema onirico. Se si è interessati poi è utile qualche testo sulla teoria della mente e il suo sviluppo biologico e sociale nell'infanzia. Infine Bion e Grotstein, seppur difficili, offrono un'ottima visione dell'inconscio.
Riguardo alla coscienza, al suo sviluppo e significato, al sentire voci, etc, sono tutti fenomeni ben conosciuti da decenni. Inoltre oggi i migliori psicologi vivono spesso visioni o esperienze uditive dissociate utili nella pratica terapeutica. Consiglio quindi qualche testo moderno per fare luce su questi fenomeni, lasciando da parte chi ancora va a citare la bibbia per darsi credito. Consiglio a tutti "Destare il Sognatore" di Bromberg, uno dei massimi psicologi relazionali moderni, e poi gli altri suoi libri per approfondire distanziandosi dal tema onirico. Se si è interessati poi è utile qualche testo sulla teoria della mente e il suo sviluppo biologico e sociale nell'infanzia. Infine Bion e Grotstein, seppur difficili, offrono un'ottima visione dell'inconscio.
"I’ve learned how to have lucid dreams at will, so I know that it can be done, and I also know that it’s easy
— once you know how." (S. Laberge)
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- nagualdreamer
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NI... Spesso autori evidentemente non in buona fede... cominciano con osservazioni molto realistiche porre le basi dei loro successivi deliri. Probabilmente la spintà è la moda di certe correnti... e tali scrittori non fanno altro che seguire l'onda per guadagnarci un po'. A volte invece ne sono proprio convinti e difendono le loro scoperte, mentre quest'ultime si fanno sempre più rinsecchite e distanti dalla realtà...DayDreamer ha scritto:Ho letto le pagine condivise da woland. L'autore si contraddice almeno un paio di volte: prima dice che la struttura neurologica è irrilevante, poi riconosce che le lesioni al cervello portano ad alterazioni della coscienza. Nell'ultimo paragrafo all'improvviso dice di aver dimostrato che la coscienza è inutile in una serie di ambiti e abilità in cui invece la sua presenza è essenziale, e anzi sono lo scopo per cui l'abbiamo evoluta.
Sembra uno di quei tanti pensatori che considerano la propria opinione personale come verità oggettiva e strumento di conoscenza, semplicemente ignorando quelle scoperte scientifiche che non autoconfermano il loro dialogo interno.
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Dire che "la coscienza non serve" è come dire "è meglio se fossimo tutti robot".
Se non avessimo coscienza, e autocoscienza, saremmo computer biologici, ignari di noi stessi, automi.
La coscienza ci distingue da un computer o da un ferro da stiro, e non è poco.
Se non avessimo coscienza, e autocoscienza, saremmo computer biologici, ignari di noi stessi, automi.
La coscienza ci distingue da un computer o da un ferro da stiro, e non è poco.
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Sogni lucidi lucidosi
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