Diario dei sogni lucidi di Hari

Raccolta dei propri sogni lucidi condivisa con gli altri sognatori.
La parte di testo dove il sognatore è lucido viene colorata di blu.
Hari
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4 giugno 2024

Paralisi ore 3.45-5.30

Contatto in paralisi

Prendo lucidità in paralisi e sento arrivare le vibrazioni. Quasi subito sento qualcosa di insolito, uno strano suono tipo della radio quando c'è un'interferenza. Percepisco una presenza, è come se penetrasse il mio corpo non fisico, mi sento scuotere dall'interno. Attendo qualche istante poi chiedo telepaticamente se c'è qualcuno ma non ottengo risposta. Chiedo allora a voce:
<< come ti chiami?>>
<<Vincenzo>> risponde lui, con una voce che mi arriva un po' distorta, come alla radio quando il segnale è disturbato.
<< Cognome?>>
<< Canasta>>.
Gli chiedo poi da dove viene ma lui invece di rispondere a questa domanda, dice: <<salvarle>>, come se avesse risposto ad una domanda che gli avrei fatto successivamente, ovvero "perché sei qui?" <<Salvare chi?>> gli chiedo, e lui risponde: <<folletti>>. La risposta mi suona strana, vuole salvare i folletti o forse vuole salvare qualcuno dai folletti. Come detto, la voce mi arriva disturbata e forse mi perdo dei pezzi. Ora inizia a parlare spontaneamente, senza che io gli faccia domande,
qui però la mia lucidità inizia a scemare e alla fine mi ritrovo a continuare la conversazione in un sogno normale.



8 giugno 2024


Lucido ore 6.30-8.15

Sono a letto in uno stato confusionale e ad un certo punto arriva mia madre, la quale mi chiede di alzarmi per aiutarla a fare non so cosa. Qui capisco di stare sognando ma la assecondo e la seguo facendo finta di niente, onde evitare che si accorga che sono lucido. Usciamo in strada e con una scusa mi allontano ed entro nella casa di fronte, passando però dall'entrata che si trova su una via perpendicolare alla mia. Esprimo ad alta voce l'intento di eseguire un recupero, sento un'energia che mi avvolge e il sogno vacilla fino a crollare. Attraverso una porta e dopo qualche istante la mia vista si riattiva. Sono all'interno di una stanza, percepisco una presenza dietro di me che emette un suono improvviso, il quale mi spaventae mi fa svegliare di colpo.

12 giugno 2024

Lucido ore 3.15-5.00

Il portale spazio-temporale

Prendo lucidità mentre cammino lungo il viale principale della mia città di notte in compagnia del mio amico A.T. Lo saluto e proseguo da solo, raggiungendo in pochi istanti i giardinetti nei pressi della stazione. Qui proseguo diritto finché lo scenario intorno a me non cambia, non riconosco la strada che sto percorrendo, non sono più nella mia città. Mi arriva un'improvvisa ondata di energia che mi avvolge, devo fermarmi e toccare una siepe alla mia sinistra per stabilizzarmi e riprendere il controllo prima che questa energia mi travolga. Si tratta della stessa cosa che mi succede quando mi avvicino ai Sotterranei, solo che l'emanazione che percepisco è un po' diversa. In ogni caso queste ondate di solito preannunciano qualcosa di interessante, indicano che mi trovo in un luogo particolarmente significativo, per un motivo o per l'altro. Una volta stabilizzato proseguo lungo una stradina stretta, con la siepe alla mia sinistra e delle case sulla destra. Mi fermo
davanti ad un cancello e provo inizialmente a leggere i cognomi sul citofono, prima di riuscire a mettere a fuoco però ci ripenso e riprendo a camminare. Poco più avanti la stradina si interrompe e devo tornare indietro. Durante il tragitto mi metto ad osservare meglio gli edifici, che ora sono ovviamente alla mia sinistra, e mi accorgo che molti di essi sono vecchi e un po' malandati, con i balconi che hanno in molti casi la parte inferiore scorticata. Verso la fine trovo delle porte sulle quali sono attaccati dei fogli tipo avvisi condominiali, mi soffermo a leggere uno di questi, le scritte sono semi cancellate ma riesco a leggere una scritta in grande che dice "in caso di accidenti". Le lettere che compongono la parola "accidenti" sono in parte cancellate ma si riesce a capire che la parola è quella. Mi chiedo perché ci sia scritto "accidenti" invece di "incidenti", la cosa non sembra avere senso, tuttavia l'estremo realismo dei dettagli sia nel luogo in generale sia nello specifico in questo foglio mi spinge a continuare a leggere. In basso trovo una data che riporta l'anno 1935, insieme ad altre scritte tipo "art. 1234" , "n.783/2014" (i numeri li ho scritti a caso a titolo di esempio, non mi sono certo messo a cercare di memorizzarli :D), il tutto con un font tipico delle vecchie macchine da scrivere. Più avanti sono in un luogo chiuso e trovo altri fogli simili a quello di prima, il font utilizzato è lo stesso ed anche qui leggo l'anno 1935. Si tratta di avvisi o documenti di quasi un secolo fa, ma a giudicare dallo stato in cui si trovano non sembrano così vecchi, forse allora sono io che mi trovo nel passato? Un indizio in questo senso mi arriva pochi istanti dopo, quando vedo un ragazzino che indossa abiti riconducibili a quell'epoca. Non lo osservo nei dettagli a dire il vero, lo vedo di sfuggita in piedi alla mia destra, intento a fare non so cosa su un ripiano davanti a lui. Poco dopo mi sposto di qualche metro alla mia destra e accade qualcosa di inaspettato, vedo il ragazzino, ora in abiti moderni (in realtà non so se fosse lo stesso ragazzino o un altro) che prende in mano un controller tipo dell'X-Box e si siede su una sedia. La cosa cozza totalmente con tutto quello che avevo visto fino a poco prima, dunque sono improvvisamente tornato nel presente? Ora faccio pochi passi e torno nel punto di prima, guardo di nuovo il ragazzino e lo vedo nuovamente vestito in abiti anni '30-'40, per giunta anche piuttosto malandati ora che lo guardo meglio. Ovviamente
non ha più il controller in mano e sta facendo qualcosa che non capisco, forse sta giocando a qualcosa di tipico della sua epoca. Inizio a capire cosa sta succedendo, a quanto pare mi trovo nei pressi di una sorta di portale invisibile che mette in collegamento due epoche diverse. Spostandomi la prima volta ho attraversato inconsapevolmente quel portale tornando nel presente e riattraversandolo sono tornato nel passato, dunque attraversandolo di nuovo dovrei trovare il ragazzino con il joystick in mano. Faccio dunque qualche passo in quella direzione superando il ragazzino ed ecco che, non appena mi volto, lo ritrovo in versione moderna con il controller in mano. La cosa è molto interessante, non mi era mai capitato niente di simile, in questo modo posso fare avanti e indietro tra il presente e il passato a mio piacimento. Subito dopo aver attraversato per l'ennesima volta il portale però il mio entusiasmo si spegne, dovrei essere tornato nel passato invece il ragazzino ha ancora vestiti moderni e sta giocando all'X-box. A quanto pare il portale deve essersi chiuso, dunque per il momento non posso tornare nel passato, almeno finché non ne troverò un altro. Ora entro in una specie di tunnel, le cui pareti sembrano fatte di un materiale organico
, quando ne esco però ho perso lucidità e mi ritrovo in un falso risveglio.


19 giugno 2024

Lucido/paralisi ore 4.45-5.15

Verso la caverna

Sto camminando lungo il vialetto del condominio dove abitava mia nonna paterna, mi sto dirigendo verso una delle palazzine e ad un certo punto vedo dei ragazzini che giocano a pallone in strada. Prendo lucidità, arrivo alla palazzina e trovo una specie di serranda che bisogna tirare su prima di aprire il portone d'ingresso. Una volta tirata su la serranda suono il citofono e, mentre aspetto che qualcuno risponda, cerco anche le chiavi per aprire. Non c'è bisogno delle chiavi perché qualcuno mi apre, entro e salgo le scale, dopo un po' mi destabilizzo e perdo lucidità.Riprendo lucidità più avanti in paralisi, esco di casa e percorro un tratto in volo, per poi atterrare e proseguire a piedi. Entro in un edificio con l'idea di uscire da un'altra porta e cambiare così scenario, attraverso varie porte finché non mi ritrovo finalmente all'aperto. Vedo un gruppo di persone che percorre una strada venendo verso di me, un altro gruppo invece sta per raggiungere questa strada venendo da sinistra. Quelli del primo gruppo hanno un aspetto strano e losco, alcuni indossano delle maschere inquietanti, preferisco non interagire con loro anche perché sento che sarebbe solo uno spreco di tempo ed energie. Mi avvicino al secondo gruppo, chiedo dove stiano andando e uno di loro mi risponde: << e secondo te dove stiamo andando? >> come se dovessi saperlo, come se fosse ovvio. Gli dico che non ne ho idea perché sono arrivato qui adesso e non so niente di questo posto. A prendere la parola ora è un cane dal pelo biancastro, che forse è la stessa persona di prima che ha assunto le sembianze di un cane. << Il posto in cui stiamo andando è un brutto posto. E' un brutto posto anche per te che sei diverso, per te che non sei morto >>. Mentre parla osservo il suo muso e forse lo tocco anche, ha una forma un po' allungata. Capisco che queste persone sono defunte e che stanno andando dove pensano di dover andare dopo la morte, in base a quelle che sono le loro convinzioni dovute al loro sistema di credenze. Vedo che la strada che stiamo percorrendo curva verso sinistra e termina all'imbocco di una sorta di caverna, un ingresso oscuro che ha la forma di un arco irregolare. Quello deve essere l'ingresso del loro "inferno", ovvero quello che sono convinti essere il luogo in cui devono andare ora che sono morti, forse per rimanerci per sempre. La parte in cui il cane ha detto che quel posto è brutto anche per me mi fa riflettere. Forse è meglio non seguirli fino a lì, potrebbe nascondere delle insidie che potrebbero farmi sprecare tempo ed energia. Inoltre probabilmente una volta entrati lì sarebbe inutile convincerli ad andarsene, è meglio piuttosto che io provi a convincerli a non andare affatto. Dico loro che non è come pensano, che non sono costretti ad andare lì, non c'è nessuna punizione che devono scontare, qualunque cosa abbiano fatto per meritarsela. La maggior parte di loro non mi ascolta e prosegue lungo la curva verso l'entrata della caverna. C'è però un gruppo di 3-4 individui, compreso il cane parlante, che si fermano a sedere su un muretto. Non so se mi abbiano ascoltato e se abbiano capito quello che ho detto, tuttavia qualcosa sembra essere scattato in loro, se non altro hanno smesso di seguire il gregge. Li vedo che si fermano qui a sgranocchiare e bere qualcosa, non sembrano più così convinti di dover andare in quel luogo oscuro, può darsi che le mie parole abbiano in qualche modo instillato in loro il dubbio, ed è già qualcosa.Per quanto riguarda il cane, come detto penso che fosse uno del gruppo che ad un certo punto ha assunto quelle sembianze, anche se non ne sono del tutto certo. In ogni caso ho avuto la netta impressione che quel cane parlasse a nome di tutto il gruppo o almeno di quegli individui del gruppo un po' più consapevoli.


24 giugno 2024

Lucido ore 5.30-5.35

Statue imponenti

Sto guardando un filmato in cui un tizio dice di aver vissuto a Bilbao e poco dopo mi trovo in una città che so essere proprio Bilbao. Mentre cammino lungo una strada sento una voce che parla in inglese. Raggiungo una piazza con dei monumenti imponenti e bellissimi, statue alte almeno 20 metri, una di queste ha ad un certo punto uno spuntone orizzontale, non capisco bene cosa rappresenti, forse una spada o un qualche altro tipo di arma. L'effetto in ogni caso è incredibilmente suggestivo, anche grazie alla presenza di una serie di scie bianche in cielo, simili a quelle lasciate dagli aerei in volo. Più avanti vedo invece c'è una scultura, alta anche questa almeno 20 metri, che ritrae due persone che si abbracciano, delle quali almeno è una donna. Rimango per un po' a contemplare queste opere imponenti, incantato da tanta bellezza e maestosità. Non sono qui da solo, ci sono sicuramente mia madre e mio fratello con me, presumibilmente anche mio padre anche se non si vede in questo momento. Intorno alla piazza ci sono edifici non molto alti, forse ottocenteschi, al livello della strada ci sono numerosi negozi e locali. Ora vedo mio fratello seduto su una panchina, ha l'aspetto di quando era bambino ma lì per lì non ci faccio caso. Prendo comunque lucidità poco dopo, senza un motivo particolare, semplicemente mi rendo conto di non essere nella realtà fisica, nonostante sia tutto estremamente vivido e reale. Penso a cosa potrei fare ora che sono lucido ma un attimo dopo mi sveglio. Mi ricordo che mia madre era già venuta a svegliarmi prima di questo sogno, ora infatti torna vedendo che non mi ero ancora alzato. A quanto pare mi sono riaddormentato subito e in quei pochi minuti (meno di 5) ho avuto il tempo di fare questa breve ma intensa e bellissima esperienza.
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11 luglio 2024

Lucido ore 15.15-15.40

Sono nella casa in montagna dei miei nonni e ad un certo punto prendo lucidità. Esco di casa e mi ritrovo da tutt'altra parte, una città che non riconosco ma in qui ho il vago ricordo di essere già stato. Leggo il cartello di una via, che ad una seconda occhiata cambia diventando una scritta senza senso. Cammino guardandomi intorno, raggiungo una scalinata larga che porta ad un bar chiamato "Cantone". Di nuovo ricordo di essere già stato qui, forse ci sono stato in un sogno di stanotte che ho dimenticato. In un primo momento salgo le scale andando verso il bar ma poi cambio idea e torno in strada. Percorro un tratto, poi mi ritrovo sul letto in paralisi. Dopo un po' mi alzo dal letto e vado di sopra, qui accade qualcosa di insolito: lo scenario, inizialmente notturno e cupo, diventa improvvisamente diurno e luminoso. Poi ancora scatta più volte tra diurno e notturno istantaneamente, come se qualcuno premesse un interruttore per accendere o spegnere la luce. Esco in strada ma poco dopo perdo lucidità.

5 agosto 2024

Paralisi/lucido ore 22.20-00.00

Prendo lucidità in paralisi, mi alzo ed esco di casa, è tutto buio e cupo. So che mi trovo nelle prime ore di sonno e quindi è tutto più complicato ma mi sforzo comunque di proseguire, cercando di rimanere lucido e raggiungere un ambiente più elevato. In seguito mi trovo con il mio amico A.T., gli propongo di dividerci ed andare ognuno per conto proprio e poi raccontarci le nostre rispettive esperienze. Dico a lui di girare a sinistra alla fine della via mentre io andrò a destra. Vado dunque in quella direzione, osservo un po' la gente intorno a me, poi mi trovo però ad essere disturbato da un tizio che cerca di darmi istruzioni su cosa fare. Gli dico che non voglio che mi stia addosso, voglio essere libero di andarmene in giro da solo. Più avanti vengo ancora disturbato da altri p.o. fastidiosi e prima che riesca a liberarmene mi sveglio.

21 agosto 2024

Paralisi/lucido omeridiano ore 15.40-16.25

Sono sul letto in paralisi e mi sembra di sentire il citofono, forse è il corriere (aspetto davvero un pacco che deve arrivare nel pomeriggio). Penso che dovrei alzarmi ed andare ad aprire ma poi realizzo che ho la possibilità di entrare nel sogno lucido, dunque rimango immobile. Mi ricordo inoltre che in questo momento c'è anche mio fratello a casa, andrà lui ad aprire. Dopo un po' lo sento entrare nella stanza e lanciare un oggetto sul mio letto dietro di me (sono sdraiato sul fianco destro). Penso sia il pacco e provo a ringraziarlo ma non mi esce la voce. Ora le vibrazioni si fanno più intense e provo a muovermi ma non ci riesco ancora. Sento come se il mio corpo onirico/astrale fosse scollegato da me, non riesco a prenderne il controllo. Dopo un po' riesco in qualche modo ad alzarmi ma mi sento pesante ed ingolfato, è come se fossi ad un livello onirico molto basso, una mera proiezione mentale. Salgo di sopra a fatica dicendo a me stesso che comunque tra poco riuscirò a prendere pieno controllo, non appena esco dal portone però mi ritrovo in paralisi e sento stavolta sopra di me la presenza schiacciante dell'entità parassita. Ripeto più volte all'entità che deve andarsene, la sento agitarsi ed emettere dei versi animaleschi, mi sento stringere le mani, la sua morsa è ancora forte, per il momento non ha intenzione di andarsene. Dopo un po' mi alzo dal letto e mi scrollo di dosso qualcosa, esco dalla mia stanza ma mi sento ancora pesante ed ovattato, a quanto pare ancora non mi sono liberato di quell'essere, mi sento stanco, esco forzatamente dalla paralisi e mi sveglio.


22 agosto 2024

Paralisi/lucido ore 16.15-16.45

Mi trovo in paralisi, provo ad alzarmi ma la presenza della solita entità parassita mi tiene bloccato. Riesco a proiettarmi fuori mentalmente, esco di casa ma mi trovo ancora in uno scenario di basso livello, confuso e opprimente. Dato che anche allontanandomi da casa le cose non sembrano migliorare, decido di tornare indietro ed affrontare direttamente l'entità. Rientro in casa e chiamo a gran voce l'entità, sfidandola ad uscire allo scoperto e mostrarsi col suo vero aspetto. Non ottengo nessuna risposta però, arrivano i p.o. di mia madre e mio fratello, i quali mi guardano perplessi per quello che sto facendo. Sono chiaramente dei p.o. marionetta, dico loro di allontanarsi altrimenti l'entità li userà contro di me e sarò costretto a colpirli. Si allontanano, chiamo ancora l'entità ma non succede niente, la cerco nella mia stanza ma ancora niente. Capisco che non è così che la troverò, in questo momento sono in uno scenario onirico di basso livello e probabilmente l'essere si starà facendo beffe di me, che sto sprecando tempo ed energie in questo modo, che è esattamente quello che vuole che io faccia. Mi lascio andare in paralisi ed ecco che ritrovo l'entità sopra di me, non ho però l'energia necessaria ad affrontarla in questo momento e mi trovo costretto a forzare il risveglio


28 agosto 2024

Lucido ore 23.00-5.00

Prendo lucidità non ricordo come, sono in una stanza che ricorda la stanza degli ospiti di casa mia al primo piano, che è anche la stanza in cui pratico yoga. C'è infatti un armadio con degli specchi, simile a quello che si trova lì nella realtà fisica. Tento di attraversare uno di questi specchi per teletrasportarmi altrove ma i primi tentativi falliscono. Vado più volte a sbattere contro lo specchio, il quale risulta solido come nella realtà fisica. Capisco che sarà più facile attraversarlo se evito di guardarlo mentre lo faccio, dunque distolgo lo sguardo dallo specchio e mi lancio contro di esso lateralmente. Stavolta funziona, ora mi trovo dall'altra parte dello specchio e mi metto ad esplorare. Verifico se gli elementi intorno a me sono gli stessi della stanza da cui vengo, magari disposti al contrario, ma dopo qualche occhiata mi rendo conto che sono in un luogo completamente diverso. Sono in una piccola stanza con degli scaffali pieni di roba di vario genere, la mia attenzione cade in particolare su alcuni pacchi di biscotti. Ne prendo uno e leggo più volte il nome scritto in grande in alto, ora ho dimenticato tale nome ma ricordo che era rimasto inalterato ad ogni occhiata. Qui il ricordo sfuma, più avanti invece mi trovo sdraiato in posizione supina e, nonostante io abbia gli occhi aperti, vedo delle immagini molto nitide che si formano davanti a me come fossero delle immagini ipnagogiche. Sono sorpreso di riuscire a fare questo pur tenendo gli occhi aperti, sento come se stessi entrando in un sogno lucido da sveglio, peccato che non mi rendo conto che stavo già sognando. In ogni caso mi alzo ed entro nella scena e mi comporto esattamente come in un sogno lucido, anche se in questo caso non saprei dire se posso considerarmi veramente lucido. In teoria lo sono perché so di stare sognando, al tempo stesso però credo di essere entrato direttamente dallo stato di veglia, cosa ovviamente non
vera. Cammino per le strade e mi guardo intorno senza però interagire con nessuno, ad un certo punto mi trovo ad un incrocio, guardo a destra e a sinistra, devo scegliere una direzione, alla fine opto per la destra,
da qui però il ricordo sfuma.


1 settembre 2024

Paralisi/Lucido ore 6.30-9.30

Sono nello stato intermedio, al momento giusto mi muovo, sono pesante e faccio un po' fatica ma riesco ad alzarmi. Esco dalla mia stanza e vado in salotto, il quale si presenta molto diverso da come è nella realtà fisica. Le pareti sono quasi completamente sgombre e c'è un televisore a tubo catodico a ridosso del muro che separa dal garage. C'è poi una grossa e vecchia radio appoggiata su un mobile sotto la finestra. La accendo e parte una canzone rock che non conosco, cerco di seguirla per capire le parole, il testo sembrerebbe essere in inglese. Poi parte un'altra canzone, genere completamente diverso adesso, il classico tormentone estivo, il cantante sembrerebbe essere J-Ax. Mi viene in mente di organizzare una festa a casa mia per creare un'atmosfera più allegra, visto che l'ambiente onirico dopo il distacco dal corpo è quasi sempre cupo e carico di un'energia pesante che spesso mi porto dietro anche allontanandomi da casa. Esco di casa e inizio ad invitare gente a caso per strada, incontro subito un gruppo di ragazze che inizialmente si mostrano perplesse ma poi accettano l'invito. Si aggiungono poi anche dei ragazzi, prima che la festa inizi però decido di andarmi a fare un giro e dico loro che li raggiungerò più tardi. Mi ritrovo su una spiaggia e mi metto a giocare un po' con la sabbia per stabilizzarmi, poi prendo il volo e decido di atterrare su un'isolotto vicino alla costa. Qui però il sogno si deforma e decade in una situazione caotica e priva di senso.


5 settembre 2024

Lucido ore 15.20-16.20

Prendo lucidità mentre sono a casa, esco in strada passando per il garage. Dopo aver percorso un tratto di strada insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze, mi rendo conto che è meglio separarmi da loro e proseguire da solo. Entro in una casa e dico loro di entrare in un'altra. La vista continua ad essere instabile, salgo le scale, prendo l'ascensore e attraverso corridoi e stanze, senza però avere chiaro in mente cosa fare. Ad un certo punto mi ritrovo in un appartamento in cui vive una signora anziana, la quale è seduta su una sedia in cucina. Entro poi in un ascensore ed inizio a scendere, ad un certo punto premo un pulsante per farlo fermare perché a quanto pare non ha intenzione di fermarsi da solo. Anche dopo averlo premuto passa qualche secondo prima che finalmente si fermi, da qui il ricordo sfuma.


6 settembre 2024

Lucido ore 21.00-9.00

Prendo lucidità mentre mi trovo a svolazzare in un bellissimo parco con alberi alti 10-15 metri, mi sposto in volo da un albero all'altro, toccando i rami di tanto in tanto. Ricordo di essere già stato qui altre volte (ricordo onirico) e penso che potrei usare questo luogo come base per le mie esplorazioni. Ad un certo punto atterro ed incontro mio fratello, il quale mi propone di andare a fare qualche tiro a canestro ai campetti di basket che si trovano qui vicino. Ora infatti vedo che la zona verso cui ci stiamo dirigendo somiglia molto ad un'area della mia città dove ci sono dei giardini pubblici con campetti di basket e calcetto. Raggiungiamo il campetto ma mi accorgo che è troppo piccolo per essere un campo da basket, anche i canestri sono più bassi e piccoli e di conseguenza anche il pallone. In pratica è tutto in miniatura, forse è un campetto per bambini, in ogni caso mi metto a fare qualche tiro a canestro, con il pallone che dopo un po' diventa una pallina da tennis. Convinco poi mio fratello ad andare al campo di calcetto, che troviamo già occupato. Qui le dimensioni del campo sono giuste, però vedo che i ragazzi che stanno giocando hanno fatto un campetto più piccolo al suo interno usando delle scarpe ed altri oggetti per delimitarlo. Mi accorgo poi che ad occupare il campo sono due gruppi separati, ciascuno utilizza solo una metà del campo. Incontriamo il mio amico G.F. che si trova fuori dal campo a guardare quelli che giocano. Mi dice che questo campo fa un po' schifo e infatti, ora che lo guardo meglio, vedo che nell'area intorno ad una delle due porte ci sono degli avvallamenti da cui si vede anche la terra sotto il manto sintetico. Addirittura c'è una buca profonda più di un metro, una ragazza qui presente commenta dicendo che si rischia seriamente di farsi male giocando qui. Io le dico che in realtà in questa dimensione non ci si può realmente fare male in maniera permanente, il dolore però si può sentire eccome, quindi meglio evitare comunque.

11 settembre 2024

Lucido ore 4.30-5.25

Mi sveglio, mi alzo e salgo al piano terra, qui ho un attimo di vuoto di memoria, dopodiché prendo lucidità e mi trovo ad entrare in un'immagine ipnagogica finché non diventa uno scenario onirico vero e proprio. Non che abbia fatto molta strada, visto che lo scenario in questione è il giardino di casa mia. Dopo qualche esercizio di stabilizzazione esco in strada ed entro nella casa di fronte per usarla come passaggio dimensionale. Qui incontro un uomo e una donna che però non sono i soliti inquilini di questa casa, ovvero Gianfranco e Luisa, sono infatti decisamente più giovani, sulla quarantina più o meno, e non gli somigliano per niente. Prima che io trovi una porta da cui uscire lo scenario si dissolve e poco dopo mi materializzo in un altro posto, che scopro essere un bagno. Mi trovo infatti davanti ad un lavandino, apro il rubinetto e mi sciacquo le mani come trucco per stabilizzarmi. Mi guardo allo specchio che si trova sopra il lavandino e vedo
che il volto riflesso non mi somiglia affatto, le immagini però sono ancora instabili e il riflesso si modifica di continuo. Esco dal bagno e mi rendo conto che sono in una specie di bar, esco in strada e cammino un po' guardandomi intorno, senza però un piano d'azione chiaro in mente. La zona è affollata e c'è un chiacchiericcio di fondo dal quale però riesco a mantenermi distaccato. Il problema è che poco dopo vengo raggiunto da alcune persone che mi parlano e rischio quasi di perdere lucidità, fortunatamente mi riprendo in tempo e raggiungo un punto isolato. Qui chiamo a gran voce la mia Guida Isabelle, dopo qualche istante lo scenario crolla e mi ritrovo poi in un luogo chiuso. C'è una donna dietro ad un bancone e un'altra alle mie spalle che inizialmente non vedo in faccia. Poi mi volto e vedo che è una bellissima ragazza dai capelli neri, lunghi e lisci e bellissimi occhi azzurri. Dall'aspetto in effetti somiglia alla mia Guida Isabelle, tuttavia
non percepisco minimamente la sua potente emanazione. Inoltre, durante un breve contatto tra di noi avverto una specie di piccola scossa che mi ricorda i contatti con entità tutt'altro che benevole. Complice una lucidità non ottimale però, decido di ignorare questo particolare, distratto come sono dalla sua bellezza. La tentazione di avere un contatto più intimo con lei è forte, iniziamo ad accarezzarci in maniera sensuale e quasi cedo a tale tentazione. Poi però torno in me e mi stacco da lei, avvertendo un po' di resistenza, altro segno non positivo. Ora mi rivolgo alla donna dietro al bancone, chiedendole di mostrarmi qualcosa di interessante. Lei allora mi mostra un video su un cellulare, io però non ho intenzione di perdere tempo a guardare video, voglio vivere l'esperienza in prima persona e glielo dico chiaramente. Lei allora mi invita a seguirla in un'altra stanza e viene anche la ragazza di prima. Quest'ultima si mostra contrariata ed offesa
per il fatto che ho interrotto bruscamente il nostro contatto intimo, anche questo è un comportamento tipico delle entità parassite.
Anche l'altra donna ovviamente non era certo lì per aiutarmi, le sue azioni erano chiaramente volte a farmi perdere tempo e lucidità, portandomi fuori strada. Avrei dovuto allontanarmi subito e provare a raggiungere un ambiente più elevato, dove avrei potuto incontrare delle vere Guide.
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15 settembre 2024

Lucido ore 5.30-8.20

Episodio 0:

Sono a casa nel seminterrato con i miei e in particolare con il p.o. di mia madre, con la quale parliamo della possibilità di rivivere ricordi del mio passato. Lei va a prendere delle vecchie foto di quando vivevamo ancora in Svizzera (ho vissuto lì fino a tre anni di età ) e me le mostra e nel frattempo prendo gradualmente lucidità. Le foto sono estremamente vivide e reali, tuttavia in esse non riconosco nulla della mia vita dell'epoca. Nella vita di veglia ho visto numerose foto di quando eravamo in Svizzera e ho anche dei brevi ricordi degli ultimi mesi vissuti lì prima di trasferirci in Italia. Quello che vedo ora in queste foto però non corrisponde minimamente a tali ricordi, è tutto completamente diverso, comprese le persone. Dico a mia madre che non voglio limitarmi a guardare fotografie ma piuttosto vorrei rivivere i ricordi in prima persona, come in un viaggio nel tempo. Le dico che ora sto andando a fare questo viaggio nel tempo e lei, come mi aspettavo, fa resistenza, cerca di convincermi a lasciar perdere e vedendo che insisto dice che verrà pure lei. Cerco di cambiare idea dicendo che queste sono cose che devo fare da solo ma lei non ne vuole sapere. So che non posso scappare perché tanto mi raggiungerebbe e otterrei solo di farla incazzare, facendola rivelare per quello che è in realtà, ovvero un'entità che ha assunto le sembianze di mia madre. A quel punto il rischio di mettere fine al lucido e ritrovarmi in paralisi sarebbe molto alto, meglio assecondarla per poi liberarmene con qualche sotterfugio. Usciamo in strada e dopo un po' entriamo in una delle case della zona. Io cerco di allontanarmi e andare nella direzione opposta alla sua ma lei non mi perde di vista un attimo. Ad un certo punto però
lei attraversa una porta per conto suo mentre io ne attraverso un'altra. Forse pensa che in ogni caso sbucheremo nella stessa stanza o comunque rimarremo nella stessa casa, come sarebbe logico supporre se ci trovassimo nella realtà fisica. Peccato che nei sogni non funziona quasi mai così, dopo aver attraversato la porta infatti guardo in direzione del punto corrispondente alla porta che il p.o. di mia madre ha attraversato e di lei non c'è alcuna traccia. La sua porta a quanto pare l'ha condotta altrove, perciò ora sono libero di andare in giro da solo senza interferenze da parte sua.
Proseguo per un po' ma poi il ricorso sfuma e si confonde tra i numerosi episodi in cui perdo e riprendo più volte lucidità. Ne riporto qui alcuni in ordine casuale, poiché da qui in avanti non riesco a riordinarli cronologicamente, fanno comunque tutti parte di un'unica esperienza.

Episodio 1: Festa in strada

Esco in strada e di fronte a casa mia trovo, a ridosso del marciapiede, delle persone che stanno allestendo una sorta di postazione musicale in occasione di una festa. Ci sono una trentina di persone e sembra debbano arrivarne altre, osservo da vicino la postazione e leggo una scritta che poi ho dimenticato. Tra le persone presenti noto una bella ragazza mora che gira con un cartello in mano, tenendolo in alto per mostrarlo alla gente. Si incammina verso l'incrocio e poi gira a sinistra, seguita da un gruppo di persone. Curioso di scoprire cosa ci sia scritto su quel cartello seguo quel gruppetto e li raggiungo. Quando la ragazza si volta leggo sul cartello una frase tipo "I belong to Jesus" (non sono sicuro che fosse proprio questa la frase ma sicuramente c'era la parola "Jesus". Penso dunque che possa trattarsi di un gruppo religioso ma poi leggo un altro cartello, portato da un ragazzo che cammina poco dietro la ragazza, che non ha nulla a che fare con la religione.

Episodio 2: Test di lucidità

Esco di casa e mi metto a camminare lentamente concentrandomi sulla percezione dell'ambiente circostante. Mi ricordo di richiamare alla mente delle nozioni della veglia per aumentare la mia lucidità, rispondendo a tre semplici domande prestabilite, ovvero: "che giorno è oggi? Cosa ho fatto ieri? Cosa ho in programma di fare oggi?". Rispondo correttamente alle prime due domande ma poi il ricordo dell'episodio sfuma.


Episodio 3: Fine della festa

Esco dal portone di casa mia e sento della musica provenire dalla strada, dallo stesso punto in cui prima c'era quella postazione per la festa. Quando esco in strada però vedo che, a parte le 2-3 persone che si occupano della musica, non c'è rimasto nessun altro a ballare, a quanto pare la festa è finita o sta per finire.


Episodio 4: Teletrasporto fallito

Sono a casa nel seminterrato e decido di attraversare il muro del sottoscala per teletrasportarmi altrove. Poggio l'indice della mano destra sul muro mentre sento mia nonna che mi chiama da sopra ma non mi faccio distrarre. Il dito inizia a penetrare e in pochi istanti entro nel muro con tutto il corpo. Sono nel buio totale e procedo a tastoni alla ricerca di qualcosa di solido a cui aggrapparmi. Trovo però un muro che riconosco come parte di casa mia, stacco dunque le mani e mi sforzo di non pensare a casa mia, dovrei concentrarmi su un altro luogo che conosco ma in questo momento proprio non me ne viene in mente nessuno. Come conseguenza di ciò mi materializzo sempre nel seminterrato, più o meno nel punto in cui ero partito.

Episodio 5: Sotterranei affollati

Entro in un edificio, giro per vari corridoi e stanze, vado solo verso dove c'è luce, onde evitare di ritrovarmi nel buio e ripartire dalla base. Scendo alcuni piani di scale e potrei scendere ancora ma mi fermo perché per il momento non voglio scendere nei Sotterranei. Ad un certo punto esco all'aperto e mi ritrovo in una specie di giardino, dove però è tutto molto strano e finto, anche le persone che incontro hanno un aspetto non del tutto reale, come se fossero dei manichini che camminano. Rientro nell'edificio e riprendo a girare per corridoi e stanze, finché non trovo nuovamente una scalinata che scende e decido di prenderla. Stavolta mi sento pronto per scenderei nei Sotterranei, vedo inoltre che non sono solo, ci sono un sacco di persone che scendono, perlopiù ragazzi e ragazzi adolescenti. Scendo qualche piano ed ecco che inizio a sentire la potente energia dei Sotterranei. L'ultima volta che sono sceso qui sotto ho affrontato e sconfitto uno dei Vampiri (in quel caso per la precisione si trattava di una Vampira) che nelle precedente occasioni mi avevano sbarrato la strada, aggredendomi, azzannandomi e succhiando la mia energia. E' la prima volta che ci torno dopo quell'episodio e sono curioso di vedere se e cosa è cambiato da quella volta. Una novità evidente è rappresentata sicuramente dalla presenza di tutti questi ragazzi e ragazze che scendono qui, unendosi ai già numerosi individui presenti. Non avevo mai trovato i Sotterranei così affollati, anche perché di solito le prime persone o esseri che incontravo tendevano ad aggredirmi, stroncando sul nascere la mia esplorazione. Raggiungo un corridoio, mi fermo un attimo e, come avevo fatto la volta scorsa contro la Vampira, espando la mia energia come deterrente contro eventuali aggressori. Qui osservo meglio le persone presenti e noto che molte di loro hanno tracce di sangue sul volto e sui vestiti, il che è decisamente inquietante ma non mi sorprende più di tanto visto il posto in cui mi trovo. In ogni caso per il momento non sembrano ostili e nessuno di loro sembra interessato a me. Mi sposto rapidamente in levitazione lungo il corridoio, rimanendo in posizione eretta, con i piedi sollevati di una ventina di centimetri dal pavimento. Raggiungo un'area un po' più ampia rispetto al corridoio di prima e qui mi fermo. Alla mia destra c'è una porta aperta che dà su un enorme sala piena di gente, saranno centinaia di persone. L'energia pesante di questo luogo non è facile da gestire, anche perché sto sognando lucido da un tempo abbastanza lungo e la mia energia inizia ad esaurirsi. Mi scollego volontariamente da questo ambiente, semmai ci tornerò un'altra volta per esplorarlo meglio quando avrò più energia a disposizione.

16 settenbre 2024


Lucido ore 3.15-5.10

Il supermercato

Prendo lucidità mentre sono a letto, mi alzo ed esco di casa in volo senza attendere che la vista si attivi. Mi fermo ad un certo punto e mi metto a tastare con le mani per aggrapparmi a qualcosadi solido, poi mi chino a sfregare le mani a terra. Inizialmente sento una superficie ruvida al tatto, probabilmente si tratta dell'asfalto della strada. Ad un certo punto, di colpo, appare uno scenario intorno a me, vedo ad una cinquantina di metri di distanza dei palazzi di colore verde tiffany, un colore decisamente insolito per degli edifici. A pochi passi da me invece c'è uno strano pacco e altre cose che sembrano del tutto fuori posto. Poi mi guardo meglio intorno e vedo che mi trovo in un supermercato molto grande, mi fermo ad una cassa dove ci sono esposti alcuni snack
tipo Mars e altri. Vedo una scritta messa soottosopra, riesco comunque a leggerla anche perché è tutto molto stabile, purtroppo però poi dimentico cosa ci fosse scritto. Alla cassa c'è una ragazza che assomiglia ad una mia vecchia compagna di classe al liceo. Senza che le dico niente mi chiede di prendere un pacchetto di chewing gum blu invece di quello nero, che ne è rimasto uno solo e lo vuole lei. Io non avevo intenzione di prendere né l'uno né l'altro a dire il vero ma faccio finta di niente e sto al gioco. Lei ora mi chiede se ho la tessera, anche qui non ho idea di cosa stia parlando ma continuo a stare al gioco e le dico che non ce l'ho. Lei allora mi dice che mio padre la usa sempre quando viene qui, io allora mi correggo dicendo che è scaduta essendo passato del tempo dall'ultima volta che è venuto qui. La ragazza mi dice allora che me ne farà una nuova e mi invita a seguirla. Poi ci sediamo ad un tavolo e qui il sogno si deforma, al suo posto ora c'è un uomo, gli faccio delle domande su questo posto ma mi dà risposte vaghe.
Poi mi ritrovo in un falso risveglio e dunque in un sogno normale in cui sono a scuola in classe e la prof sta estraendo dei numeri per sorteggiare gli alunni da interrogare. Deve interrogarne tre, estrae i primi due, come ultimo numero esce il 5, che a quanto pare sono io, rassegnato mi avvio alla cattedra, sapendo che probabilmente farò scena muta poiché sono del tutto impreparato.



22 settembre 2024

Lucido ore 7.00-8.45


Serie di episodi, molti dei quali instabili e caotici, riporto qui quelli un po' più stabili e coerenti.

Episodio 1:

Dopo aver vagato per un po', ad un certo punto mi isolo e dico ad alta voce: << Sé superiore, ora!>>Subito vengo sollevato da una potente energia dalla vibrazione piacevole. Mi lascio andare a questa forza e solo in un secondo momento mi viene in mente di chiedere qualcosa, un posto specifico in cui andare, qualcosa in particolare da fare. Troppo tardi perché pochi istanti dopo mi ritrovo già sdraiato sul letto. Mi alzo e tocco il letto, che intravedo nel buio. Esco dalla mia stanza, salgo le scale, attraverso il portone senza aprirlo e prendo il volo, qui però il ricordo sfuma.

Episodio 2:

Giro per le strade di un quartiere che ad un certo punto mi ricorda una zona della mia città, quella dove si trova la casa in cui abitava la mia defunta nonna paterna e dove ho vissuto anche io per circa un anno appena arrivato in Italia, prima di trasferirmi nella casa dove abito tuttora. Vado verso una palazzina ma avvicinandomi capisco che l'ingresso non è su questo lato, faccio dunque il giro ma qui lo scenario crolla.

Episodio 3:

Giro per le stanze di una casa, incontro varie persone, tra cui un bambino. Trovo una porta, la apro e ne trovo subito un'altra sulla sinistra, apro anche questa
ma qui di nuovo lo scenario si dissolve.

Episodio 4:

Mi ritrovo ad un certo punto nel buio e cerco di aggrapparmi a qualcosa di solido per materializzarmi da qualche parte. Inizialmente però non trovo niente pur tastando per almeno un minuto, provo allora a sfregare le mani a terra e riconosco subito il pavimento di casa mia al tatto. Stacco subito le mani e mi sposto velocemente con l'intenzione di allontanarmi da casa mia. Riprendo poi a tastare nel buio e ad un certo punto sento al tatto qualcosa di indefinito. Poi apro il rubinetto di un lavandino e mi sciacquo le mani con l'acqua fresca. La sensazione è reale ma la vista ci mette ancora un po' ad attivarsi. Quando finalmente la vista si attiva esco dal bagno e vedo che mi trovo in una casa, il ricordo però da qui sfuma.

Episodio 5:

Volo nei dintorni di casa mia in direzione di alcuni palazzi che non esistono nella realtà fisica, in quel punto infatti dovrebbe essere tutta campagna. Penso che potrebbe essere interessante fermarsi lì ed esplorare l'area. Decido dunque di fermare il volo, che è molto veloce in questo momento, e per farlo punto una gamba verso uno dei palazzi con l'intento di fermarmici contro. Quando lo raggiungo il mio piede sinistro impatta su un balcone fermando così il volo a super velocità, che senza un ostacolo sarebbe proseguito fino a far crollare lo scenario. Tuttavia poco dopo crolla lo stesso.


24 settembre 2024

Lucido ore 4.00-5.10

Prendo lucidità non ricordo come, ad un certo punto mi sveglio in una versione alternativa della mia stanza, su un letto che non è il mio e che si trova al centro della camera. Su quello che dovrebbe essere il mio letto invece ci sono dei fogli con degli appunti sulla rivoluzione francese. Esco dalla mia stanza e prima di andare di sopra mi fermo nella zona computer, osservo degli oggetti su delle mensole, trovo dei peluches di vario genere, uno di questi è una giraffa (ne ho uno simile nella realtà fisica) l'altro invece è una specie di goblin. Dando rapide occhiate agli oggetti e tornando poi su di essi vedo che rimangono al loro posto e inalterati. Esco in strada e inizio a destabilizzarmi, lo scenario crolla e ora sono nel buio totale. Non sono però ancora del tutto scollegato dallo scenario, perché chinandomi a sfregare le mani sento ancora chiaramente l'asfalto al tatto. Poco dopo la vista si riattiva ma ora sono in un luogo chiuso, molto ampio ma quasi completamente deserto. Mi avvicino a dei distributori automatici di snack e bevande, poco più in là vedo invece degli inservienti dietro ad un bancone. In un primo momento penso di prendere qualcosa da mangiare o bere ma poi ci ripenso e proseguo alla ricerca di un passaggio verso un altro luogo. Apro due porte, dietro entrambe trovo dei piccoli bagni, il secondo però ha una finestra e la apro con l'intenzione di uscire da lì, poi però rinuncio perché vedo che fuori è completamente buio. Uscendo dal bagno trovo una scalinata che prima non c'era o non avevo notato. Salgo un piano, mi ritrovo finalmente all'aperto ed è giorno, da qui però il ricordo sfuma.
May my heart be my guiding key
Hari
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6 ottobre 2024

Lucido ore 5.30-8.15

Prendo lucidità ad un certo punto non ricordo come. Esco in strada e con me c'è anche il mio amico D.R., è il crepuscolo e vedo uno spicchio di luna in cielo. Faccio un pezzo di strada con il mio amico ma poi mi ricordo del mio piano d'azione e gli dico che devo proseguire da solo. Lui inizialmente non vuole andarsene, dunque gli dico di raggiungere un suo amico che si trova a camminare lungo la stessa strada ma qualche decina di metri più avanti, così non rimarrà da solo. Il mio amico tuttavia continua ad insistere nel voler rimanere e nella discussione che si crea mi destabilizzo, il sogno crolla e perdo temporaneamente lucidità. In seguito riprendo lucidità mentre mi trovo sul davanzale di una finestra della palazzina, ad un'altezza di almeno quattro piani. Mi lascio andare e allargo le braccia per rimanere sospeso a mezz'aria, ho un accenno di vertigini dovute all'altezza ma ormai ho abbastanza esperienza per gestire questa emozione. Rimango per
qualche istante a svolazzare, godendomi il panorama, da quassù si vede gran parte della mia città ed il mare. Mi ricordo del mio obbiettivo di entrare in contatto con una qualche entità disincarnata che si trovi in difficoltà ed aiutarla a tirarsi fuori dalla sua situazione. Lo scenario crolla quasi subito e mi ritrovo nel buio, qui chiedo ad alta voce di incontrare una Guida che mi accompagni dove c'è bisogno di aiuto. Dopo qualche istante mi materializzo in un altro luogo, un cortile che gira intorno ad un edificio basso, con il mare in lontananza alla mia destra, un ambiente tranquillo e piacevole. Faccio il giro della struttura e vedo molte persone, soprattutto all'interno dell'edificio, sedute a dei tavoli a mangiare, bere e chiacchierare. Tra di loro scorgo anche i miei genitori, seduti a due tavoli diversi. Mio padre è seduto ad un tavolino per due e sta parlando con qualcuno seduto di fronte a lui. Mia madre invece è ad un tavolo più grande con 7-8 persone. Tra tutte queste persone comunque nessuna di loro ha l'aspetto e l'emanazione di una Guida, provo allora a chiedere ad alta voce e mi risponde una ragazza dai capelli lunghi, scuri e un po' mossi, dicendomi che al momento non ci sono Guide qui. La ragazza, sebbene nemmeno lei abbia l'emanazione tipica di una Guida, sembra comunque sapere qualcosa di questo posto, così mi metto a passeggiare e conversare con lei. Ad un certo punto la ragazza riconosce in mezzo ad un gruppo di persone che chiacchierano in piedi all'ingresso dell'edificio un ragazzo e me lo indica, dicendomi che lui è una delle Guide. Le dico che non ho intenzione di disturbarlo adesso, dato che sicuramente viene da una giornata lunga ed impegnativa trascorsa a recuperare persone. Comunque decide di presentarmelo e lui, vedendomi, prende per un istante le sembianze di un ragazzo che conosco, ex compagno di calcio di mio fratello e fratello di un mio ex compagno di calcio.
Dice qualcosa proprio in riferimento ai nostri trascorsi calcistici, per farmi capire che mi ha riconosciuto, poi si mette a parlare con altre persone. Ora sono di nuovo all'interno dell'edificio con la ragazza di prima, le dico che ho visto il mare appena arrivato qui e le chiedo se c'è anche una spiaggia. << Certo che c'è >> mi risponde lei, al che le chiedo se possiamo andarci, e lei: << a quest'ora? >> Questa risposta mi sembra strana, come mai si preoccupa del tempo in questo posto? Le dico che pensavo non esistesse il tempo qui, perlomeno non come lo intendiamo noi nella realtà fisica. Ammetto anche però che quando sono arrivato era giorno e ora siamo al crepuscolo e che dunque c'è anche qui una sorta di alternanza giorno-notte e le chiedo come funziona. Lei mi dice che siamo limitati dalla stabilità di questo ambiente, forse intende dire che in un ambiente così stabile e reale vengono simulate le condizioni esistenti nel piano fisico, di conseguenza
anche lo scorrere del tempo, almeno in una certa misura. Qui la mia energia è agli sgoccioli e lo scenario inizia a dissolversi
, mentre si dissolve rifletto sul fatto che è un bene che sia così stabile e coerente perché ciò rende possibile l'esplorazione.

10 ottobre 2024

Lucido ore 00.00-4.45

Sistema di protezione automatico

Entro in un edificio, salgo una rampa di scale scarsamente illuminata e ad un certo punto realizzo di stare sognando. In cima alle scale vedo un'apertura senza porta alla mia destra ed inizio a percepire l'energia tipica dei Sotterranei. La cosa è insolita perché in genere percepisco quell'energia quando scendo le scale, non quando salgo. Attraverso l'apertura ed accedo ad un'ampia sala, anche questa con poca luce. Subito vedo arrivare qualcuno da dietro un angolo della parete opposta, intravedo una luce rossa e percepisco una presenza minacciosa, deve essere uno dei Vampiri. L'ultima volta che ho affrontato uno di quegli esseri ho avuto la meglio e pensavo che non si sarebbero più presentati. In ogni caso dovrei essere in grado di tenerlo a bada, se non fosse che mi sono trovato qui all'improvviso, in maniera del tutto inaspettata, in una notte in cui non pensavo nemmeno che avrei avuto un'esperienza lucida. Ieri sera infatti sono andato a dormire tardi dopo una partita di calcetto, per cui essendo fisicamente piuttosto stanco ed avendo poche ore di sonno a disposizione mi ero messo a letto con l'unico intento di riposare il più possibile. Nel sogno inoltre mi ricordo di questo dettaglio e la reazione istintiva non appena mi vedo arrivare contro quell'essere è di tornare indietro, poiché penso di non avere abbastanza energie per affrontarlo. Mi volto dunque e riattraverso l'apertura e immediatamente me ne pento, so per esperienza che quello che ho appena fatto è un segnale di debolezza da parte mia, che mi ha appena trasformato in una preda per quel Vampiro. L'unica volta in cui ho avuto la meglio contro uno di quegli esseri è stato quando l'ho affrontato a viso aperto, dimostrando di non aver paura. Con loro, e in generale in questo luogo misterioso che chiamo Sotterranei, basta la minima esitazione per essere sopraffatti. Ne ho avuto prova più volte, e così è anche questa volta, quando provo infatti a tornare nella sala, intenzionato stavolta ad affrontare il Vampiro, è ormai troppo tardi. Una forza invisibile mi tira da dietro e in un istante mi ritrovo in paralisi sul letto. Qui decido di forzare subito il risveglio, prima di cadere preda di un attacco di quella sgradevole entità. Ripensandoci tuttavia è possibile che in questo caso fossi quantomeno riuscito a scampare all'aggressione, altrimenti avrebbe dovuto essere più difficile uscire dalla paralisi. Inoltre mi viene da pensare che la forza invisibile che mi ha tirato indietro nel corpo fosse una sorta di sistema di protezione, proprio per evitare di venire assalito dal Vampiro. E' possibile che questa forza si attivi nel momento in cui io ho un'esitazione nell'addentrarmi in luoghi oscuri e potenzialmente pericolosi. Non è la prima volta che accade qualcosa del genere, il sistema a quanto pare funziona quando il Vampiro, o qualunque altra entità ostile, non mi ha ancora raggiunto. In questo caso dopo essere tornato indietro ho poi cambiato idea ma evidentemente era troppo tardi, la protezione automatica era già scattata e non c'è stato modo di disattivarla, anche perché è accaduto tutto in pochi istanti.


12 ottobre 2024

Lucido ore 7.15-8.10

Entro nel sogno partendo da un'ipnagogica, mi ritrovo nella sala pesi di una palestra e mi aggrappo a dei macchinari per rendere stabilizzarmi nello scenario. Esco dalla sala e mi ritrovo in un corridoio, l'idea è quella di isolarmi dalla confusione e trovare un passaggio verso un ambiente più elevato. L'impresa si rivela più ardua del previsto perché c'è un tizio che mi segue e mi disturba. Dopo qualche tentativo riesco finalmente a liberarmene ed a raggiungere un punto isolato. Esco così dallo scenario e mi ritrovo in paralisi con la solita entità che mi tiene bloccato. Le dico di andarsene e in pochi istanti svanisce e sono libero di muovermi, mi alzo, vado di sopra e qui inizia la tipica serie di episodi. Come spesso accade, faccio fatica a riordinarli cronologicamente.

Episodio 1: Lupi davanti casa

Esco in strada, incontro dei lupi vicino al muro di recinzione, mi vengono incontro minacciosi ma li respingo usando l'Intento. Proseguo lungo la strada e li ritrovo più avanti intenti a sbranare un animale di dimensioni medio-piccole, forse un gatto. Poi li tolgo dalla strada dando una schicchera in aria che li fa volare e atterrare sul muro di recinzione di una villa alla mia sinistra, per la gioia di chi ci abita, che ora rischia di ritrovarseli in casa :D.

Episodio 2: La fogna

Mi ritrovo in un luogo chiuso, sporco e lugubre, con pareti e pavimento in mattoni rossi. Ci sono addirittura dei topi morti, potrebbe essere una rete fognaria, mi chiedo come sono arrivato in questo posto. Trovo una piccola finestrella in alto, la rompo e allargo con le mani l'apertura, riuscendo così ad uscire. Mi ritrovo però nel buio e da qui non ricordo altro.

Episodio 3: Il confine del mio quartiere

Esco di casa in volo, ho scarso controllo del volo e sono costretto a fermarmi ed atterrare su un tavolo. Esco poi in strada a piedi e mi dirigo verso una delle ville sul lato destro della strada. Entro nel giardino e vedo dalla parte opposta, dritto per dritto, un altro cancello, sulla sinistra della casa. Decido però di non andare in quella direzione, mi reco invece sul lato destro della casa e proseguendo trovo un altro cancello, che attraverso. La strada in cui mi trovo ora non è molto diversa da quella che si trova lì nella realtà fisica, non ho cambiato scenario, sono ancora nel mio quartiere. Percorro la discesa fino in fondo e raggiungo la via perpendicolare, al di là della quale c'è uno spazio di sterpaglie, prima di uno dei due torrenti che attraversano la città. In questo sogno, così come nella realtà fisica di fatto questo torrente costituisce una sorta di confine naturale per il quartiere in cui vivo, oltre il corso d'acqua infatti c'è solo campagna. Il cielo è nuvoloso ma non sembra promettere pioggia, c'è silenzio e calma piatta, non sembra esserci nessuno nei paraggi. << C'è qualcuno? >> chiedo ad alta voce, senza ottenere alcuna risposta. Vedo poi delle luci dietro ad un tendone in mezzo alle sterpaglie a pochi metri dal torrente, sento anche delle voci provenire da lì. Prima di poter indagare però mi destabilizzo e perdo il contatto con lo scenario.


Episodio 4: Il passaggio nel muro

Sono in una casa con altre persone, voglio teletrasportarmi altrove e mi ricordo dell'opzione di aprirmi un passaggio nel muro disegnandolo con il dito. Traccio dunque un rettangolo sulla parete, incidendolo con il dito che affonda in essa per circa un centimetro, poi spingo via la porzione di muro tagliata facendola cadere a terra. Ora il passaggio è aperto, solo che dall'altra parte c'è troppa poca luce. Attendo un po' che si illumini e nel frattempo lo allargo per poterci passare meglio. Quando decido di attraversarlo mi ritrovo in uno stretto cunicolo e sono costretto ad arrampicarmi su degli oggetti accatastati per raggiungere l'uscita che si trova in alto. Una volta giunto all'esterno mi accorgo che mi trovo in un punto rialzato, a qualche metro dal suolo, qui però il ricordo sfuma.


Episodio 5: Passeggiando tra la folla

Mi trovo a camminare lungo il viale principale della mia città, è molto affollato e caotico e visto che ho subito già qualche aggressione o molestia da parte di personaggi onirici ed entità (si tratta per lo più di episodi brevi e confusi che ricordo vagamente e non ho riportato qui), mi ricordo di espandere la mia energia, per scoraggiare eventuali aggressori. Probabilmente in questo caso non era nemmeno necessario, poiché mentre cammino in mezzo alla folla non avverto alcuna presenza ostile. Alcuni tuttavia sembrano guardarmi incuriositi o perplessi, vedendomi camminare con le braccia leggermente allargate, posizione che assumo quando voglio espandere la mia energia.


20 ottobre 2024

Paralisi ore 0.30-6.30

Mi ritrovo in paralisi nella morsa dell'entità parassita, cerco di mantenere la calma e dopo un po' riesco ad alzarmi e salire al piano terra, per poi uscire di casa. Dopo aver percorso un pezzo di strada però mi sento ancora il parassita appiccicato addosso. Mi fermo e provo a togliermelo di dosso ma ottengo solo di ritrovarmi di nuovo in paralisi sul letto. Qui forzo l'uscita dalla paralisi e rimango qualche istante in quel "limbo" sottile in cui posso ancora decidere di riprovare, stavolta però alla fine decido di svegliarmi.

22 ottobre 2024

Paralisi/falso risveglio ore 4.00-5.30

Cammino lungo una strada del mio isolato, sotto la pioggia, e tocco le macchine parcheggiate per stabilizzarmi. Indosso un giubbotto con il cappuccio, il quale mi si restringe sempre di più sul volto, riducendo il mio campo visivo fino ad oscurarlo completamente. Qui mi sveglio in una stanza che non è la mia, si tratta dunque di un falso risveglio ma non me ne rendo conto e continuo a credere di essermi svegliato fisicamente. La stanza è molto grande e spaziosa, completamente diversa dalla mia e da qualunque altra stanza in cui mi è capitato di dormire, eppure non mi sfiora minimamente il pensiero che possa trovarmi ancora in un sogno. Dopo un po' mi corico di nuovo per riaddormentarmi per il riposino pomeridiano (nel sogno è pomeriggio). Qualche istante dopo mi ritrovo in paralisi e prendo lucidità, c'è però l'entità parassita che mi stringe nella sua morsa, sento quella sgradevole sensazione di umidità e i versi animaleschi che emette. Forzo l'uscita dalla paralisi e mi sveglio.


27 ottobre 2024

Lucido ore 5.30-7.30

Varchi nei muri

Prendo lucidità nello stato intermedio, mi alzo dal letto ed esco di casa rapidamente, prima ancora che la vista si attivi. Cammino sfregando le mani sul muro di recinzione di una villa alla mia destra finché la vista non si attiva. Entro nel cortile di una delle ville ma non entro in casa, bensì attraverso l'area esterna e raggiungo il muro di recinzione sul lato opposto. Incido sul muro un quadrato, poi lo spingo facendolo cadere e aprendo quindi un passaggio. Lo attraverso strisciandoci dentro e sbuco in un'altra città, anche il momento della giornata è cambiato, ora è giorno mentre prima era notte. Mi trovo in una piazza mediamente affollata, osservo le persone e noto che ce ne sono molte dai tratti orientali, forse del sud-est asiatico. A giudicare dall'architettura degli edifici però non sembra affatto di essere in quell'area del mondo, bensì in un qualche paesino italiano. Tra tutte queste persone non posso fare a meno di notare in particolare una ragazza molto carina, anche lei dai tipici tratti orientali. Tuttavia non mi fermo ad interagire con nessuno, anche perché tutte queste persone sono riunite in gruppi, piccoli o grandi che siano, nessuno si trova da solo. Raggiungo ora una strada in pendenza che interseca la piazza, il flusso di persone prosegue sulla destra, lungo la discesa, mentre sulla sinistra è praticamente deserta. In mezzo alla gente sulla destra scorgo anche mia madre, segno che non mi sono allontanato molto dalla base. Capisco che è il caso di isolarmi e raggiungere un livello più elevato, prima però sento il bisogno di esplorare ancora un po' questo ambiente. Invece di imboccare subito la salita dunque, torno indietro e mi imbatto in un locale con un insegna luminosa lampeggiante, da cui proviene della musica da discoteca. Entro nel locale, l'interno non è particolarmente grande e c'è poca gente, tra cui un gruppo di 4-5 uomini che ballano. Incontro anche il
mio amico A.T., seduto ad un tavolo, lo saluto e scambio due parole con lui. Poi un tizio, che qualcosa mi dice essere il proprietario del locale, viene a chiamarlo e lo invita a seguirlo fuori. Li seguo a mia volta ma una volta usciti me ne vado per conto mio, ho già perso fin troppo tempo, è ora di prendere una strada isolata che possa condurmi in uno scenario più elevato. Percorro una salita e raggiungo una lunga e larga scalinata. Inizio a salirla aggrappandomi al corrimano sul lato destro, sembra non finire mai, inoltre ho in mano un giacchetto che risulta un po' ingombrante ma che per qualche motivo non sono disposto a lasciare. Arrivato in cima alla scalinata mi trovo davanti delle sbarre metalliche orizzontali che mi bloccano il passaggio. Provo a scavalcare ma come al solito faccio grande fatica a compiere questa azione nei sogni. Mi riesce più facile abbattere la barriera, così facendo raggiungo un terrazzino circondato da edifici. Qui però non sono solo, ci sono due ragazzini che oltretutto vengono pure ad infastidirmi. Mi chiedono 15 euro, io in un primo momento penso di darglieli così da liberarmi di loro senza arrivare allo scontro, tanto qui i soldi non mi servono e comunque posso farli comparire a volontà tirandoli fuori dalle tasche. Metto le mani in tasca ma qui cambio idea, poiché sarebbe un segnale di debolezza da parte mia che potrebbe sortire l'effetto opposto. Nel momento in cui decido di non dare i soldi a quei due, senza che io faccia alcunché, loro scappano via terrorizzati. Sono dunque solo adesso ma questo posto non mi sembra ancora quello adatto, perciò mi sposto ancora e raggiungo un punto che sembra più appartato. Qui mi rivolgo al cielo, chiedendo di essere trasportato in un ambiente più elevato, dove io possa incontrare delle Guide. Subito vengo sollevato da terra e lo scenario si dissolve, mi sento trasportare e dopo un po' inizio a tastare per aggrapparmi a qualcosa di solido. Inizialmente sento una superficie morbida sotto di me e, temendo che possa essere il mio letto e quindi di ritrovarmi a partire dalla base, faccio uno scatto in avanti con l'intenzione di allontanarmi il più possibile. Ora inizio a sentire al tatto quella che sembra la parte superiore di un muro di recinzione, dopo qualche istante mi materializzo
ma il ricordo qui è troppo vago. Successivamente riparto dal letto e ripeto lo stesso procedimento di prima. Apro un varco in un muro come prima, stavolta mi ritrovo in un cunicolo in cui devo strisciare per raggiungere l'apertura sul lato opposto. Una volta uscito mi ritrovo in una città che qualcuno mi suggerisce essere la stessa di prima. Noto però che non ci sono asiatici stavolta, forse avevo ragione a pensare che non fosse una città orientale e che quelli che ho visto erano turisti. La mia lucidità qui comunque è calata notevolmente e mi perdo in attività inutili finché non si esaurisce del tutto.

30 ottobre 2024

Lucido/paralisi ore 3.15-5.25

Contatto con entità anglofona

Prendo gradualmente lucidità mentre salgo una rampa di scale e mangio del miele con il cucchiaino, convincendomi che mi darà energia per mantenere il lucido più a lungo. Giunto in cima alle scale esco da una porta e mi ritrovo su un balcone, mi sollevo in levitazione ed inizio a volare tra i palazzi. Mi godo per un po' il volo, le sensazioni sono molto vivide e reali, soprattutto il vento che mi sferza il viso. Ad un certo punto decido che è ora di atterrare ed esplorare a piedi. Atterro in un'area extraurbana con alcuni edifici bassi di cui non mi è ben chiara la funzione. Non mi soffermo ad indagare, bensì cerco di raggiungere un centro abitato dove ci sia qualcuno con cui interagire. Riprendo dunque di nuovo il volo, stavolta solo per spostarmi verso la città e poi atterrare e proseguire a piedi. Raggiungo una zona periferica di un centro abitato in cui noto subito un locale con un insegna luminosa. Qui però cambio idea e decido che voglio subito incontrare una Guida e farmi accompagnare in un ambiente più elevato. Per farlo penso sia meglio evitare luoghi affollati, così mi dirigo verso una strada extraurbana in salita. Mentre la percorro però perdo temporaneamente lucidità. In seguito torno in me ma ormai il sogno è decaduto in uno scenario onirico confuso e privo di senso, decido perciò di uscire ed andare in OBE ed esprimo l'intento di contattare un defunto che abbia bisogno di aiuto. Mi ritrovo però bloccato in paralisi e percepisco una presenza alle mie spalle. Provo con un approccio amichevole, chiedendo a questa presenza se e come posso esserle di aiuto ma come risposta ottengo solo dei versi indefiniti. Inizio a pensare che possa trattarsi nuovamente dell'entità parassita ma nel dubbio decido di continuare con questo approccio. Chiedo come si chiama e mi risponde ma non riesco a capire cosa dice, al che le chiedo più volte di ripetere. Continuo a non capire, mi sembra vagamente che stia parlando in inglese ma la sua voce mi arriva troppo distorta. Provo di nuovo a chiedere come posso aiutarla ma la risposta è ancora una volta confusa e l'unica parola che mi sembra di riconoscere è "inside". Non ho idea di come interpretare tutto questo, inoltre ora mi sento toccare sulla nuca e ad un certo punto sento anche uno strano rumore in quello stesso punto. Non saprei come descriverlo, dura un istante ed è qualcosa di metallico/elettrico, simile a quello che si sente quando si collega un cavo ad un dispositivo. Sento proprio una leggera vibrazione elettrica sulla nuca, all'altezza dell'osso occipitale o poco al di sotto. La cosa mi disturba, le sensazioni sono tutt'altro che positive, decido dunque di interrompere il contatto e forzare il risveglio.

1 novembre 2024

Lucido/paralisi/falso risveglio ore 5.00-7.30

L'ennesimo impostore

Sto salendo delle scale all'interno di un edificio e prendo gradualmente lucidità. Arrivo all'ultimo piano e qui trovo una porta, mi fermo per qualche istante e richiamo alla mente il mio obbiettivo. Esso consiste nell'incontrare una persona specifica, una ragazza incontrata in un'esperienza di sette anni fa esatti, il 1 novembre 2017. Ho fatto diversi tentativi di incontrarla di nuovo, finora tutti falliti, ed ogni tanto ci riprovo. Mi convinco che quando aprirò la porta troverò questa ragazza. Apro la porta, esco su un terrazzo e in effetti trovo una ragazza girata di spalle, appoggiata al parapetto alla mia destra. Si volta, è molto bella, capelli scuri, occhi azzurri, non sento però quella particolare emozione che avevo provato quella volta. Non sono se sia lei, in ogni caso decido di darle una possibilità, le do un bacio rapido sulla bocca per poi ritrarmi e lei non la prende bene. Si mostra offesa, mi lancia un'occhiata come per dire << Ma come?
Abbiamo già finito? >> Percepisco la sua delusione e la sua frustrazione, e qui dovrei capire una volta per tutte che non è la persona che stavo cercando. Questo è il tipico comportamento delle entità parassite che prendono sembianze umane, inizialmente si mostrano sorridenti, gentili (e seducenti se hanno l'aspetto di belle ragazze) ma al mio primo cenno di distacco gettano subito la maschera, mostrando la loro vera natura. La mia lucidità tuttavia non è delle migliori e mi lascio convincere a baciarla di nuovo, stavolta non mi ritraggo subito e finisco per cadere nella sua trappola. Lo scenario crolla e mi ritrovo in paralisi con l'entità appiccicata addosso. Riesco ad alzarmi ed uscire di casa ma mi sento ancora pesante, come se l'entità mi trattenesse a distanza.
Perdo poi lucidità e in seguito mi ritrovo in un falso risveglio, sono su un letto in una stanza che non è la mia. Accanto al letto c'è un'ampia vetrata, al di là della quale si vedono alberi scossi da un forte vento. Mi arrivano poi delle visioni che credo essere immagini ipnagogiche in dormiveglia, dunque attendo che si trasformino in uno scenario onirico vero e proprio, senza rendermi conto che sono già in un sogno. La cosa si ripete più volte finché ad un certo punto quasi realizzo di essere in un falso risveglio. Mi tiro su e sto per scendere dal letto ma qui mi viene il dubbio, penso: << forse mi sono svegliato fisicamente >> e alla fine mi rimetto giù, convinto di essere sveglio nella realtà fisica. Un vero peccato perché, come in tutti i falsi risvegli, lo scenario era estremamente stabile e reale, senza bisogno di applicare tecniche di stabilizzazione, praticamente una realtà fisica parallela.

3 novembre 2024

Lucido ore 7.00-8.20

Parco con edifici antichi

Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza con la vista già attiva, esco dal portone e lo richiudo a chiave. Qui trovo un alberello con le lucine di Natale, poi vedo che la cosa si estende in alto e lungo tutto il vialetto che porta il cancello, con una siepe su un lato piena di lucine. Esco in strada e mi metto a correre per sfuggire ad una mia collega di lavoro e un'altra persona indefinita che mi stanno seguendo per non so quale motivo. Salto sopra le macchine in transito, poi prendo il volo e mi allontano liberandomi definitivamente dai due p.o. disturbatori. Attraverso un'area molto affollata e trafficata, entro in un edificio e vado alla ricerca di una porta da cui uscire per raggiungere un nuovo scenario. Entro in una stanza dove però c'è solo una piccola finestrella in alto, entro poi in un'altra stanza con dei bambini che giocano e inizio ad incidere con il dito un passaggio nel muro. Aperto il passaggio lo attraverso ma mi ritrovo ancora al chiuso, attraverso una porta e raggiungo l'ennesima stanza chiusa. Stavolta però c'è una tenda sottile e quando la sposto mi ritrovo finalmente all'aperto. Sono in un parchetto, con una
panchina poco più avanti sulla destra, sulla quale sono seduti dei ragazzini e ragazzine dalla carnagione olivastra. Sulla sinistra invece c'è un altro ragazzino che gioca con un tubo dell'acqua che parte da una fontanella, schizzandola verso i ragazzini sulla panchina. Vado da lui e gli dico di chiudere l'acqua, afferro il tubo e lui lo lascia all'improvviso facendomi schizzare l'acqua in faccia. Chiudo il rubinetto e me ne vado, ma nel frattempo il ragazzino torna verso la fontanella e probabilmente la riapre. Ora raggiungo un parco più grande che si sviluppa in lunghezza, intorno ci sono palazzi e palazzine, mentre nel parco stesso c'è un piccolo edificio dall'architettura insolita. In fondo al parco vedo invece un edificio più grande, anche questo dall'architettura molto particolare e antica. Ad un certo punto vedo un gatto arancione su un tavolo, lo prendo e lo accarezzo mentre cammino, poi lo lascio andare. Incontro ora un uomo al quale chiedo informazioni su questo posto. Mi dice che è stato creato dopo che i conquistadores spagnoli sono arrivati nelle Americhe a sterminare le popolazioni indigene. I nativi si sono dunque stabiliti qui (lui non lo specifica ma suppongo intenda che sono approdati qui dopo essere morti). Alcune costruzioni che ho visto in effetti potevano essere riconducibili alle civiltà precolombiane, lo faccio notare al tizio, chiedendogli se hanno costruito loro l'edificio verso il quale ci stiamo dirigendo, quello in fondo al parco, e lui mi risponde che l'hanno trovato già lì quando sono arrivati. Entriamo in questo edificio e qui vedo gente che prepara da mangiare, mentre il tizio continua a parlarmi delle attività di questo posto. Qui l'uomo non ha più un volto definito e indossa una specie di cappuccio o velo scuro. Gli parlo poi di quelle persone che dopo la morte rimangono bloccate per svariati motivi e della possibilità di recuperarli ed accompagnarli in un posto migliore. Gli chiedo se sa di cosa sto parlando e lui risponde di sì e che se voglio può farmi parlare con una di queste persone che sono passate per quello stato di blocco prima di approdare qui. Nel frattempo siamo usciti dall'edificio, gli faccio altre domande ma lui viene fermato da altre persone che gli chiedono cose, e non può rispondermi al momento. Qui l'esperienza inizia a perdere coerenza, mi arrivano però informazioni su una donna che è stata molestata o addirittura violentata per anni da un tizio e che, a causa del trauma derivato da quello che aveva subito, alla sua morte (forse avvenuta per suicidio ma questo dettaglio non è molto chiaro) si era ritrovata bloccata per un certo periodo in un luogo oscuro.
Mi sembra di capire che anche l'uomo che la violentava ora si trova qui ma non ne sono certo perché ormai lo scenario è crollato e le informazioni mi arrivano in maniera sempre più confusa.
May my heart be my guiding key
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