Teoria sull'energia necessaria per controllare e fare SL

Conversazioni generiche su tutto ciò che è inerente ai sogni lucidi: dinamiche al loro interno, funzionamento, personaggi onirici, ambientazioni, e considerazioni varie sull'argomento.
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LuKe94
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"Saper fare viaggi astrali deve diventare il vostro obiettivo principale nella vita"
Se hanno detto così, hanno sbagliato in pieno... condivido
Soprattutto per la parola "deve" .
P.S: Comunque bella questa conversazione! Almeno stiamo dicendo la nostra su un argomento che in genere viene trattato come un tabù (rapporto scienza-misticità).
Vero, e non è scontato poter parlare di queste cose senza scannarsi :lol:
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olrac
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conosco Micky da anni e non credo che nei loro corsi facciano affermazioni sul dovere o non dovere...soprattutto quando fanno iniziative in collaborazione col monroe institute, dove l'approccio è libero e assolutamente spontaneo :)
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LuKe94
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mmh penso che c'è un bel po' di roba da elaborare ed essendo sera non sono proprio nel pieno del ragionamento. Abbi pazienza ;) siamo anche abbastanza OT ma ci tengo a fare una breve considerazione.

Lui dice che la mente/anima non è nel cervello come ci fanno credere.
Tu dici che invece lo è eccome, se ci sono gravi danni celebrali si vede che la persona resta inanimata.
Ma ad una cosa del genere mi sembra difficile dare una prova assoluta.
Se il cervello fosse il mezzo con cui l'anima si manifesta nel mondo materiale ad esempio? In quel caso danneggiare il cervello non significherebbe danneggiare l'anima.
Forse è un idea un po' fantasiosa ma nel tempo ho cercato come potevo di dare un filo logico per ogni cosa che riguardasse morte/obe/anima/cervello.
Tieni in considerazione che pur non avendo certezze se dovessi provare a indovinare direi che l'anima (ultraterrena) esiste.
Semplicemente perché ho messo le evidenze sui piani di una bilancia e pesato le due cose. Quindi è una questione di fede personale verso la mia valutazione.

Comunque lui ha detto la sua idea mistica, tu la tua scientifica (certamente supportata dalla comunità scientifica). Ma la verità assoluta mi sembra ancora sfuggente da entrambe le prospettive.

Per l'affermazione "noi non siamo fatti di materia" probabilmente intendeva che la nostra essenza è l'anima e non il corpo, anche se il corpo chiaramente fa parte di noi.
Lui vede il corpo come una macchina controllata dalla nostra volontà che ha lo scopo di farci vivere in questo mondo.
Questa è la mia interpretazione.
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Poi con calma, se avrai voglia, potrai rileggere le parti mancanti e potremmo riprendere la conversazione da un'altra parte (effettivamente, stiamo andando un pò OT).
In realtà non ho molto altro da aggiungere a quello che hai detto.
Oppure non ho le basi per approfondire alcune parti.
Se vedi che ci metto un po' a rispondere è perché voglio prendermi il momento giusto della giornata per ragionarci un po' :)
Come hai detto tu è bello ragionare su queste cose quindi voglio rispondere al meglio possibile.
Comunque hai fatto bene ad aprire il nuovo topic
https://www.sognilucidi.it/forum/viewto ... 27&t=12909
Riprendiamo la conversazione da là.

Invito a chi legge questo argomento a raccontare la sua esperienza di onironauta riguardo il sentire il bisogno di ''energia'' interiore per fare o far proseguire il sogno lucido.
Descritta anche come ''sensazione di dover ricaricare le batterie'' :idea:

Sta notte all'inizio del mio ultimo lucido ho sentito una forte energia in tutto il corpo.
Prima di entrare nel sogno lucido ho fatto un risveglio (wbtb) ho fatto una meditazione tipica per le obe, tecnica dell'onda azzurra, e avevo sentito ancora da sveglio alcuni tremori.
Oltre a questo ho usato alcune tecniche di visualizzazione mentre ero molto rilassato (wild)
Nessuna tecnica è riuscita del tutto e mi sono addormentato, però nel lucido ho avuto quella sensazione forte. Secondo me c'è un legame.
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Arwen
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Post interessante! A me capita spesso di avere periodi in cui avverto questa sorta di mancanza di energie. A volte mi sento "pronta", rilassata e riesco facilmente ad entrare nel sogno lucidamente, altre volte mi mancano le forze. Noto che quest'ultima cosa mi capita specialmente se non medito o se ho troppi pensieri o se sono troppo stanca fisicamente.
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Post interessante! A me capita spesso di avere periodi in cui avverto questa sorta di mancanza di energie. A volte mi sento "pronta", rilassata e riesco facilmente ad entrare nel sogno lucidamente, altre volte mi mancano le forze. Noto che quest'ultima cosa mi capita specialmente se non medito o se ho troppi pensieri o se sono troppo stanca fisicamente.
Grazie Arwen mi fa piacere che hai trovato l'argomento interessante :)
A dire il vero pensavo di fare un flop perché è un argomento astratto piuttosto difficile da trattare. Ma da tempo sentivo la necessità di farlo.
La questione dei troppi pensieri credo sia il fulcro di questo argomento. Chi più chi meno, siamo tutti immersi in una miriade di pensieri tutti i giorni.
Siamo così abituati a pensare senza sosta, sopratutto alle cose che ci preoccupano, che facciamo una gran fatica a ricordarci del sognare.
Tu che fai meditazione saprai quanto è difficile stare senza pensieri per 10 secondi. Ed è ancora più difficile, se non impossibile, scegliere a cosa pensare.
Si può proprio dire che questi pensieri ci tolgono l'energia dal sognare, per alimentare essi stessi.
Lucidare di più nei periodi felici e meno stressati è una naturale conseguenza di questo. Almeno per la maggior parte degli onironauti.
Però non so spiegarmi se questo coincida anche con il sentire mancare l'energia alla fine del sogno lucido.
O meglio , lo riformulerei come lo ha descritto @NeuroEngineer. Il diventare consapevoli che il timer sta per finire.
La domanda è...cosa determina la durata di questo timer? :)
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DayDreamer
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La domanda è...cosa determina la durata di questo timer? :)
La fine della fase REM!
Ma solo nel caso di un sogno lucido ideale che termina in modo naturale, ovvero con la lenta e chiara sensazione che sta per finire. Altrimenti ci sono altri fattori in gioco.

Non mi piace molto il termine energia, ma riconosco che è un modo facile e intuitivo di puntare al problema. Preferisco attenzione.

Sognare lucido è un'abilità complessa per la mente, uno stato di attivazione di funzioni complesse in precario equilibrio tra veglia e sogno.
Vi ricordo infatti che le fasi REM si trovano a un pelo di distanza dalla veglia.
Hypnogram2.png
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E i sogni lucidi sono un funambolo dilettante che cerca di restare in equilibrio al centro di questo pelo. E proprio come questo funambolo cade spesso a sinistra o destra, così il sognatore lucido cade spesso a sinistra, nell'oscurità del sogno normale o sonno profondo, o a destra, nella dolorosa luce del risveglio. Consideriamo poi che la lucidità non è un istinto naturale che porta alla sopravvivenza, come ad esempio l'imparare a camminare (che richiede comunque mesi di sforzo quasi costante), e possiamo intuire come il sognare lucido di norma rimanga tutta la vita un'abilità dilettantesca, visti i pochi minuti di allenamento disponibili al mese anche ai sognatori più caparbi. E forse non è neanche possibile migliorare oltre un certo livello, visto che il sistema non si è evoluto per questa abilità, che al livello più semplice di interpretazione è solo un effetto collaterale del sistema di manutenzione della memoria. In sintesi cadiamo soprattutto perchè siamo abituati a un mondo reale che sta in piedi in modo autonomo, dove casa nostra non scompare nel nulla se ce ne dimentichiamo, né scompare la nostra stessa esistenza se ci distraiamo un momento. E questa nostra aspettativa distrae l'attenzione e il focus necessari nei lucidi per esistere e... scivoliamo.
download.jpg
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Un altro ambito di fattori è quello dei contenuti del sogno che causano interruzioni improvvise e di cui sappiamo di solito indicare il colpevole: molti lucidi si interrompono per meccanismi di difesa inconsci che si attivano, per esempio un mostro che ci spaventa saltandoci addosso, oppure una situazione di stress semilucido generica o dovuta a ricordi personali. Oppure errori nella simulazione onirica, per esempio oggetti o aree che fatichiamo anche solo a osservare e basta un momento di troppo per ritrovarci svegli. Credo sia sempre un meccanismo di difesa, in particolare della coscienza e del suo sistema di aspettative, ma su questo ho ancora dei dubbi.

La consapevolezza aiuta: sviluppare un certo distacco dai luoghi e dagli eventi che ci accadono, in modo da non essere travolti dalle paure e dalle emozioni. Osservare sè stessi e gli altri in modo focalizzato ma distaccato, come nel metodo ADA, è il modo di essere che piace ai lucidi mentre si è nei lucidi. Anche i film horror aiutano, l'obiettivo è apprezzarli di più quando si smette di prenderli troppo sul serio.
La questione dei troppi pensieri credo sia il fulcro di questo argomento.
Concordo! Strano, vero? :lol:
E' soprattutto il fulcro dell'induzione, ma aiuta anche nel sogno. La mente umana e la sua attenzione sono limitati. Se uno ha 100 pensieri e preoccupazioni costanti, ognuno riceve solo l'1% della volontà, attenzione, focus, intento della mente, che è troppo poco, è sufficiente solo a mantenere quel pensiero attivo e insoddisfatto. L'ideale sarebbe focalizzarsi su una sola cosa alla volta, 100% della mente su un singolo pensiero e il resto del mondo smette temporaneamente di esistere. Anche un 10% sarebbe una quantità potentissima. Ma di solito la mente è 99% chiacchiericcio vario e 1% azione...
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La fine della fase REM!
Ma solo nel caso di un sogno lucido ideale che termina in modo naturale, ovvero con la lenta e chiara sensazione che sta per finire. Altrimenti ci sono altri fattori in gioco.
Ecco, questo potrebbe essere quello che mancava!
(Di conseguenza se è cosi siamo in grado di percepire il cambio di fase in anticipo)

Comunque in questo topic ci sono tre concetti differenti che subito non mi sono saltati all'occhio.
Ma portano comunemente a pensare ad un concetto unico di ''energia'', che come dici tu DayDreamer, non è il termine più adatto.
1) Stato mentale adatto per il sogno lucido
2) Sensazione del timer che si esaurisce a fine sogno (fine fase REM?)
3) Destabilizzazione del sogno con azioni coscienti, es.volare
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Arwen
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Provo a dare qualche parere partendo dall'esperienza che sto avendo in questo periodo, che riguarda proprio il calo di energia, cercando di farne una piccola analisi. Spero di non fare troppa confusione e di non andare ot :sleep:
caso 1)
Verso il 22-24 del mese sono riuscita ad entrare facilmente nel sogno con le tecniche dirette (WILD). Cosa ho fatto? Andata a letto ad un orario regolare, il solito, che è verso le 23.30/00.00 massimo. Mi sono alzata verso le 6 o qualcosa del genere (fase in cui ho più fasi rem) e ho fatto un'ora, circa, di yoga nidra/meditazione/ada. Avevo livelli classici di stress, ma trovavo facile meditare. Mentre facevo questa sorta di meditazione, che è un miscuglio di "cerca di mantenere l'attenzione consapevole, rilassa il corpo, segui il respiro" sono caduta nel sonno (leggero, deduco).
Poi, al secondo (credo) risveglio, mentre ci riprovavo, ho avvertito all'improvviso fortissime vibrazioni, come se venissi risucchiata, e ho capito che era il momento giusto per mantenere la consapevolezza alta; dunque, con molta facilità, pronunciando delle frasi e mantenendo l'attenzione costante sono riuscita ad entrare nel lucido. Mi sono sforzata poco, è stato piuttosto naturale.

Aggiungo che nei periodi in cui ne facevo di più avevo un diario (digitale, su word) in cui scrivevo tutti i sogni che facevo, tutti gli alimenti che consumavo la sera prima, l'eventuale meditazione o rilassamento che facevo, l'orario in cui andavo a letto, la qualità e la durata del sonno, una sommaria interpretazione dei sogni o incubi che avevo avuto e inserivo anche delle immagini che rappresentassero l'ambiente del sogno.


caso 2)
Ultimamente, invece, sto sperimentando tanta difficoltà. Vado a letto più o meno allo stesso orario, i risvegli notturni sono circa gli stessi, e provo le tecniche al mattino. Proprio come nel primo caso.
Cos'è cambiato?
1) Non riesco a trovare la giusta motivazione per meditare o rilassarmi. Sento solo l'impellente bisogno di riposare. Mi sento incredibilmente stanca mentalmente e fisicamente e pensare di dover fare anche due minuti di ADA o yoga nidra mi sembra impossibile. E' come se non ne avessi voglia, come se una parte di me si rifiutasse di rilassarsi e di svuotare la mente e volesse solo sprofondare nel sonno più profondo, mentre l'altra combattesse per avere un lucido ed eseguire i task che purtroppo non riesco ad esaudire, dopo più di un anno di tentativi.
2) Sto tralasciando la trascrizione dei sogni sul diario (causa: sogni che mi lasciano troppo turbamento o che rappresentano qualcosa di profondamente inquietante) intaccando la memoria e il ricordo degli stessi.
3)Ancora una volta, scarsa motivazione e fiducia nel riuscirci: penso "Ah, ok, sto provando ad incubare questo sogno lucido da troppo tempo e non ce l'ho mai fatta, quindi anche se ci metto tutte le forze non riuscirò"-> sbagliato
Oppure, similmente "Ok, non è periodo. Anche se faccio due ore di meditazione, sprofonderò nel sonno o rimarrò insonne." Tutto questo, naturalmente, tutta questa sfiducia, fa passare i sogni lucidi come qualcosa di irraggiungibile, e tutti noi sappiamo quanto la mente inconscia prenda alla lettera i nostri pensieri, trasformandoli in realtà.



E quindi?
Secondo me, la parola chiave è equilibrio. L'intenzione, la motivazione e la fiducia sono importantissime per ristabilire una certa energia che ci porti a fare sogni lucidi. L'intenzione di volerlo fare, l'intenzione pura e assoluta, che come prerequisito richiede meditare, svuotare la mente dai pensieri intrusivi e riportarla ad uno stato di vigile calma, per lasciare lo spazio al nostro intento. Secondo, la motivazione (e attenzione), cioè quanto per noi è importante sognare lucido, che coinvolge anche il documentare la propria attività notturna, annotare la propria dieta (banalmente ciò che si mangia la sera prima, magari si mangia troppo e questo può influire negativamente, o altri fattori) e le eventuali attività che facciamo per mantenerci rilassati/consapevoli. Ultimo, la fiducia, fattore importantissimo e fondamentale senza il quale agiremmo troppo meccanicamente. Se si hanno troppi pensieri e siamo stressati, viene a mancare inevitabilmente anche la fiducia.
L'energia necessaria secondo me viene proprio da tutto ciò. E' come se provassimo a cucinare un piatto e per farlo buttassimo tutti gli ingredienti dentro la pentola, mettendo il gas al massimo. Deve esserci un giusto equilibrio: mettere le basi, che sono avere ordine tra gli ingredienti (aka: svuotare la mente dai pensieri superflui e concentrarsi solo su ciò che serve, che può essere ad esempio il respiro), impostare la fiamma alla giusta potenza (avere una vigile calma, non essere troppo svegli né troppo addormentati), e riporre una costante attenzione a tutto il processo. Quando il piatto è pronto, tutto il processo si conclude, e non c'è nulla che si possa fare per tornare indietro. Aka la fase REM finisce, e aspettiamo di fare un nuovo sogno.
In certi periodi, secondo me, si è predisposti maggiormente ai lucidi proprio perché si è rilassati, concentrati al punto giusto e si ripone una naturale, pura attenzione al lucido, rendendo l'atto di sognare lucido come un qualcosa di naturale e quasi spontaneo.

Naturalmente il fattore "fine fase REM" influisce molto, ma è qualcosa di molto personale. Durante i lucidi mi capita quasi sempre che a un certo punto arrivi quella consapevolezza che grida silenziosamente "ti stai svegliando e non puoi fare nulla affinchè ciò non accada" e in quei casi, finisce tutto quasi improvvisamente, nonostante sia ferma e non stia quindi svegliandomi a causa di un evento onirico improvviso, come una caduta o uno spavento.
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Arwen mentre leggevo questo passaggio:
Non riesco a trovare la giusta motivazione per meditare o rilassarmi. Sento solo l'impellente bisogno di riposare. Mi sento incredibilmente stanca mentalmente e fisicamente e pensare di dover fare anche due minuti di ADA o yoga nidra mi sembra impossibile.
Mi è venuto in mente un paragone con il mio approccio all''allenamento (palestra).
Io mi alleno quasi ogni giorno in casa, e anche in questo ho degli obbiettivi da raggiungere proprio come nei sogni.
Ci sono dei periodi che mi alleno con più volontà e sono proprio felice di farlo.
Altri che solo il pensiero di cominciare mi fa star male.
Ho notato che questo è fortemente legato ai periodi dell'anno.
Il periodo dicembre-gennaio non è facile, soprattutto negli ultimi due anni.
Sento di passare troppo tempo in casa e quindi al posto di allenarmi vorrei fare altro...avrei più bisogno di svago prima di concentrarmi sul dovere.
Però dopo il lavoro spesso piove, nessuno vuole uscire perché fa freddo, viene buio presto, c'è il lookdown, e così via.
Quindi in mancanza di stimoli anche le energie scarseggiano.
Anche nel tuo caso potrebbe esserci un legame con la monotonia del periodo?
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