Oniria Compendium
Ancora niente sogni veri e propri, ma stanotte appena prima di addormentarmi, nella fase in cui le ipnagogiche diventano più "consistenti" e sono al confine con il sogno, ho visto Oniria:
Sono in una delle piazze di Oniria, è vuota e il sole è basso, potrebbe essere poco dopo l'alba o poco prima del tramonto, mi volto e trapassando un muro entro in un edificio. Si tratta della biblioteca di Oniria: una luce fioca mi permette di scorgere file e file di scaffali che si perdono nell'oscurità, un tappeto rosso copre il pavimento tra uno scaffale e l'altro donando all'ambiente un'atmosfera accogliente. So che qui si trova il leggendario Oniria Compendium il libro che contiene una descrizione accuratissima e perfetta di Oniria, della sua storia e forse anche del suo futuro, non ho bisogno di cercarlo nè di consultarlo perchè l'ho già letto in passato e tutto quello che devo fare è ricordare. Cerco di ricordare qualcosa riguardo alla strega Merina, ma lo sforzo è eccessivo e le immagini di ciò che mi circonda si allontanano perdendo consistenza.
Sono in una delle piazze di Oniria, è vuota e il sole è basso, potrebbe essere poco dopo l'alba o poco prima del tramonto, mi volto e trapassando un muro entro in un edificio. Si tratta della biblioteca di Oniria: una luce fioca mi permette di scorgere file e file di scaffali che si perdono nell'oscurità, un tappeto rosso copre il pavimento tra uno scaffale e l'altro donando all'ambiente un'atmosfera accogliente. So che qui si trova il leggendario Oniria Compendium il libro che contiene una descrizione accuratissima e perfetta di Oniria, della sua storia e forse anche del suo futuro, non ho bisogno di cercarlo nè di consultarlo perchè l'ho già letto in passato e tutto quello che devo fare è ricordare. Cerco di ricordare qualcosa riguardo alla strega Merina, ma lo sforzo è eccessivo e le immagini di ciò che mi circonda si allontanano perdendo consistenza.
Cadi e non c'è nulla cui aggrapparti; cadi e la libertà è non trattenersi. Che perfezione...
Visto il periodo di sterco che sto attraversando provo a dedicarmi un po' ad Oniria, chissà che non aiuti...
Posto giusto per deprimermi uno sprazzo di lucidità avuto ieri in cui ho bellamente sprecato un'ottima opportunità per visitare Oniria.
Sono nella casa di un mio amico di medie ed elementari, ma sono convinto che sia casa mia; ad un certo punto qualcosa mi fa venire il sospetto di essere in un sogno così faccio il test del respiro che riesce. Mi torna in mente un sogno fatto questa stessa notte in cui ero diventato lucido con un test del respiro riuscito. Mi ricordo anche di Oniria e penso che basterebbe passare attraverso la porta alla mia sinistra per arrivarci, ma voglio prima ricordare quel sogno così rimango fermo e concentrato riuscendo ad evocare qualche dettaglio, ma dopo poco mi sveglio.
Posto giusto per deprimermi uno sprazzo di lucidità avuto ieri in cui ho bellamente sprecato un'ottima opportunità per visitare Oniria.
Sono nella casa di un mio amico di medie ed elementari, ma sono convinto che sia casa mia; ad un certo punto qualcosa mi fa venire il sospetto di essere in un sogno così faccio il test del respiro che riesce. Mi torna in mente un sogno fatto questa stessa notte in cui ero diventato lucido con un test del respiro riuscito. Mi ricordo anche di Oniria e penso che basterebbe passare attraverso la porta alla mia sinistra per arrivarci, ma voglio prima ricordare quel sogno così rimango fermo e concentrato riuscendo ad evocare qualche dettaglio, ma dopo poco mi sveglio.
Cadi e non c'è nulla cui aggrapparti; cadi e la libertà è non trattenersi. Che perfezione...
Stanotte ho fatto un sogno lucido in cui ho tentato di andare ad Oniria, ma senza successo. Forse però il sogno è più interessante sotto altri aspetti, infatti ultimamente ho avuto una discussione con ixbalam sulla natura del controllo nei sogni lucidi in cui sostenevo che nei sogni quando si vuole fare una certa cosa basta concentrarsi sulla pura intenzione di compiere l'atto desiderato, l'idea è banale una volta che si conosca un minimo della fenomenologia husserliana che tante parole ha speso per studiare l'essenza intenzionale del vissuto.
Ecco il sogno:
Sono nella casa in cui abitavo prima di trasferirmi dove vivo ora, sono in una stanza insieme a dei miei compagni di corso e ad un professore che sta spiegando una cosa. Ad un certo punto mi viene il dubbio di stare sognando e faccio il test del respiro più volte finchè non riesce.
Mi alzo ignorando tutti quanti e vado nella stanza accanto: sono in cucina in cui ci sono molte sedie sparse in giro di cui alcune inclinate o fluttuanti in pose strane, ma tutte molto stabili. Provo a fare quello che mi ha consigliato ixbalam, cioè percepire la qualità del sogno prima di provare qualche tecnica di controllo, il sogno mi sembra pesante come una sbornia e molto difficile da controllare, sento anche che non riuscirei subito ad usare la tecnica di controllo. Mi dico che ho soltanto bisogno di un piccolo input così provo a librarmi da terra, ma non ci riesco allora mi aggrappo ad una sedia e la gravità svanisce e mi trovo a fluttuare per la stanza. Ora mi sento più leggero e mi dico che è il momento di andare ad Oniria, mi concentro sulla pura intenzione e attraverso il tavolo e la finestra, poi una volta fuori lancio un urlo e spicco il volo a tutta velocità. Stavolta mi compiaccio di sentire il vento sulla faccia a differenza dell'ultima volta e mi alzo di quota ad una decina di metri attraversando il campo intorno a casa, poi mi sveglio.
Ecco il sogno:
Sono nella casa in cui abitavo prima di trasferirmi dove vivo ora, sono in una stanza insieme a dei miei compagni di corso e ad un professore che sta spiegando una cosa. Ad un certo punto mi viene il dubbio di stare sognando e faccio il test del respiro più volte finchè non riesce.
Mi alzo ignorando tutti quanti e vado nella stanza accanto: sono in cucina in cui ci sono molte sedie sparse in giro di cui alcune inclinate o fluttuanti in pose strane, ma tutte molto stabili. Provo a fare quello che mi ha consigliato ixbalam, cioè percepire la qualità del sogno prima di provare qualche tecnica di controllo, il sogno mi sembra pesante come una sbornia e molto difficile da controllare, sento anche che non riuscirei subito ad usare la tecnica di controllo. Mi dico che ho soltanto bisogno di un piccolo input così provo a librarmi da terra, ma non ci riesco allora mi aggrappo ad una sedia e la gravità svanisce e mi trovo a fluttuare per la stanza. Ora mi sento più leggero e mi dico che è il momento di andare ad Oniria, mi concentro sulla pura intenzione e attraverso il tavolo e la finestra, poi una volta fuori lancio un urlo e spicco il volo a tutta velocità. Stavolta mi compiaccio di sentire il vento sulla faccia a differenza dell'ultima volta e mi alzo di quota ad una decina di metri attraversando il campo intorno a casa, poi mi sveglio.
Cadi e non c'è nulla cui aggrapparti; cadi e la libertà è non trattenersi. Che perfezione...
Terzo tentativo di andare ad Oniria e terzo fallimento.
Mi sono svegliato da poco [in sogno], è ancora buio e sto facendo il giro dell'isolato di una piccola cittadina di montagna per raggiungere le altre persone che si trovano con me in quel posto. Mi sento stanco e pesante e per attraversare il vicolo mi aggrappo a dei pali di cartelli stradali che si trovano lì in mezzo alla strada. Mi dico che questa è la tipica situazione da sogno e provo a trapassarmi il palmo con un dito: ci riesco.
Voglio andare ad Oniria quindi cammino fino all'angolo dicendo il nome della mia destinazione fra me e me con l'intenzione di sbucare nella piazza che avevo intravisto nell'immagine ipnagogica di mesi fa. Tuttavia mi trovo in una piazzetta diversa, in forte pendenza, con al centro un'aiuola con un grande albero e dei fiori rossi. Voglio riprovare quindi mi incammino verso il centro della piazza, dopo qualche passo decido di fluttuare e così faccio per un po', ma poi ci prendo gusto e aumento quota e velocità finchè mi trovo sopra alla città e mi sveglio.
Mi sono svegliato da poco [in sogno], è ancora buio e sto facendo il giro dell'isolato di una piccola cittadina di montagna per raggiungere le altre persone che si trovano con me in quel posto. Mi sento stanco e pesante e per attraversare il vicolo mi aggrappo a dei pali di cartelli stradali che si trovano lì in mezzo alla strada. Mi dico che questa è la tipica situazione da sogno e provo a trapassarmi il palmo con un dito: ci riesco.
Voglio andare ad Oniria quindi cammino fino all'angolo dicendo il nome della mia destinazione fra me e me con l'intenzione di sbucare nella piazza che avevo intravisto nell'immagine ipnagogica di mesi fa. Tuttavia mi trovo in una piazzetta diversa, in forte pendenza, con al centro un'aiuola con un grande albero e dei fiori rossi. Voglio riprovare quindi mi incammino verso il centro della piazza, dopo qualche passo decido di fluttuare e così faccio per un po', ma poi ci prendo gusto e aumento quota e velocità finchè mi trovo sopra alla città e mi sveglio.
Cadi e non c'è nulla cui aggrapparti; cadi e la libertà è non trattenersi. Che perfezione...
Ennesimo tentativo...
Sono in macchina con i miei genitori sul sedile del passeggero, mentre mio papà sta guidando; vaghiamo tra rampe e svincoli come quelli intorno al raccordo quando ad un certo punto imbocchiamo una rampa molto lunga e stretta ad alta velocità, leggo un cartello segnaletico il quale dice che la velocità deve essere moderata per via dell'accelerazione centrifuga generata dalla rampa. Usciti dalla rampa entriamo in un tunnel, mentre io un po' perplesso penso che sia meglio fare un test di realtà: mi tappo il naso e respiro, ma convinto di non averlo tappato bene lo stringo più forte e respiro varie volte prendendo man mano lucidità. La memoria mi torna di botto e questo destabilizza il sogno allora tolgo le dita dal naso e mi dico che devo provare ad andare ad Oniria quindi mi concentro e vedo la fine del tunnel avvicinarsi mentre immagino di trovare Oniria alla fine del tunnel. Ma il sogno è sempre più instabile allora provo a fare lo spinning ma non ho spazio essendo seduto sul sedile di una macchina, quindi mi concentro sulla sensazione che accompagna lo spinning e faccio collassare il sogno. Funziona parzialmente perchè sento avvolgermi il consueto vortice di forme e colori, che però pian piano svanisce e mi sveglio.
Sono in macchina con i miei genitori sul sedile del passeggero, mentre mio papà sta guidando; vaghiamo tra rampe e svincoli come quelli intorno al raccordo quando ad un certo punto imbocchiamo una rampa molto lunga e stretta ad alta velocità, leggo un cartello segnaletico il quale dice che la velocità deve essere moderata per via dell'accelerazione centrifuga generata dalla rampa. Usciti dalla rampa entriamo in un tunnel, mentre io un po' perplesso penso che sia meglio fare un test di realtà: mi tappo il naso e respiro, ma convinto di non averlo tappato bene lo stringo più forte e respiro varie volte prendendo man mano lucidità. La memoria mi torna di botto e questo destabilizza il sogno allora tolgo le dita dal naso e mi dico che devo provare ad andare ad Oniria quindi mi concentro e vedo la fine del tunnel avvicinarsi mentre immagino di trovare Oniria alla fine del tunnel. Ma il sogno è sempre più instabile allora provo a fare lo spinning ma non ho spazio essendo seduto sul sedile di una macchina, quindi mi concentro sulla sensazione che accompagna lo spinning e faccio collassare il sogno. Funziona parzialmente perchè sento avvolgermi il consueto vortice di forme e colori, che però pian piano svanisce e mi sveglio.
Cadi e non c'è nulla cui aggrapparti; cadi e la libertà è non trattenersi. Che perfezione...