Dubitare della realtà per innescare consapevolezza nei sogni
- malibu736
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Stavo riflettendo su un episodio accaduto durante la giornata in cui poi, di notte, ho facilmente preso consapevolezza di sognare:
Ero appena uscita dalla palestra ed ho percorso un breve tragitto a piedi, da sola, in una zona non illuminata e, per qualche secondo, ho davvero dubitato di trovarmi fisicamente lì.
Mi sono guardata intorno, non c'era nessuno, c'era silenzio, vedevo il riflesso della luna sul fango e ricordo che il mio pensiero è stato subito catturato dalla sensazione di essere in un sogno, perchè l'atmosfera che mi circondava in quel momento era del tutto simile a quando sogniamo di girovagare nella dimensione onirica, di fatti ho subito effettuato un reality check.
Tutto questo per convincermi che le azioni che svolgiamo durante il giorno, (proiettando sempre l'intento di lucidare o avere OBE e viaggia astrali), sono fondamentali per rafforzare le nostre capacità oniriche, forse molto più efficaci delle tecniche, che diventano un mezzo per raggiungere lo scopo più facilmente. Ho riscontrato inoltre, che tutte le mie esperienze sono sempre precedute da falsi risvegli, segno che la mia consapevolezza è talmente forte che le prova tutte pur di portarmi dove devo.
Che ne pensate?
Ero appena uscita dalla palestra ed ho percorso un breve tragitto a piedi, da sola, in una zona non illuminata e, per qualche secondo, ho davvero dubitato di trovarmi fisicamente lì.
Mi sono guardata intorno, non c'era nessuno, c'era silenzio, vedevo il riflesso della luna sul fango e ricordo che il mio pensiero è stato subito catturato dalla sensazione di essere in un sogno, perchè l'atmosfera che mi circondava in quel momento era del tutto simile a quando sogniamo di girovagare nella dimensione onirica, di fatti ho subito effettuato un reality check.
Tutto questo per convincermi che le azioni che svolgiamo durante il giorno, (proiettando sempre l'intento di lucidare o avere OBE e viaggia astrali), sono fondamentali per rafforzare le nostre capacità oniriche, forse molto più efficaci delle tecniche, che diventano un mezzo per raggiungere lo scopo più facilmente. Ho riscontrato inoltre, che tutte le mie esperienze sono sempre precedute da falsi risvegli, segno che la mia consapevolezza è talmente forte che le prova tutte pur di portarmi dove devo.
Che ne pensate?
Le cose sono o non sono.
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
Ciò che tu chiami magia, è solo non lasciare che il mondo sia altro, da ciò che vuoi che sia
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- Arwen
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Direi che è ottimo! Più inizi a 'dubitare' della realtà (ovviamente sempre nei limiti, come fai tu va benissimo) più questo ti porterà ad avere sogni lucidi frequenti
Una delle tecniche più famose, l'ADA, si basa un po' anche su questo: essere consapevoli durante il giorno per portare questa consapevolezza durante il sonno, e questa consapevolezza nasce proprio dal mettere sempre tutto in discussione osservando sia come ci sentiamo noi che l'ambiente che ci circonda
Una delle tecniche più famose, l'ADA, si basa un po' anche su questo: essere consapevoli durante il giorno per portare questa consapevolezza durante il sonno, e questa consapevolezza nasce proprio dal mettere sempre tutto in discussione osservando sia come ci sentiamo noi che l'ambiente che ci circonda
Season of mists and mellow fruitfulness,
Close bosom-friend of the maturing sun;
Conspiring with him how to load and bless
With fruit the vines that round the thatch-eves run;
To bend with apples the moss’d cottage-trees,
And fill all fruit with ripeness to the core...
Close bosom-friend of the maturing sun;
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With fruit the vines that round the thatch-eves run;
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(John Keats)
- malibu736
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Grazie, cercherò dunque di aumentare questo tipo di sensazioni, praticando seriamente l'ADA, con la speranza di riportare presto i risultati speratiArwen ha scritto: Una delle tecniche più famose, l'ADA, si basa un po' anche su questo: essere consapevoli durante il giorno per portare questa consapevolezza durante il sonno, e questa consapevolezza nasce proprio dal mettere sempre tutto in discussione osservando sia come ci sentiamo noi che l'ambiente che ci circonda
Le cose sono o non sono.
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
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Infatti. Quello che tanti sognatori non capiscono (o sottovalutano) è che IL 'LAVORO' DI ESERCIZI FATTO DI GIORNO È PIÙ UTILE E PRODUTTIVO DI QUALSIASI TECNICA.
Provare le wild dirette, eseguire tecniche notturne, fare sforzi mentali prima di dormire o durante la notte...porta alla fine ad un indebolimento psicofisico e di solito a pochi risultati. Perché? Perché se non si abitua il cervello nella quotidianità ad eseguire certe funzioni, figuriamoci se lo farà in uno stato di sonno!
Ogni volta che seriamente DUBITIAMO DELLA REALTÀ noi andiamo a immagazzinare un tipo di...sostanza o energia o 'sedimento psichico' che prima o poi, INEVITABILMENTE, verrà fuori, portando alla lucidità.
È un concetto così semplice...quasi meccanico. Ma infallibile.
La 'barra della lucidità 'va caricata come in un videogioco, durante la giornata, nello stato di onde beta del cervello, quello in cui passiamo normalmente gran parte della veglia.
Alla peggio si faranno dei bei sogni vividi...nel migliore dei casi, dei lunghissimi lucidi.
Ora la domanda e':
PERCHÈ FACCIAMO FATICA A DUBITARE DELLA REALTA?
Oppure: quando si fa più fatica a dubitarne?
Provare le wild dirette, eseguire tecniche notturne, fare sforzi mentali prima di dormire o durante la notte...porta alla fine ad un indebolimento psicofisico e di solito a pochi risultati. Perché? Perché se non si abitua il cervello nella quotidianità ad eseguire certe funzioni, figuriamoci se lo farà in uno stato di sonno!
Ogni volta che seriamente DUBITIAMO DELLA REALTÀ noi andiamo a immagazzinare un tipo di...sostanza o energia o 'sedimento psichico' che prima o poi, INEVITABILMENTE, verrà fuori, portando alla lucidità.
È un concetto così semplice...quasi meccanico. Ma infallibile.
La 'barra della lucidità 'va caricata come in un videogioco, durante la giornata, nello stato di onde beta del cervello, quello in cui passiamo normalmente gran parte della veglia.
Alla peggio si faranno dei bei sogni vividi...nel migliore dei casi, dei lunghissimi lucidi.
Ora la domanda e':
PERCHÈ FACCIAMO FATICA A DUBITARE DELLA REALTA?
Oppure: quando si fa più fatica a dubitarne?
malibu736 ha scritto:Stavo riflettendo su un episodio accaduto durante la giornata in cui poi, di notte, ho facilmente preso consapevolezza di sognare:
Ero appena uscita dalla palestra ed ho percorso un breve tragitto a piedi, da sola, in una zona non illuminata e, per qualche secondo, ho davvero dubitato di trovarmi fisicamente lì.
Mi sono guardata intorno, non c'era nessuno, c'era silenzio, vedevo il riflesso della luna sul fango e ricordo che il mio pensiero è stato subito catturato dalla sensazione di essere in un sogno, perchè l'atmosfera che mi circondava in quel momento era del tutto simile a quando sogniamo di girovagare nella dimensione onirica, di fatti ho subito effettuato un reality check.
Tutto questo per convincermi che le azioni che svolgiamo durante il giorno, (proiettando sempre l'intento di lucidare o avere OBE e viaggia astrali), sono fondamentali per rafforzare le nostre capacità oniriche, forse molto più efficaci delle tecniche, che diventano un mezzo per raggiungere lo scopo più facilmente. Ho riscontrato inoltre, che tutte le mie esperienze sono sempre precedute da falsi risvegli, segno che la mia consapevolezza è talmente forte che le prova tutte pur di portarmi dove devo.
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Quel che dici è giusto ma non completamente: dipende da come si fanno, queste tecniche, e quanto. Se fatte nel modo giusto e nel momento giusto possono apportare moltissimi benefici a livello psicofisico e migliorare di molto l'attività oniricaProvare le wild dirette, eseguire tecniche notturne, fare sforzi mentali prima di dormire o durante la notte...porta alla fine ad un indebolimento psicofisico e di solito pochi risultati.
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Semplice, perché maggior parte di noi vive come automi: non viviamo il presente, ma costantemente immersi nei nostri pensieri, impegni, rimorsi, ecc.olrac ha scritto:Ora la domanda e':
PERCHÈ FACCIAMO FATICA A DUBITARE DELLA REALTA?
Oppure: quando si fa più fatica a dubitarne?
Si tende a vivere proiettati nel futuro o peggio ancora, nel passato e intanto il nostro presente scivola via inesorabilmente.
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Ottimo suggerimentoNeuroEngineer ha scritto: Al titolo che hai suggerito aggiungerei la seguente variante:
"Dubitare di sé stessi per innescare consapevolezza nella realtà"
Le cose sono o non sono.
Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
Il fuoco è o non è.
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Se desideri una cosa, significa che non ce l'hai, significa che non credi che sia già lì, e questo vuol dire che non ci sarà mai.
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Sto solo dicendo che ADA (o le tecniche di consapevolezza durante il giorno) è l'unica tecnica che puoi prolungare nel tempo senza incorrere in affaticamento psicofisico, indipendentemente dalle caratteristiche personali.
È vero?
Con tecniche notturne o wild dirette o metodi con esercizi mentali poco prima di addormentarsi o sforzi durante la notte, dopo due o tre giorni già si accusa stanchezza e si deve necessariamente andare in pausa per qualche giorno (magari a 20 anni è più facile).
Persino le tecniche basate sui suoni binaurali del monroe institute vengono consigliate 1 o 2 volte al massimo a settimana, perché c'è bisogno di riequilibrare le energie mentali e fisiche con i bisogni della vita quotidiana.
Mentre lavorare lentamente e costantemente sulla consapevolezza durante la giornata permette appunto di immagazzinare le energie in tempi dilatati, ottenendo una educazione cerebrale che è in grado di innescare la capacità di discernere realtà e 'altre realtà ' (oniriche).
Un'altra domanda utile: se non si dubita della realtà durante lo stato di veglia come si potrebbe farlo durante il sonno?
È vero?
Con tecniche notturne o wild dirette o metodi con esercizi mentali poco prima di addormentarsi o sforzi durante la notte, dopo due o tre giorni già si accusa stanchezza e si deve necessariamente andare in pausa per qualche giorno (magari a 20 anni è più facile).
Persino le tecniche basate sui suoni binaurali del monroe institute vengono consigliate 1 o 2 volte al massimo a settimana, perché c'è bisogno di riequilibrare le energie mentali e fisiche con i bisogni della vita quotidiana.
Mentre lavorare lentamente e costantemente sulla consapevolezza durante la giornata permette appunto di immagazzinare le energie in tempi dilatati, ottenendo una educazione cerebrale che è in grado di innescare la capacità di discernere realtà e 'altre realtà ' (oniriche).
Un'altra domanda utile: se non si dubita della realtà durante lo stato di veglia come si potrebbe farlo durante il sonno?
Arwen ha scritto:Quel che dici è giusto ma non completamente: dipende da come si fanno, queste tecniche, e quanto. Se fatte nel modo giusto e nel momento giusto possono apportare moltissimi benefici a livello psicofisico e migliorare di molto l'attività oniricaProvare le wild dirette, eseguire tecniche notturne, fare sforzi mentali prima di dormire o durante la notte...porta alla fine ad un indebolimento psicofisico e di solito pochi risultati.
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Mi trovo un po' in disaccordo. Personalmente ho notato che se applicate nel modo corretto, alcune delle tecniche tradizionali possono essere applicate senza incorrere in affaticamento psicofisico. Persino la WILD, una volta capito che si tratta semplicemente di stare rilassati e assistere all'addormentarsi del corpo, diventa una cosa naturale ed automatica. LaBerge stesso (che è ben oltre i 20 anni) ha affermato che una volta capito il processo, si possono indurre sogni lucidi a piacimento. La difficoltà è proprio in questo passaggio: capire come fare. Per riuscire a far proprie le tecniche e a trovare il proprio metodo per indurre sogni lucidi, ci si deve sforzare ed allenare molto (e questo porta, come dici tu, ad un affaticamento non indifferente) ma una volta che si capisce come fare e si interiorizzano i processi che portano al sogno lucido, lo sforzo è minimo, se non nullo. Certo, l'ADA è un buon supporto e io stessa la trovo una tecnica eccezionale, ma anch'essa, se fatta male, porta ad un affaticamento: concentrarsi sulla realtà quando si è abituati a fare tutto in automatico è difficile; è come quando ti concentri sulla respirazione interrompendo la 'respirazione automatica', noterai appunto che è più difficile e che dopo un po' diventa fastidioso.
Sono d'accordo, ma anche questo necessita di sforzi (specialmente all'inizio), infatti si consiglia di iniziare a praticare l'ADA solo per pochi minuti al giorno e penso che solo i monaci sulle montagne siano in grado di essere consapevoli e di praticarla tutto il giorno, ma essi appunto non hanno le distrazioni che abbiamo noi, che abbiamo uno stile di vita diverso da loro (e diverso tra noi, anche!)Mentre lavorare lentamente e costantemente sulla consapevolezza durante la giornata permette appunto di immagazzinare le energie in tempi dilatati, ottenendo una educazione cerebrale che è in grado di innescare la capacità di discernere realtà e 'altre realtà ' (oniriche).
Beh, questa domanda è esattamente il fondamento che sta alla base delle tecniche più famose di induzione di sogni lucidi, come i classici test di realtà.Un'altra domanda utile: se non si dubita della realtà durante lo stato di veglia come si potrebbe farlo durante il sonno?
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(John Keats)
Sarebbe bello quello che dici...ma credo nella realtà per la maggior parte delle persone le cose non stanno cosi.
Praticare la wild diretta non è per niente facile, e a volte è davvero massacrante come procedimento. Si investono molte energie e per molti praticarla è un privilegio.
Quando hai 20 anni ok, ma se ne hai 40 o 50 e hai famiglia e figli devi ricorrere ad altre tecniche, per forza di cose.
Quante persone conosci realmente che sono arrivate a fare lucidi a piacimento tramite wild? 10, 30, 50? Sono un po scettico...
L'ADA non credo sia un supporto ma una solida Base di Lavoro per innescare lucidi e,per la mia personale esperienza, più la pratico e più mi allontana da certi inconvenienti causati da altre tecniche, soprattutto notturne o dirette (pesantezza mentale, dolori muscolari, latenti mal di testa,ecc)
Ad ogni modo ripeto: affermo solo che ADA si può praticare durante tutta la giornata (ad esempio ogni ora) in modo da non affaticare l'organismo, a differenza di molte altre tecniche.
Leggendo i post in cui tanti sognatori iniziano a praticare wild e poi smettono dopo un mese perché non hanno risultati (lucidi, obe), mi fa pensare che la situazione generale è diversa da quella personale.
Praticare la wild diretta non è per niente facile, e a volte è davvero massacrante come procedimento. Si investono molte energie e per molti praticarla è un privilegio.
Quando hai 20 anni ok, ma se ne hai 40 o 50 e hai famiglia e figli devi ricorrere ad altre tecniche, per forza di cose.
Quante persone conosci realmente che sono arrivate a fare lucidi a piacimento tramite wild? 10, 30, 50? Sono un po scettico...
L'ADA non credo sia un supporto ma una solida Base di Lavoro per innescare lucidi e,per la mia personale esperienza, più la pratico e più mi allontana da certi inconvenienti causati da altre tecniche, soprattutto notturne o dirette (pesantezza mentale, dolori muscolari, latenti mal di testa,ecc)
Ad ogni modo ripeto: affermo solo che ADA si può praticare durante tutta la giornata (ad esempio ogni ora) in modo da non affaticare l'organismo, a differenza di molte altre tecniche.
Leggendo i post in cui tanti sognatori iniziano a praticare wild e poi smettono dopo un mese perché non hanno risultati (lucidi, obe), mi fa pensare che la situazione generale è diversa da quella personale.