Diario Onirico di Saladriel

[Saladriel]

Ieri serata passata a cenare, bere e chiacchierare con amici, vado a dormire con una discreta dose di alcool in corpo.

Ho fatto molti sogni, riporto qua ciò che ricordo:


[...]Sono nella palestra di una scuola, il classico campo doppio da pallavolo/basket . C'è in corso uno spettacolo di circo con animali, con pubblico seduto sia sugli spalti che a terra contro le pareti della palestra.
Io sono proprio in questa posizione, vicinissimo all'azione. Ricordo che si stava facendo uno spettacolo con dei gatti addestrati e il cuore dello spettacolo stesso stava proprio nel simulare quanto fossero inadatti questi felini agli spettacoli teatrali, per cui le due attrici principali (due gatte grigiorossicce) disobbedivano (e faceva parte dello script) metà delle volte ai comandi. Ad un certo punto simulano una fuga dalla sala, al che l'addestratrice chiama una giovane leonessa il cui compito è quello di rimetterle in riga.
La cosa però si fa molto "realistica" in quanto la leonessa con due balzi si piazza davanti alle gatte, le quali spaventatissime dapprima si gonfiano e poi si rannicchiano controlo spigolo tra la parete ed il pavimento della palestra (in una zona libera dal pubblico, a pochi passi da me!)
La leonessa a questo punto si accuccia sul fianco e striscia in quella posizione fino a mettersi di fianco alla gatta più ribelle, alza il collo e incombe con il suo muso su di lei, iniziando a ringhiare.
Intuisco che si tratti di una recita ma qualcosa nel ringhio della leonessa e nello sguardo ribelle della gatta mi da' l'impressione che la cosa stia sfuggendo di mano. I ruggiti diventano via via più forti e minacciosi tant'è che mi immagino la leonessa sbranare la gatta da un momento all'altro
Per fortuna non succede nulla di tutto ciò, mi prendo solo una gran paura prima che il sogno collassi.


Ricordo un'altro sogno ma non lo riporterò qua in quanto ha contenuti non adatti a questo sito

[Saladriel]

Negli ultimi giorni ho finalmente fatto alcune scelte di vita che mi stanno portando a vivere in maniera più serena.
Detto fatto, come per magia riprendono i sogni e la voglia di tenere il diario (ma vah?)

Ecco ciò che ricordo dei sogni di questa notte:

[...] Sono in una grossa fiera-convention, si parla di arti marziali.
I ricordi iniziano con me e MSS il mio ex istruttore di difesa personale che facciamo riscaldamento in una sorta di arena circolare fatta a teatro greco (la parte centrale più bassa e tutte gradinate di cemento concentriche via via più alte mano a mano che si allontanano dal centro).
Finiti i primi esercizi di riscaldamento l'istruttore ci fa tirare qualche calcio a vuoto come esercizio di stretching, MSS risulta parecchio impacciato e inizia a parlare di quanto non abbia mai usato i calci alti perchè inutili per strada e che io sono molto più bravo di lui a farli, nonostante la mia estrema rigidità muscolare.
Ed in effetti, anche se tutt'altro che perfettamente, riesco ad attingere ai ricordi del Karate ed esibirmi in qualche calcio laterale e circolare vagamente decente, il tutto mentre l'istruttore e gli altri allievi ci guardano con sufficienza.
Finita la sessione di riscaldamento ci invitano ad uscire dall'arena per andare all'aperto, mentre mi incammino faccio ad MSS: "sai cos'erano quei calci? Si chiama Ka-Ra-Te..." uso un tono canzonatorio e scherzosamente pungente, prendendo in giro la sua avversione verso le arti marziali tradizionali.
Mentre ci incamminiamo verso l'uscita dell'arena il Nr. di persone vestite con le più disparate tenute (Kimoni di vari tipi, divise da Krav Maga o da MMA, ecc...) aumenta a dismisura fino a quando ci troviamo in mezzo ad una vera e propria folla di marzialisti e lottatori.
C'è una voce che parla al microfono, non riesco a capire bene cosa dice, forse parla di un torneo al quale siamo implicitamente iscritti, mi giro verso MSS per chiedergli se lui ha capito qualcosa ma mi dice di no.
Nel frattempo siamo usciti e vedo che l'esterno è una sorta di piramide conica di cemento, a gradoni. Tutto attorno un grande prato circondato da una foresta.
Decido che non mi importa quello che dice il tipo al microfono, mi basta poter combattere...
[...]


Qui mi sveglio.
Ho fatto altri sogni che non ricordo, dovessero tornarmi in mente li riporterò qua, come sempre

[Saladriel]

Altro sogno iper realistico, ci ho messo un po' a capire che non fosse un ricordo reale:


[...] Il PC si avvia di notte per un aggiornamento, sento dal letto il rumore degli Hard Disk che lavorano come forsennati...
"no, aspetta, ho dei dischi SSD piuttosto nuovi, non dovrebbero fare questo rumore!" penso
"Ma non avevi spostato la cartella temporanea di Windows sul disco meccanico?" Mi rispondo nella mente
"No ma quello non era il vecchio PC?" insisto
"Sei davvero sicuro? Dovresti andare a controllare"
Si, dovrei andare a controllare, ma sto dormendo e sono stanchissimo... eppure i dischi non dovrebbero fare sto rumore, si stanno forse rovinando?
"Domattina controllerò", concludo "Ora non ne ho le forze"
[...]

[Saladriel]

Sogno di qualche notte fa
[...] Sono ad un ritiro spirituale che si tiene in una cascina di montagna riadattata a B&B. Mi sto muovendo nella zona de dormitori, credo sia mattino presto, sono ancora mezzo addormentato e apro erroneamente la porta di una camera da letto anzichè quella che porta al resto della casa, dentro c'è una donna che si sta stiracchiando nel letto pronta ad alzarsi, la riconosco! E' @Alrescha!
La cosa mi stupisce parecchio perchè non la facevo affatto da da ritiri spirituali, d'altro canto mi fa piacere incontrarla, quindi le sorrido, chiedo scusa per l'intrusione e mentre esco dalla stanza borbotto una cosa tipo "ci vediamo dopo" mentre chiudo la porta della stanza [...]

Il sogno dura pochi altri secondi, dopo ci che mi sveglio.

Sogni fatti questa notte
Iniziamo da uno degli incubi più strani che abbia mai fatto:

[...] Mi sveglio e trovo in casa il peluche del "Brujo": un bruco blu lungo mezzo metro circa e simile al Brucaliffo della Disney. L'appartamento è vagamente simile a quello nel quale vivo ed è tutto molto realstico.
Dopo qualche istante di sconcerto mi arrivano alla mente dei ricordi, una valanga di ricordi, come se avessi sbloccato un trauma per il quale li avevo sepolti: quello stesso Brujo era stato regalato a me e mia sorella da uno sconosciuto ed eravamo obbligati a tenerlo con noi e giocarci, se no lo sconosciuto sarebbe venuto a trovarci e ci avrebbe fatto delle cose molto brutte.
I ricordi che mi investono mi fanno venire in mente una sorta di setta o di culto malato che andava a regalare questi Bruji ai bambini, minacciandoli poi affinchè diventassero i loro giocattoli preferiti.
Sempre in questi ricordi rivedo come io e mia sorella ci fossimo liberati del Brujo e della minaccia dello sconosciuto. Le emozioni dei ricordi sono vividissime e iper realistiche: fate conto un film dell'orrore ben fatto.
Trovarmi il Brujo in casa può voler dire soltanto una cosa: lo sconosciuto ha scoperto che mi sono liberato del pupazzo in passato, mi ha trovato e vuole farmela pagare!
C'è un piccolo flash-forward nel sogno, mi ritrovo lo sconosciuto in casa (Un tipo basso smilzo, volto da furetto e capelli ricci scuri e dall'aspetto unticcio), mi sta parlando con tono e voce da serial killer, dicendomi che me l'avrebbe fatta pagare carissima per quello che avevo fatto, che il Brujo non va tradito e non va abbandonato, che ho fatto una cosa gravissima. Fa continuamente leva su senso del dovere e sensi di colpa, facendomi sentire sempre più sporco e sbagliato per quello che ho fatto. Soprattutto facendomi sentire terrorizzato perchè lascia intendere di essere capace di tutto.
Altro flas-forward e mi trovo in un sotterraneo, simile alla sala delle torture de "La storia Fantastica", sono legato ad un lettino di legno con delle cinghie di cuoio, sono nudo e vicino al mio fianco destro c'è una bacinella vuota.
Il suo intento mi si palesa nella mente chiaro come il sole: vuole praticarmi un taglio subito sotto le costole e dissanguarmi!
E' tutto molto realistico e vengo percorso da brividi di paura, ansia e terrore... fino a che queste emozioni non fanno scattare le "Difese mentali" che tanto sto allenando nella vita reale per gesrire i miei attacchi d'ansia e finalmente realizzo che si tratta di un sogno. La lucidità è basssissima, sono ancora attraversato dal panico, così decido di svegliarmi per fortuna ci riesco e mi ritrovo semiaddormentato nel mio letto, i ricordi del sogno che urlano nella mia mente mentre li analizzo con quel poco di mente razionale che ho a disposizione sul momento...
Ci metto una manciata di minuti a capire che anche i ricodi del Brujo da bambino erano parte del sogno, quando lo faccio scatta con mia sorpresa una molla che è stata sopita in me per parecchi anni: la voglia di combattere!
Chiudo così gli occhi e penso "ora ritorno lì da Lucido e gli faccio vedere come funziona il mondo", così ripenso al sogno appena fatto, tentando una DEILD in differita. Per fortuna non mi sono completamente svegliato e anche se parzialmente ci riesco! rientro nella sala delle torture, sono in piedi di fianco al lettino dove fino a poco prima ero legato e faccio ruotare lo sguardo per cercare lo smilzo mentre penso ai mille modi che posso usare per combatterlo e togliermi qualche soddisfazione la consistenza del sogno è bassissima, più simile ad una Ipna sotto il mio controllo che ad un Lucido vero e proprio e il tutto sfuma dopo una manciata di secondi.

Direi un grande successo, soprattutto per come la mia mente ha reagito all'incubo, sono felicissimo della cosa!

Ho fatto altri sogni, molto brevi, che non sto a trascrivere qua, sarebbero poche parole ciascuno. Alcuni di questi riguardavano il lavoro, altri la vita privata, ma nulla di memorabile.

[Saladriel]

Ieri vado a dormire con la canzone "Heart of Gold" di Neil Young che si ripeteva in loop nella mente.
Faccio diversi sogni, al momento ricordo quello subito prima del risveglio:

[...] Siamo io ed un amico al primo piano di un edificio diroccato, si vedono i mattoni a vista e buona parte delle pareti sono crollate a terra, lasciando ciò che rimane di una struttura un tempo robusta ma che ora si regge a stento in piedi.
Fatto sta che siamo in copertura dietro ad una delle pareti ancora in piedi, attorno alll'edificio prati di quel colore verde giallo che prende l'erba verso la fine dell'estate, anche il cielo ha una sfumatura leggermente dorata.
Ad un certo punto mi rendo conto che nell'aria c'è la musica tipica dei combattimenti di Elden Ring e sento il mio compagno di avventure dire qualcosa del tipo "E' qua dietro, è il momento di colpire"
Per qualche motivo so che il nostro avversario, anche se non lo vedo, è debole al fuoco... faccio per sporgermi dalla parete ma vedo i suoi proiettili muoversi verso di me "Deve essere un glitc!" penso "Il nemico non si vede ma attacca comunque"
Mi nasconto schivando i proiettili per un soffio, ma ormai ho visto da dove arrivano, anche se non posso vedere direttamente il nemico posso colpirlo: quindi lancio l'incantesimo "Pioggia di oro fuso" sulla zona dove ho visto provenire l'attacco
Il mio compagno di avventure si mette a sogghignare "Oh questo gli farà male sì!", mentre lo sento ridacchiare mi sporgo e vedo il mio incantesimo formare un cerchio di simboli dorati in aria e dal suo interno piovere gocce d'oro fuso come se fosse un temporale
Il diametro del cerchio è di 2-3 metri, ma l'area è sufficiente per prendere il nemico, che finalmente si manifesta: uno dei fiori giganti tipici di Elden Ring, resistentissimi e capaci di spandere potenti nubi velenose nel caso qualche sventurato dovesse avvicinarsi troppo.
Lo vedo prendere fuoco sotto la mia pioggia di oro fuso... [...]


Il sogno dura ancora qualche istante, del quale ricordo ben poco, poi mi sveglio

[Saladriel]

Sogno del 05/08/2024, primo giorno di ferie estive


[...] Suona la sveglia, mi alzo, inizio la solita routine mattutina, preparandomi per andare a lavorare.
Quando sto per uscire di casa mi rendo conto che sono in ferie; "No, Luca, non devi andare a lavorare!" mi dico, e rivado a letto.

Mi sveglio, la scena si ripete, questa volta mi ricordo di essere in ferie mentre scendo le scale, torno in casa e rivado a dormire

Mi risveglio, la scena si ripete. Me ne accorgo quando entro nell'edificio della ditta dove lavoro e vedo PR che mi guarda di storto:
"Non dovresti essere in ferie?" sospira... "Che ci fai qua?" conclude la frase quasi ridendo sconsolato, sul suo viso si legge "Lavori troppo!" la scena si protrae dalle macchinette del caffè al piano di sopra fino all'ingresso dell'Open Space dove ci sono le nostre scrivanie, l'ultimo fotogramma che ricordo è di noi due che ci avviciniamo alla scrivania di PR (la mia è di fronte alla sua).
Ricordo i dettagli del sogno in B/N con la visione leggermente sfocata ai lati, un po' ad "occhio di pesce", come nei sogni dei film

[Saladriel]

Sogno di questa notte:


[...]
Sono in ufficio e sto facendo assistenza tecnica, come al solito. Ad un certo punto CC, la collega alla mia sinistra, mi chiede se posso aiutarla a risolvere un ticket, annuisco e le faccio cenno di venire alla mia postazione. Lei si siede alla mia destra, apriamo il ticket sullo schermo ed iniziamo a ragionare sul problema e su come risolverlo. Nel farlo i nostri visi si avvicinano e finiamo guancia contro guancia, spalla contro spalla. La sensazione deve essere piacevole anche per lei perchè passiamo tutto il tempo di analisi e risoluzione del problema così.

Nel frattempo mio padre, che lavora con noi (?!?) passa nell'ufficio dicendo che ha ordinato del materiale dal solito carpentiere e che sarebbe stato consegnato in pausa pranzo.
Gli dico di andare a mangiare a casa tranquillo (dando per scontato che io sarei stato lì).
Intanto rifletto su quanto successo tra me e CC.. che sia l'inizio di una storia? Lei ogni tanto mi guarda e mi parla con più confidenza, quasi come se mi considerasse qualcosa in più
Scatta la pausa pranzo, CC riceve una telefonata da dei suoi amici, si alza in piedi e inizia a camminare avanti ed indietro vicino alla mia scrivania mentre parla con loro, sembra sia stata invitata a casa loro in piscina nel pomeriggio.

Arriva il carpentiere, consegna del materiale (credo per le scrivanie...) e una faretra di frecce per il tiro con l'arco. Sorrido, dico che mio padre pagherà alla prima occasione, lui si risente e dice che porterà via il materiale, stizzito ma comprensivo anticipo io il pagamento.
Metto le frecce nell'armadietto sotto la mia scrivania e vado a mangiare.
[...]
Sono in refettorio, dopo mangiato, che mi rilasso. Vedo scendere CC con una freccia in mano. Mi si avvicina e mi dice "Senti... siamo (?!?) stati invitati a casa loro (riferendosi ai suoi amici) oggi pomeriggio" (Io rifletto parecchio su quel Noi... intende Io e Lei e ci considera una coppia? Oppure parla di lei e sua sorella?) e uno dei miei amici vuole imparare a tirare con l'arco, posso portare questa freccia per fargli vedere come è fatta?
Spunta il carpentiere che fa "Oh, se ti ho portato quelle frecce per farle maltrattare e rompere, le porto via eh!"
Io guardo lui, guardo lei, guardo la freccia e faccio "Ci sarò anche io, tranquillo e mi assicurerò che la freccia non venga rotta" Poi mi rivolgo a CC "Vengo anche io e porto io la freccia, voi fate attenziona a non fletterla o torcerla quando la toccate, per lo più la terrò io con me, ok?"
[...]

[Saladriel]

Ieri vado a dormire tardi, dopo una giornata passata a casa di amici a bingewatchare la nuova stagione di "Kengan Ashura"
Ecco cosa ricordo dei sogni di questa notte:


[...]Entro nella sala del cinema, a vedere il nuovo film "Gli anelli del potere 2", ci vado da solo ma mentre sto per sedermi scorgo un amico di vecchia data che non vedo da anni, ci salutiamo e decidiamo di vederci il film assieme.
Parte la proiezione, non ricordo esattamente le scene e la trama (li ricordavo appena mi sono svegliato, ora pian piano i ricordi stanno svanendo), solo che trama ed ambientazione sono un misto tra "Gli Anelli del Potere" e "Star Trek" e che passiamo la prima parte della proiezione incollati allo schermo perchè quello che succedeva era tutto un "ti faccio capire/non ti faccio capire quello che sta succedendo", la parte centrala cala leggermente il tono, aggiungendo però un briciolo di azione... per poi tornare con un plot twist finale lasciato in sospeso in attesa del prossimo film.

Ce ne andiamo dalla sala soddisfatti. Il sogno continua poi con me che racconto la cosa ad un altro amico
[...]

[Saladriel]

Notte del 17/08/024

Faccio sogni piuttosto complessi ed agitati, al risveglio vengo bombardato da ricordi: tanti piccoli fotogrammi che messi assieme formerebbero qualcosa di lungo ed articolato, peccato che così come vengono se ne vanno per sempre.

Questi gli sprazzi che ricordo

Primo ricordo:

[...]
Mi sto sciacquando la faccia davanti allo specchio del bagno, il mio sguardo cade sul riflesso del mio viso con il mento alzato e vedo di avere completamente sbagliato il taglio della barba:
la parte sotto al mento è troppo "stretta", la linea arriva esattamente al bordo del mento, mentre i bordi laterali (sempre della parte "sotto" della barba) sono molto più larghi, l'opposto di quello che faccio di solito e che reputo esteticamente piacevole
[...]


Secondo ricordo:

[...]
Mi incontro per qualche motivo con P.G. (un ex collega di lavoro), siamo su uno spiazzo rialzato, all'aperto. Mentre ci salutiamo vedo arrivare dalla gradinata che porta dalla strada su fino a noi due figure, appena si avvicinano li riconosco come i suoi due figli che mi camminano in contro sorridenti e mi stringono la mano con entusiasmo, in segno di saluto.

[...]

La scena è in B/N ma molto dettagliata e corrispondente alla realtà. Credo di poter identificare il luogo del sogno come il camminatoio sopraelevato sulla Rocca di una cittadina vicina a quella dove vivo.

Terzo ricordo:

[...]
Vado in piazza dove di solito lascio parcheggiata la macchina, faccio per aprire le portiere quando un tipo sbuca da dietro la sagoma della mia auto attirando l'attenzione su una delle ruote, completamente sgonfia. Impreco e mi avvicino a guardare: tagliata con un coltello!
[...] vuoto nei ricordi
Arriva il meccanico che ho chiamato, con una squadra di 4 uomini, scendono dal camioncino e iniziano a studiare la ruota e capire come sostituirla senza portare via la macchina
Mi da quasi la sesazione di una squadra di meccanici di F1
[...]

[...]



Notte del 18/8/2024
So di aver sognato, avevo un brevissimo ricordo prima di iniziare a trascrivere gli appunti di quelli di ieri, ma nel frattempo se ne è andato
Credo avesse a che fare con i GDR o i videogame, ma non ne sono certo. Se dovesse tornarmi in mente lo trascriverò qua

[Saladriel]

Ieri sera vado a dormire dopo una intensa sessione a Baldur's Gate 3. Nonostante mi riproponga di "staccare la testa" prima di addormentarmi, non ci riesco e chiudo gli occhi sotto l'effetto della camomilla con i pensieri che volano ancora nel mondo digitale di Faerun.

E così la notte è popolata da sprazzzi di piccoli sogni dove controllo i miei personaggi (a volte io stesso sono uno di loro) e ad ogni scelta, ogni click che faccio, ci sono conseguenze impattanti.

Verso il mattino faccio un'altro di questi sogni, solo che diventa via via più complesso, la maggior parte dei dettagli sono persi nelle nebbie della memoria, tranne la parte in cui
sono infiltrato in una base nemica, l'ambientazione e situazione sono vagamente quelle di Rebel Moon 2 quando i protagonisti si infiltrano sulla nave nemica, solo che siamo in una base a terra.
Ricordo che siamo in una sorta di alloggiamento, lo stile e l'arredamento futuristico sembrano quelli di Star Trek, la parete opposta all'ingresso è una grossa vetrata che si estende in orizzontale.
Ad un certo punto entra un ufficiale, parla a me (sono una donna, in sogno) ed al mio compagno di infiltrazione. Dapprima sembra uno scambio di parloe informale, poi via via inizia a metterci sotto pressione con domande sempre meno innocenti... fino a che per salvarci gli dico che abbiamo dovuto fingere il doppio gioco per tenere sotto controllo un sottoufficiale dal comportamento dubbio, il quale si trova nella camera a fianco (all'interno della camera c'è in effetti un mio compagno di infiltrazione).
L'uifficiale, tutto tranquillo, nella speranza di coglierci in fallo, chiede di poter parlare con questo sottoufficiale.
Io premo il pulsante che apre la porta, dicendogli di venire nella stanza principale (in me spero che regga il gioco... non abbiamo avuto tempo di accordarci per questa cosa).
Nel momento in cui varca la soglia, dalla finestra si vede un velivolo volante avvicinarsi alla finestra e puntare i suoi fari su di noi e sul nostro compagno... intuisco che al minimo sgarro aprirà il fuoco e saremo spacciati!
Il compagno di missione entra nella stanza, saluta l'ufficiale e, seppure con un minimo imbarazzo che dissimula come agitazione per trovarsi dinnanzi ad un rango così alto, regge perfettamente il gioco, dando all'ufficiale interrogatore una versione stupendamente colorita dei fatti e altrettanto stupendamente adatta alla scusa che ho inventato al volo [...]
Qui mi sveglio